LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 5 Ottobre 2009 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Lunedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO271 ;
Le due letture di oggi parlano di lontananza e di vicinanza. Giona fugge per non andare a Ninive come Dio gli ha comandato, ma allontanandosi dai Niniviti si allontana anche dal Signore. Il Samaritano invece si avvicina all'uomo malmenato dai ladroni, se ne prende cura, si rende disponibile.
È questa la dinamica di Dio, che si fa prossimo a noi pieno di amore e di misericordia. Dio è il pastore che cerca la pecorella smarrita per riportarla salva all'ovile, è il padre che corre incontro al figlio perduto che ritorna, è il Samaritano che si china premuroso sul ferito. È Gesù, che muore sulla croce per noi. Dio è così e non vuole una religione che metta al riparo, che separi dagli altri nel timore di contaminarsi, che non dia il primato alla carità.
Ascoltiamo dunque sempre come rivolto a noi l'invito di Gesù: "Va' e fa' anche tu lo stesso". Non è facile essere costantemente a disposizione degli altri e quindi di Dio; per questo è necessaria molta preghiera, che apra il nostro cuore alla carità paziente, longanime, generosa.
Questo mi porta ad un'altra osservazione. Giona, gettato in mare, è inghiottito da un pesce e portato all'asciutto. Ma tra il primo evento e la liberazione c'è una lunga fiduciosa preghiera del profeta, che la liturgia ha omesso per farne il Salmo responsoriale: "Nella mia angoscia ho invocato il Signore ed egli mi ha esaudito; dal profondo degli inferi ho gridato e tu hai ascoltato la mia voce...". E un elemento importantissimo, perché senza preghiera non è possibile aprirsi alla grazia, passare dall'egoismo preoccupato di sé, della propria vita, della propria reputazione, all'amore che si fa prossimo a chi è nella necessità, sull'esempio del Signore Gesù.

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Antifona d'ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l’universo. (Est 4,17b)


Colletta
O Dio, fonte di ogni bene,
che esaudisci le preghiere del tuo popolo
al di là di ogni desiderio e di ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia:
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Gio 1,1-2,1.11
Giona invece si mise in cammino per fuggire lontano dal Signore.

Dal libro del profeta Giona

In quei giorni, fu rivolta a Giona, figlio di Amittài, questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e in essa proclama che la loro malvagità è salita fino a me». Giona invece si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s’imbarcò con loro per Tarsis, lontano dal Signore.
Ma il Signore scatenò sul mare un forte vento e vi fu in mare una tempesta così grande che la nave stava per sfasciarsi. I marinai, impauriti, invocarono ciascuno il proprio dio e gettarono in mare quanto avevano sulla nave per alleggerirla. Intanto Giona, sceso nel luogo più in basso della nave, si era coricato e dormiva profondamente. Gli si avvicinò il capo dell’equipaggio e gli disse: «Che cosa fai così addormentato? Àlzati, invoca il tuo Dio! Forse Dio si darà pensiero di noi e non periremo».
Quindi dissero fra di loro: «Venite, tiriamo a sorte per sapere chi ci abbia causato questa sciagura». Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona. Gli domandarono: «Spiegaci dunque chi sia la causa di questa sciagura. Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?». Egli rispose: «Sono Ebreo e venero il Signore, Dio del cielo, che ha fatto il mare e la terra».
Quegli uomini furono presi da grande timore e gli domandarono: «Che cosa hai fatto?». Infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva lontano dal Signore, perché lo aveva loro raccontato. Essi gli dissero: «Che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi il mare, che è contro di noi?». Infatti il mare infuriava sempre più. Egli disse loro: «Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia».
Quegli uomini cercavano a forza di remi di raggiungere la spiaggia, ma non ci riuscivano, perché il mare andava sempre più infuriandosi contro di loro. Allora implorarono il Signore e dissero: «Signore, fa’ che noi non periamo a causa della vita di quest’uomo e non imputarci il sangue innocente, poiché tu, Signore, agisci secondo il tuo volere». Presero Giona e lo gettarono in mare e il mare placò la sua furia. Quegli uomini ebbero un grande timore del Signore, offrirono sacrifici al Signore e gli fecero promesse.
Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. E il Signore parlò al pesce ed esso rigettò Giona sulla spiaggia.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Gio 2

Signore, hai fatto risalire dalla fossa la mia vita.

Nella mia angoscia ho invocato il Signore
ed egli mi ha risposto;
dal profondo degli inferi ho gridato
e tu hai ascoltato la mia voce.

Mi hai gettato nell’abisso, nel cuore del mare,
e le correnti mi hanno circondato;
tutti i tuoi flutti e le tue onde
sopra di me sono passati.

Io dicevo: «Sono scacciato
lontano dai tuoi occhi;
eppure tornerò a guardare il tuo santo tempio».

Quando in me sentivo venir meno la vita,
ho ricordato il Signore.
La mia preghiera è giunta fino a te,
fino al tuo santo tempio.

Canto al Vangelo (Gv 13,34)
Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.

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Vangelo

Lc 10,25-37
Chi è il mio prossimo?


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il vangelo di oggi ci presenta il messaggio centrale di Cristo: l'amore verso Dio indissolubilmente legato a quello verso il prossimo. Per questo, preghiamo:
Signore, insegnaci ad amare.

Nella nostra società sempre più si parla di solidarietà, fraternità e giustizia, mentre si allarga il numero di coloro che negano Dio. Aiutaci, Signore, a comprendere che soltanto dove ci sei tu vivono la carità e l'amore vero. Preghiamo:
I cristiani a volte, per una malintesa fedeltà alla legge, trascurano l'uomo che soffre. Liberaci, Signore, da ogni legalismo e rendici sempre più umani ed evangelici. Preghiamo:
Istintivamente siamo preparati a rivolgere la nostra attenzione alle persone che ci gratificano o ricambiano le nostre attenzioni. Facci comprendere, Signore, che il vero amore è dono gratuito che non attende ricompense. Preghiamo:
Non è certo facile offrire aiuto. Fà, o Signore, che questa nostra comunità, mentre si appresta ad alleviare i disagi economici dei suoi poveri, insieme sia attenta alla loro crescita umana e spirituale. Preghiamo:
Dinanzi alla sofferenza dei nostri fratelli può nascere un sentimento di paura o di impotenza. Infondi, o Signore, nel nostro cuore quell'amore che sa trovare sempre una parola o un gesto di solidarietà e di conforto. Preghiamo:
Per le nazioni che hanno potere in campo internazionale.
Per gli animatori delle case di accoglienza per emarginati.

O Trinità santissima, aiutaci a superare i nostri egoismi e a vivere per Colui che è morto per noi e ci chiama a riconoscerlo e amarlo soprattutto nei poveri. Lui è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, il sacrificio
che tu stesso ci hai comandato d’offrirti
e, mentre esercitiamo il nostro ufficio sacerdotale,
compi in noi la tua opera di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Il Signore è buono con chi spera in lui,
con l’anima che lo cerca. (Lam 3,25)

Oppure:
Uno solo è il pane, e noi, pur essendo molti,
siamo un corpo solo, perché partecipiamo tutti dell’unico pane
e dell’unico calice. (cf. 1Cor 10,17)


Preghiera dopo la comunione
La comunione a questo sacramento
sazi la nostra fame e sete di te, o Padre,
e ci trasformi nel Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 07-10-2019)
Il buon Samaritano
...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 07-10-2019)
Commento su Lc 10,25-27.35b-37
25 Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». 26 Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». 27 Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 07-10-2019)
E chi è mio prossimo?
A Gesù viene posta una domanda ben precisa: ?Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna??. Per vita eterna si intende in questo contesto la vita dopo la morte, cioè la beatitudine, la pace, la gioia eterna. ?Maestro, che cosa devo fare per abitare nella tenda del Signore nell'eternità? ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 08-10-2018)
Commento su Lc. 10, 25-37
«Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?»... Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si pr ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 08-10-2018)
Hai risposto bene; fà questo e vivrai
La vita non è nello studio della Legge e neanche nel suo insegnamento. La vita è nella scelta della Legge come unico e solo principio di azione e di pensiero. Tutto l'Antico Testamento lo possiamo riassumere nelle parole rivolte da Dio ai figli d'Israele. Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 09-10-2017)
Commento su Gn 1,2
?Giona invece si mise in cammino per fuggire lontano dal Signore.? Gn 1,2 Come vivere questa Parola? Per i prossimi tre giorni la liturgia ci fa incontrare Giona, il profeta che scappa e si arrabbia! Un racconto esemplare e simpatico, che rappresenta bene cosa implichi fare la volontà di Dio. ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-10-2016)
Va' e anche tu fa' così
Oggi si sta riducendo l'amore per il prossimo al solo aiuto materiale per il corpo. L'amore secondo Dio non è questo. Esso è prima di ogni cosa rispetto del corpo del fratello, secondo la volontà di Dio. Il rispetto non è stabilito dall'uomo, ma dal Signore. Il rispetto del corpo è legge fondamental ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 03-10-2016)
Commento su Lc 10 34-37
«Un samaritano che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fascio le ferite, versandovi olio e vino. Poi, caricandolo sopra il suo giumento, lo porto a una locanda, e si prese cura di lui». Lc 10 34-37 Come vivere questa Parola? L'uomo, che era in ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 05-10-2015)

Il dottore della Legge vuole mettere alla prova il Maestro Gesù. Perché sa bene che non merita quel titolo, non è un rabbì, non scherziamo. Non ha studiato, viene da una famiglia di artigiani, viene da una regione di meticci, e da un paese fra i più squallidi della Galilea. No, non vuole interrogars ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 05-10-2015)
Hai risposto bene; fa' questo e vivrai
Nell'Antico Testamento i due comandamenti della carità erano essenza dell'alleanza stipulata tra Dio e il suo popolo. L'ascolto del Signore era a fondamento della vita di Israele. Nella fedeltà all'alleanza Dio proteggeva, benediceva, salvava, custodiva, mandava la pioggia a suo tempo, faceva prospe ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 05-10-2015)
Comment su Lc 10,28
Gli disse: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai». Lc 10,28 Come vivere questa Parola? Quanto pacifico sole di verità in queste parole di Gesù in dialogo con un altolocato personaggio del suo tempo: un dottore della legge! Costui, dice il contesto, lo aveva interrogato non per essere da lui i ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 06-10-2014)

Siamo tutti disposti a discutere di religione. Soprattutto se, come noi, abbiamo qualche cartuccia nel fucile, se da anni frequentiamo preti e parrocchie, se abbiamo fatto qualche corso di spiritualità o cose del genere. Allora diventiamo dei draghi nel discutere di catechesi o di pastorale, dei lim ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 06-10-2014)
E chi è mio prossimo?
È di vitale importanza sapere chi è "il mio prossimo". Non tanto per motivi di puro umanesimo e né di meschina, sterile, interessata filantropia. Ma perché esso è la sola chiave posta nelle nostre mani per aprire la porta del Paradiso e godere di una eternità beata, nella vita immortale, nella luce ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-10-2014)
Commento su Lc 10, 30-34
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 07-10-2013)
Commento su Lc 10,25-37
È istruito, il dottore della Legge, sa disputare di sottigliezze teologiche con i rabbini. Nella selva degli oltre seicento precetti che ogni devoto israelita era chiamato ad osservare era difficile dipanarsi, provare a fare una graduatoria. Così lo scriba cerca di coinvolgere Gesù in una discussion ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 07-10-2013)
Chi è mio prossimo? - Una violenza continua
Lucia era una bambina di sei anni, il fratellino Luca ne aveva otto, mentre Mirko e Paolo erano i loro zii di undici e tredici anni, già tutti provati dalla vita. Paolo aveva un problema alla vescica e già a sedici anni era stato operato e doveva vivere con il "sacchetto". Compagno della madre un ra ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 07-10-2013)
Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?
Nell'Antica Scrittura due erano i comandamenti dell'amore. Il primo verso Dio, il secondo vero l'uomo. Erano due comandamenti simili, ma non interscambiabili. Dio e l'uomo sono due soggetti distinti, separati. Dio va amato perché Signore, Creatore, Redentore dell'uomo. L'uomo va amato perché prossim ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 08-10-2012)
Commento su Luca 10,25-37
Vuole mettere alla prova il Signore, il dottore della Legge, vuole sapere se e fino a che punto questo falegname fattosi rabbino conosce le sottili distinzioni della riflessione teologica. Lui sa, e sa bene, saprà certamente mettere in difficoltà il Nazareno. La domanda è sottile: come meritare la v ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 08-10-2012)
Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?
Amore di Dio e amore del prossimo sono inseparabili, inscindibili. Non è però l'uomo che sceglie come amare l'uomo. È invece Dio che dona all'uomo la legge vera dell'amore. Nel Nuovo Testamento Cristo Gesù dona una dimensione pienamente divina a questo comandamento. Doma se stesso come modello del v ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 08-10-2012)
Commento su Galati 1,6-7
Mi meraviglio che, così in fretta, da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo voi passiate a un altro vangelo. Però non ce n'è un altro, se non che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Gal 1,6-7 Come vivere questa Parola? Paolo, che ha vissuto sulla p ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 08-10-2012)
Un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione - Il Buon Samaritano
Tutte le volte che siete stati in difficoltà davanti ad una disgrazia, per la perdita del lavoro, a causa di una lite in famiglia ed in centomila altre situazioni avreste voluto qualcuno vicino a voi, che vi tenesse l a mano, vi desse un incoraggiamento, e magari qualcuno c'era, ma in certi momenti ...
(continua)