LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Sant’Antonio di Padova

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Sant’Antonio di Padova
S0613 ; DO106

È un grande privilegio per un Apostolo del Signore poter applicare a sé il magnifico testo di Isaia che Gesù a Nazaret ha applicato a se stesso: "Lo Spirito del Signore è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai poveri...".
Veramente lo Spirito era su Antonio di Padova, che ha portato il lieto annuncio, il Vangelo, ai poveri con un successo straordinario. E ha fasciato le piaghe dei cuori spezzati, ha annunciato la liberazione dei prigionieri, in modo così luminoso, così straordinario, che è stato canonizzato dopo un solo anno dalla sua morte. È una cosa che oggi sarebbe impossibile, ma che dice bene quanto profonda fosse la venerazione del popolo cristiano.
In questo testo di Isaia, in cui vediamo chiaramente l'azione dello Spirito consolatore che fascia le piaghe del cuore, che consola gli afflitti, vorrei sottolineare l'annuncio di libertà, che ci fa vedere lo Spirito all'opera come creatore, così come lo invoca l'inno di Pentecoste.
Tutti siamo prigionieri di tanti condizionamenti, provenienti dal nostro temperamento, dalle circostanze, dallo stato di salute, dai rapporti interpersonali che non sempre sono armoniosi... E cerchiamo la liberazione.
Ma la vera liberazione viene in modo inatteso, in modo paradossale dallo Spirito di Dio, che non risolve i problemi, ma li supera, portandoci a vivere più in alto.
Nella vita di sant'Antonio possiamo constatare questa liberazione operata dallo Spirito. Antonio avrebbe potuto essere grandemente deluso, depresso, perché tutti i suoi progetti sono stati scombussolati. Voleva essere missionario, voleva perfino morire martire e proprio per questo si era imbarcato per andare fra i musulmani. Ma il suo viaggio non raggiunse la meta: invece di sbarcare nei paesi arabi fu sbarcato fra i cristiani, in Sicilia e poi rimase in Italia.
Avrebbe potuto passare il resto della sua vita a compiangere se stesso: "Non posso realizzare la mia vocazione!". E invece fiorì dove il Signore lo aveva inaspettatamente piantato: cominciò subito a predicare, a fare il bene che poteva, e acquistò una fama straordinaria.

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Antifona d'ingresso
I popoli proclamino la sapienza dei santi,
e la Chiesa ne celebri le lodi;
il loro nome vivrà in eterno.


Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che in sant’Antonio di Padova,
hai dato al tuo popolo un insigne predicatore
e un patrono dei poveri e dei sofferenti,
fa’ che per sua intercessione
seguiamo gli insegnamenti del Vangelo
e sperimentiamo nella prova
il soccorso della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

2Cor 5,14-21
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, l’amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro.
Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.
In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 102

Misericordioso e pietoso è il Signore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.

Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.

Canto al Vangelo (Sal 118,36)
Alleluia, alleluia.
Piega il mio cuore, o Dio, verso i tuoi insegnamenti;
donami la grazia della tua legge.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 5,33-37
Io vi dico: non giurate affatto.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
A Dio, fedele ad ogni sua promessa, rivolgiamo la nostra preghiera, perché rinnovi continuamente la sua Chiesa e trasformi gli uomini. Preghiamo insieme dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti, perché siano tra gli uomini testimoni della parola di verità. Preghiamo.
Per tutti i popoli e i loro governanti, perché si sentano animati dalla ricerca della verità e insieme promuovano la pace. Preghiamo:
Per gli operatori delle comunicazioni sociali, perché amino profondamente la verità che per prima promuove la dignità dell'uomo. Preghiamo:
Per quanti sono vittime della menzogna o della falsa testimonianza, perché sappiano conservare sempre dignità e fermezza di spirito. Preghiamo:
Per tutti noi, riuniti dalla fede in Cristo Gesù, perché rifuggiamo dalla menzogna e sappiamo agire e parlare sempre con sincerità. Preghiamo:
Perché ogni riconciliazione sia fondata sulla verità.
Perché ogni ricerca di verità porti a Cristo.

Signore Dio nostro, donaci lealtà e rettitudine di cuore, e aiutaci a misurare le parole e ad essere fedeli a ciò che ci ha insegnato Gesù Cristo, unica parola di verità, che vive e regna con te per i secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
La partecipazione ai tuoi misteri, o Padre,
ci riempia della luce del tuo Spirito,
che illuminò sant'Antonio e lo fece messaggero
e testimone della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Noi predichiamo Cristo crocifisso,
Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. (1 Cor 1,23-24)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai accolti al tuo sacro convito,
fa' che per gli insegnamenti di sant'Antonio
raggiungiamo un'esperienza sempre più viva del tuo amore,
per rimanere in perenne rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-06-2019)
Commento su Mt 5,33-37
?In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete anche inteso che fu detto agli antichi: ?Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti?. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, ...
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Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-06-2018)
Il di più viene dal maligno
Da una parola di Satana venne nel mondo la morte e ogni male ad essa collegato. Niente è più pericoloso di una parola. Essa può distruggere più che un ordigno nucleare. Gli effetti dell'ordigno nucleare durano secoli, quelli della parola sono eterni. Il serpente era il più astuto di tutti gli anima ...
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«Allontanatosi da lui, Elisèo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse.» 1 Re 19, 20 Come vivere questa Parola? La storia di Elia genera la storia e la vocazione di Eliseo. Apparentemente, Eliseo è un giovan ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 17-06-2017)
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"Se uno è in Cristo è una nuova creatura. Le cose vecchie sono passate ecco, ne sono nate di nuove" 2 Cor. 5,17 Come vivere questa Parola? Significativo che il provvido Amore di Dio ci affida questa "PAROLA" di vita nuova alla vigilia del periodo estivo includente, più o meno, le vacanze sempre n ...
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Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-06-2017)
Sia invece il vostro parlare: "Sì, sì", "No, no"
Gesù chiede ai suoi discepoli che si astengano anche da una sola parola vana, inutile, non strettamente necessaria. La purezza della lingua è necessaria, perché quasi tutti i peccati della terra sono il frutto della parola. A volte anche una parola vera, ma detta con imprudenza può provocare disastr ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 14-06-2014)

Il terzo tema che Gesù affronta durante il durissimo discorso della montagna riguarda l'autenticità e la verità. Il giuramento era una pratica piuttosto diffusa e serviva a garantire l'onestà di un patto e della persona che lo assumeva. Gesù va oltre, esagera, vola altissimo: non è certo giurando su ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 14-06-2014)
Sia invece il vostro parlare: "Sì, sì", "No, no"
Possiamo comprendere quanto Gesù oggi insegna ai suoi discepoli, se ci lasceremo aiutare da due verità che sono contenute nella Scrittura Santa. La prima viene attinta dal Libro del Deuteronomio, l'altra dalla Seconda Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi. Così dice il Signore al suo popolo per m ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 14-06-2014)
Commento su Mt 5, 37
«Sia invece il vostro parlare: "Sì, sì", "No, no"; il di più viene dal Maligno». Mt 5, 37 Come vivere questa Parola? Oggi Gesù nel suo Vangelo si pone come un Maestro insuperabile che ci insegna come usare le parole nei nostri discorsi con i fratelli e le sorelle. La norma fondamentale che egli ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 15-06-2013)
Commento su Mt 5,33-37
Quanto è difficile essere sinceri! E quanto è impegnativo essere autentici nella nostra vita! Il nostro mondo ci spinge sempre all'esterno, a dare un'immagine di noi stessi modellata sui desideri delle persone e sulle convenzioni sociali. Siamo così poco liberi di essere veramente noi stessi! E poch ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 15-06-2013)
Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no
Ieri parlando con uno dei miei bimbi gli ho promesso una cosa e lui, subito di rimando, mi ha chiesto "quando?" Non lo so, gli ho risposto, ma stai certo che ciò che ti ho detto prima o poi lo faremo. Da sempre abituo i miei ragazzi a mantenere la parola data e sono il primo a non sgarrare mai, sa ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-06-2013)
Non giurare neppure per la tua testa
L'uomo non è credibile. Dice una parola che poi non mantiene. Pronuncia parole false spacciandole per vere. Nessuna relazione di serio impegno potrà mai essere presa con lui, a motivo di questa sua naturale falsità. Dall'immondo mai si potrà trarre ciò che è mondo, puro e dal falso mai la verità e d ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-06-2013)
Commento su Seconda Corinti 5, 14
"l'amore di Cristo ci spinge..." 2 Cor 5, 14 Come vivere questa parola? L'urgenza "Caritas Christi urget nos" diceva la vulgata. Un Dio che ha fretta, un amore che spinge... un'immagine che può disegnarsi nella nostra testa tra il buffo e il violento. Quante interpretazioni anche fasulle di ques ...
(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 15-06-2013)
La sincerità come purezza dello spirito
Il raggiro, la doppiezza, il sotterfugio, l'inganno, la menzogna... sgorgano sempre da un animo inquinato interiormente, da chi ha bisogno di nascondere la verità, di prevaricare sull'altro, di difendersi o difendere qualcun altro in modo maldestro e mendace per le proprie o altrui malefatte. Si può ...
(continua)