LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Lunedì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO221 ;
Nel Vangelo di Luca l'episodio della predica di Gesù nella sinagoga di Nazaret ha valore programmatico, perciò è tanto più importante capire con esattezza il suo significato. Spesso viene interpretato in modo erroneo, perché si cerca di imporre al testo di Luca la prospettiva del passo parallelo di Marco e Matteo, mentre l'orientamento di Luca è diverso.
Luca lo vediamo distingue chiaramente due tempi contrastanti in questa visita alla sinagoga di Nazaret. In un primo tempo Gesù legge una profezia di Isaia e la dichiara adempiuta, perché lui stesso sta predicando l'anno di grazia annunziato dall'oracolo profetico. La reazione della gente di Nazaret è quanto mai favorevole: "Tutti gli rendevano testimonianza scrive l'evangelista ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca". In un secondo tempo, però, Gesù riprende a parlare citando l'esempio del profeta Elia e del profeta Eliseo, entrambi autori di miracoli a profitto non di connazionali, bensì di stranieri: la vedova di Sarepta e il siro Naaman il lebbroso. Allora la reazione dei nazaretani si capovolge: "Tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno", al punto di voler perfino uccidere Gesù, precipitandolo in un precipizio.
Come si spiega questo completo voltafaccia? Per spiegarlo correttamente occorre capire i sentimenti dei compaesani di Gesù. Quando dicono, dopo il suo primo intervento: "Non è il figlio di Giuseppe?" non lo dicono con un senso di disprezzo, come negli altri sinottici, ma per sottolineare che Gesù, questo nuovo, ammirevole profeta, è un loro compaesano, quindi appartiene a loro. Il loro atteggiamento esprime una tendenza possessiva. Se Gesù ci appartiene, pensano, deve riservare a noi il primo posto nel suo ministero, deve fare per noi i miracoli! Gesù avverte questi loro pensieri e non li accetta, anzi li denuncia: "Di certo voi mi direte: Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche qui nella tua patria!". Ma Gesù ribatte: "Nessun profeta è "accoglibile" nella sua patria" ("accoglibile" è la traduzione precisa del termine usato qui da Luca). E Gesù lo spiega con gli esempi di Elia e di Eliseo. Gesù, cioè, si è opposto risolutamente alla tendenza possessiva dei suoi concittadini e ha richiesto loro una grande apertura di cuore, li ha invitati ad accettare che egli si dedicasse al servizio di altra gente, che andasse altrove a compiere i suoi miracoli. Contrastato, l'affetto possessivo si muta in odio violento (tanti drammi passionali si spiegano così; tanto più era forte l'affetto possessivo, tanto più violenta è la reazione contraria).
Se vogliamo essere veramente con lui, lo dobbiamo accompagnare quando va verso altra gente e quindi accogliere le grandi intenzioni missionarie della Chiesa. Soltanto così siamo veramente uniti al cuore di Gesù, altrimenti il nostro è un certo egoismo spirituale, che, per quanto spirituale, rimane egoismo, contrario alla carità di Cristo.

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Antifona d'ingresso
Abbi pietà di me, Signore,
perché ti invoco tutto il giorno:
tu sei buono e pronto al perdono,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)


Colletta
O Dio, nostro Padre,
unica fonte di ogni dono perfetto,
suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede,
perché si sviluppi in noi il germe del bene
e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

1Ts 4,13-18
Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore.
Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 95

Il Signore viene a giudicare la terra.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

Canto al Vangelo (Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.

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Vangelo

Lc 4,16-30
Mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. Nessun profeta è bene accetto nella sua patria.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù Cristo inaugura il suo regno annunciando la buona novella ai poveri. Certi della paternità di Dio, preghiamo insieme e diciamo:
Salva il tuo popolo, Signore.

Perché il popolo ebreo apra il cuore a Cristo Gesù che porta a compimento il piano di salvezza annunciato dalle Scritture. Preghiamo:
Perché la Chiesa, fedele alla sua tradizione, sappia anche oggi promuovere e sostenere iniziative sociali a favore degli ultimi. Preghiamo:
Perché il Signore invii sempre nelle nostre comunità uomini ricchi del suo Spirito, per alimentare la nostra speranza nella salvezza. Preghiamo:
Perché la parola di Dio proclamata nelle nostre assemblee liturgiche ottenga la nostra piena adesione e cambi le nostre prospettive. Preghiamo:
Perché i sacerdoti e i missionari esercitino il loro compito, fortificati dalla grazia divina e dalla preparazione culturale, per affrontare con coraggio il rifiuto e l'ostilità. Preghiamo:
Per i carcerati.
Perché a tutti sia aperto il regno dei cieli.

Signore, salvatore di tutti gli uomini, rafforza la nostra fede nel Cristo che viene su questo altare, perché aderiamo a lui con tutto il cuore. Lui è Dio e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo,
e compi in noi con la potenza del tuo Spirito
la redenzione che si attua nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20)

Oppure:
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,9-10)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore
e ci spinga a servirti nei nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 02-09-2019)
La misericordia è per tutti
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-09-2018)
Oggi si è compiuta questa scrittura
Gesù in quanto vero Dio è saggezza eterna. In quanto vero uomo sempre è cresciuto di sapienza in sapienza. Per questa sua crescita perfetta il Padre dal momento del Battesimo lo ha avvolto con il suo Santo Spirito, perché vivesse la sua missione sempre secondo luce purissima. Anche nelle parole da d ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 04-09-2017)
Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia
Nel Vangelo secondo Matteo, Gesù si presenta ai suoi discepoli come il Datore della Legge del regno. Lui è venuto a riedificare la capanna di Davide che era caduta e annunzia quale sarà la Legge che governerà per i secoli dei secoli il cuore di quanti si convertiranno per entrare nel regno di Dio ch ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 29-08-2016)
Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere
Il peccato più grande in tutti i disordini della sessualità umana è per la Scrittura Santa l'adulterio. Esso è sanzionato dalla Scrittura Antica con la morte di colui che ha violato il sacro vincolo del patto nuziale, fondato sulla fedeltà per sempre. Un solo uomo, una sola carne, un solo soffio vit ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 31-08-2015)

Gesù, nella sinagoga di Nazareth, a casa sua, rischia la pelle. I suoi concittadini e i suoi famigliari proprio non hanno gradito la sua uscita durante la preghiera liturgica. Si è addirittura attribuito un brano profetico di Isaia, come se lo riguardasse. Un po' troppo per uno che tutti conoscono, ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 31-08-2015)
Non è costui il figlio di Giuseppe?
La nostra umanità è portatrice di Dio sulla nostra terra. Dio non scende dal Cielo con fulmini, tuoni, saette, fuoco, per attestare la sua verità di Signore, Creatore, Salvatore, Vita di ogni uomo. Viene attraverso l'uomo. Ha costituito l'uomo rivelatore del suo mistero. Eva non fu ammaestrata da Di ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-09-2014)

Gesù, dopo avere proclamato la Parola nella piccola sinagoga del suo paese, si appresta a dire alcune parole di commento, come era abitudine fare. Ma, certo, nessuno si sarebbe sognato di inventarsi alcunché: era prudente ripetere alcune delle frasi usate dal rabbino per commentare la Torah: lui ave ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-09-2014)
Lo Spirito del Signore è sopra di me
Ogni uomo che sia potente, grande, ricco, dottore, maestro, professore oppure debole, piccolo, povero, non istruito, perennemente allievo, misero, sempre scrive da se stesso il programma da realizzare per sé e per gli altri. Al massimo potrà farsi aiutare da persone esperte in questo o in quell'altr ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 02-09-2013)
Commento su Lc 4,16-30
Gesù chiude il rotolo del profeta Isaia e si siede, come fanno i rabbini per insegnare. Poi annuncia che la profezia si è conclusa. La reazione dei presenti è feroce, rabbiosa. Perché? Tutti conoscevano quel rotolo, ogni sabato, a turno, si leggevano gli stessi passi. Agli esperti di Scrittura non s ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 02-09-2013)
Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato
Isaia è il profeta che più di ogni altro ha rivelato, quasi descrivendola, la vita del futuro Messia del Signore. Questi sarà uno "strumento perfetto" dello Spirito Santo. Lo Spirito del Signore attraverso di Lui compirà la vera salvezza dell'uomo. Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 02-09-2013)
Commento su Luca 4, 20-21
Gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire: "Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udita con le vostre orecchie" Lc 4, 20-21 Come vivere questa Parola? L'Evangelista Luca ha ripreso l'istantanea di Gesù che si reca a Nazareth, entra come di solito nella sinagoga ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 03-09-2012)
Commento su Luca 4,16-30
Nella sinagoga avviene il fattaccio, fra credenti, fra devoti, fra pii. Il Maestro legge il rotolo e lo interpreta: dà una splendida notizia, è giunto il tempo messianico, lo si capisce dagli eventi che accompagnano la sua predicazione. Fantastico! Ci si immagina la folla che si alza in piedi impazz ...
(continua)