LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 17 Gennaio 2009 <

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Sant'Antonio

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Sant'Antonio
S0117 ; DO016

Antonio (Alto Egitto, c. 250 – 356) si sentì chiamato a seguire il Signore nel deserto udendo nella liturgia il vangelo: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi e dallo ai poveri» (Mt 19, 21); «Non affannatevi per il domani» (Mt 6, 34). Il suo esempio ebbe vasta risonanza e fu segnalato a tutta la Chiesa da sant’Atanasio. E’ considerato il padre di tutti i monaci e di ogni forma di vita religiosa. Sensibile ai problemi del suo tempo, collaborò per il bene comune con i responsabili della vita ecclesiastica e civile. I Copti, i Siri e i Bizantini ricordano il suo «giorno natalizio» il 17 gennaio.

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Antifona d'ingresso
Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano,
piantato nella casa del Signore,
negli atri del nostro Dio. (Sal 92,13-14)


Colletta
O Dio, che hai ispirato a sant’Antonio abate
di ritirarsi nel deserto,
per servirti in un nuovo modello di vita cristiana,
concedi anche a noi per sua intercessione
di superare i nostri egoismi
per amare te sopra ogni cosa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Eb 4,12-16
Accostiamoci con fiducia piena al trono della grazia.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.
Dunque, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 18

Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore.

Canto al Vangelo (Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.

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Vangelo

Mc 2,13-17
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Con una preghiera concorde ringraziamo il Padre celeste per averci donato Cristo e lo Spirito, e per ogni dono della sua misericordia che ricordiamo in questa eucaristia. Ripetiamo insieme:
Salvaci, o Signore.

Per Gesù, venuto a chiamare non i giusti, ma i peccatori. Noi ti preghiamo:
Per Gesù che anche oggi si dona come cibo a noi peccatori. Noi ti preghiamo:
Per Gesù, parola divina che penetra fino in fondo all'anima per la sua conversione. Noi ti preghiamo:
Per Gesù che chiama continuamente gli uomini alla sua sequela. Noi ti preghiamo:
Per lo Spirito Santo che ci guida alla verità intera di Gesù. Noi ti preghiamo:
Per lo Spirito Santo, fuoco che purifica e forza di risurrezione. Noi ti preghiamo:
Per lo Spirito Santo che rinnova il cuore dell'uomo. Noi ti preghiamo:
Per la Vergine Maria, segno gioioso dell'umanità liberata dal male. Noi ti preghiamo:

Padre di bontà, che inviti tutti gli uomini al banchetto preparato da Gesù tuo Figlio, ascolta la preghiera di noi peccatori che gioiamo per la salvezza ricevuta e donaci la forza di amarti sempre, nonostante la nostra fragilità. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accetta, Signore,
l’offerta del nostro servizio sacerdotale
nel ricordo di sant’Antonio abate,
e fa’ che liberi da ogni compromesso con il male
diventiamo ricchi di te, unico bene.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
“Se vuoi essere perfetto, va’,
vendi quello che possiedi,
dallo ai poveri e seguimi”, dice il Signore. (Mt 19,21)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che hai reso vittorioso sant’Antonio abate
nel duro scontro con il potere delle tenebre,
concedi anche a noi,
per la forza redentrice del tuo sacramento,
di riportare vittoria contro le insidie del maligno.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 18-01-2020)
Non sono i sani che hanno bisogno del medico
Giobbe chiama i suoi amici, incapaci di curare la ferita del suo spirito: medici da nulla, capaci solo di imbrattare di menzogne: ?Ecco, tutto questo ha visto il mio occhio, l'ha udito il mio orecchio e l'ha compreso. Quel che sapete voi, lo so anch'io; non sono da meno di voi. Ma io all'Onnipotente ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-01-2019)
Insieme ai pubblicani e ai peccatori
Gli scribi dei farisei hanno uno stranissimo modo di leggere, interpretare, comprendere, insegnare la Scrittura. Essi ignorano che la Sapienza non invita i santi al suo banchetto, ma gli inesperti, i privi di senno, coloro che vivono senza alcuna verità. La sapienza si è costruita la sua casa, ha i ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 19-01-2019)
Commento su Eb 4, 12
«Fratelli, la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore» Eb 4, 12 Come vivere questa Parola? Chiudiamo questa ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 13-01-2018)
Ed egli si alzò e lo seguì
Gesù passa. Vede Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte e lo chiama non con un lungo dialogo di persuasione, con una rivelazione alta e profonda, ma con una sola parola: ?Seguimi?. Levi lascia subito il banco delle imposte e lo segue. Come la Parola del Padre chiama all'esistenza le ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 13-01-2018)
Commento su Mc 2,13-17
«Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Ge ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 14-01-2017)
Commento su Mc 2,17
«Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori» Mc 2,17 Come vivere questa Parola? Gesù si manifesta veramente come il salvatore: è e venuto per chiamare e guarire i peccatori: vede Levi, figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte e lo chiama; subito Levi risponde alla chiamata, abbando ...
(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 14-01-2017)
Cercare Dio per davvero, e nulla mai anteporre all'amore di Cristo!
Il cuore dei santi è fisso in Gesù, l'obbedienza alla Parola di Dio ci porta infallibilmente a Lui, "che si è fatto povero e obbediente fino ala morte e alla morte di Croce, ma è per questo che Dio lo ha esaltato e gli ha dato un Nome sopra ogni altro nome", come scrive San Paolo. L'umiltà ci porta ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 14-01-2017)
Vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani
San Paolo insegna che la scienza gonfia, mentre la carità edifica. Questo è un principio di ordine generale. Lui ha deciso di non compiere nessuna azione che in qualche modo potesse causare un danno alla fede dei piccoli. Riguardo alle carni sacrificate agli idoli, so che tutti ne abbiamo conoscenz ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-01-2016)
Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo
Sono certo che San Paolo abbia scoperto il segreto di Cristo Gesù e da questo segreto sempre lui parla, ammonisce, insegna, ammaestra, rimprovera, esorta, illumina il mondo con la più pura verità. Leggiamo un brano della Prima Lettera ai Corinzi e comprenderemo. È in esso che è racchiuso tutto il su ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-01-2016)
Commento su Mc 2, 14-17
«Gesù, passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-01-2015)

Perché quest'uomo mangia con i peccatori? La seconda domanda dell'inizio del vangelo di Marco è posta dai farisei, scandalizzati dal fatto che Gesù, senza porsi alcun problema, cena e festeggia col pubblicano Levi, peccatore accanito e conosciuto, esattore delle tasse per conto dei romani. Non sanno ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-01-2015)
Tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro
Nessuno si meraviglia o si scandalizza se vede un medico in un reparto di ospedale oppure curvo vicino al letto di un ammalato mente gli fascia le ferite. Così dicasi di un professore fra i banchi di una scuola o il grande luminare seduto alla cattedra della sua prestigiosa Università. Perché allora ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 18-01-2014)

Cafarnao è una città posta sul confine. Un piccolo borgo di pescatori che ottiene visibilità dopo la divisione del Regno da parte dei figli di Erode. E dove c'è confine c'è passaggio e pedaggio. Così Matteo, odiato esattore delle tasse, pensa di avere risolto i suoi problemi economici appoggiato, pe ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 18-01-2014)
Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori
Il Nuovo Testamento è invito alla conversione, a lasciare i pensieri vecchi, le dottrine vecchie, le strutture vecchie, le modalità vecchie, usi e costumi vecchi, le tradizioni vecchie. L'Antico Testamento spesso si apre a visioni stupende di Dio, rimane tuttavia ancora in esso qualcosa di vecchio c ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 18-01-2014)
Commento su Marco 2, 16-17
«Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». Mc 2, 16-17 Come vivere questa Parola? Stando al racconto di Marco, Gesù, dopo il suo ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 19-01-2013)
Commento su Mc 2,13-17
La guarigione del paralitico come manifestazione del perdono dei suoi peccati ha turbato gli animi dei benpensanti. Ma non è finita, il meglio deve ancora venire. La religione ebraica divideva il mondo in due parti distinte, poneva dei confini invalicabili: ciò che appartiene a Dio, che è puro, e ci ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 19-01-2013)
Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati
Un giorno ci alziamo la mattina e vediamo i nostri giorni passati con gioie e dolori, fatiche e momenti di svago e nel contempo ammiriamo il nostro presente dichiarandoci soddisfatti per aver costruito qualcosa di importante nella nostra vita: un marito o una moglie, uno o più figli, una casa, un po ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 19-01-2013)
Commento su Ebrei 4,15
Non abbiamo un Sommo Sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato Eb 4,15 Come vivere questa Parola? La grandezza della realtà umana è pur sempre segnata dal limite creaturale e quindi dalla fallib ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-01-2013)
Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?
Questi scribi scrutano, leggono, interpretano la Scrittura, ma essa rimane per loro più che bronzo, ferro, acciaio, granito, materiale durissimo. Non riescono a possedere il suo spirito. Leggono, ma neanche secondo la lettera riescono a conoscerla. Essi oggi accusano Cristo di stare dalla parte dei ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 14-01-2012)
Commento su Marco 2,13-17
Il vangelo di Marco mette in crisi i pregiudizi religiosi di ieri e di oggi: Gesù guarisce un indemoniato in sinagoga (!), guarisce la comunità perché si metta a servizio del Regno, amministra il perdono e, oggi, scandalizza i benpensanti (categoria sempre molto diffusa) prendendo con sé un pubblica ...
(continua)