LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 8 Ottobre 2008 <

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Mercoledì 8 Ottobre 2008

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Mercoledì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO273 ;
L’amore è l’essenza, il centro della vita cristiana, e la preghiera ne è il respiro. Per questo, dopo aver parlato del comandamento dell’amore, Gesù parla della preghiera.
La richiesta più importante della preghiera del Signore è costituita da queste parole: “Venga il tuo regno”. Esse costituiscono il filo conduttore della predicazione di Gesù e il fine della sua azione. Chi compie la volontà di Dio e si impegna a diffondere il suo regno sulla terra, può chiedere il pane quotidiano, simbolo del pane eucaristico e di quel nutrimento che tutti gli uomini salvati mangeranno alla mensa comune, nella casa del Padre. Ora, ciascuno di noi è debitore e peccatore nei confronti di Dio, completamente affidato alla sua misericordia. Dio ci perdona, ma esige che noi proviamo verso gli altri questa stessa misericordia che sa perdonare. Consapevoli dei rischi, preghiamo Dio di guidarci attraverso tutte le prove e tutte le tentazioni. Quando verrà il regno di Dio, tutte le nostre aspirazioni umane saranno soddisfatte, le nostre domande esaudite, e saremo liberi da tutti i pericoli.
La preghiera del Signore è la sintesi del Vangelo, e riassume, sotto forma di domanda, tutta la Rivelazione. Ecco perché è diventata la preghiera ufficiale della Chiesa, il modello e la fonte di tutte le altre preghiere.

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Antifona d'ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l’universo. (Est 4,17b)


Colletta
O Dio, fonte di ogni bene,
che esaudisci le preghiere del tuo popolo
al di là di ogni desiderio e di ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia:
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Gal 2,1-2.7-14
Riconobbero la grazia a me data.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, quattordici anni dopo [la mia prima visita], andai di nuovo a Gerusalemme in compagnia di Bàrnaba, portando con me anche Tito: vi andai però in seguito a una rivelazione. Esposi loro il Vangelo che io annuncio tra le genti, ma lo esposi privatamente alle persone più autorevoli, per non correre o aver corso invano.
Visto che a me era stato affidato il Vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello per i circoncisi – poiché colui che aveva agito in Pietro per farne un apostolo dei circoncisi aveva agito anche in me per le genti –, e riconoscendo la grazia a me data, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a Bàrnaba la destra in segno di comunione, perché noi andassimo tra le genti e loro tra i circoncisi. Ci pregarono soltanto di ricordarci dei poveri, ed è quello che mi sono preoccupato di fare.
Ma quando Cefa venne ad Antiòchia, mi opposi a lui a viso aperto perché aveva torto. Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma, dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi. E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, tanto che pure Bàrnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia.
Ma quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del Vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 116

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Canto al Vangelo (Rom 8,15)
Alleluia, alleluia.
Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,
per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Alleluia.

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Vangelo

Lc 11,1-4
Signore, insegnaci a pregare.


+ Dal Vangelo secondo Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il nostro cuore desidera incontrarsi con Dio, ma non sempre conosciamo quello che gli è gradito. Chiediamogli perciò di ispirarci le parole e gli atteggiamenti per metterci in verità e trasparenza dinanzi a lui, dicendo:
Signore, insegnaci a pregare.

- Nella preghiera il dubbio si fa chiarezza, la paura diventa fiducia, l'ansia si trasforma in abbandono. Aiuta tutti gli uomini, Signore, a sperimentare la forza rinnovatrice e benefica della preghiera. Preghiamo:
- La Chiesa ha il compito di rivolgere al Padre l'incessante preghiera di Cristo per gli uomini. Aiuta, o Signore, le comunità cristiane a celebrare con fede sempre viva e attuale la liturgia di ogni giorno. Preghiamo:
- Quando le forze vengono meno è facile lasciarsi prendere dalla tentazione dell'inutilità. Aiuta, o Signore, gli anziani e i malati a comprendere che la vocazione alla preghiera li rende utili a tutto il mondo. Preghiamo:
- La domenica per tanti cristiani è diventata soltanto una possibilità di evasione. Aiutaci, o Signore, a riscoprire il valore della festa come incontro con te nell'eucaristia e nel volto dei fratelli. Preghiamo:
- Per coloro che nella Chiesa hanno il coraggio di dire e di ascoltare la verità. Preghiamo:
- Per i laici che costruiscono e animano la Chiesa. Preghiamo:

O Dio onnipotente, che ci hai dato in Gesù Cristo un modello e un maestro di preghiera, fa' che seguendo la sua parola e il suo esempio anche noi possiamo entrare in un dialogo filiale con te che sei la sorgente e il fine della nostra vita.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, il sacrificio
che tu stesso ci hai comandato d’offrirti
e, mentre esercitiamo il nostro ufficio sacerdotale,
compi in noi la tua opera di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Il Signore è buono con chi spera in lui,
con l’anima che lo cerca. (Lam 3,25)

Oppure:
Uno solo è il pane, e noi, pur essendo molti,
siamo un corpo solo, perché partecipiamo tutti dell’unico pane
e dell’unico calice. (cf. 1Cor 10,17)


Preghiera dopo la comunione
La comunione a questo sacramento
sazi la nostra fame e sete di te, o Padre,
e ci trasformi nel Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 09-10-2019)
Signore insegnaci a pregare
...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 09-10-2019)
Commento su Lc 11, 1-4
1 Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». 2Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; 3dacci ogni giorno ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 09-10-2019)
Padre, sia santificato il tuo nome
La preghiera insegnata da Gesù non solo contiene tutte le richieste contenute nelle preghiere antiche, ma anche porta nella più pura verità quelle richieste e in più mette l'uomo come il solo responsabile dell'esaudimento da parte del Padre celeste. C'è grande differenza di cuore. Il cuore di Gesù è ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 10-10-2018)
Commento su Lc. 11, 1-4
«Quando pregate, dite Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione». Lc. 11, 1-4 Come vivere questa Parola? Luca ha pos ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-10-2018)
Signore, insegnaci a pregare
La preghiera è il frutto di due verità. Nell'assenza anche di una sola verità, la nostra preghiera o è falsa o è non perfettamente vera. Perché la sua preghiera sia vera l'uomo deve conoscere secondo verità sia Dio che se stesso. Chi è Dio? È la fonte della verità dell'uomo. Cosa è l'uomo? È persona ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-10-2017)
Commento su Gn 4,10
?Tu hai pietà per una pianta di ricino, e io non dovrei avere pietà di Nìnive, la grande città?? Gn 4,10 Come vivere questa Parola? La stizza di Giona continua. Esce dalla città convertita e si mette a distanza per vedere come procede. Nel suo dialogo con Dio, si giustifica della sua prima fuga ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 05-10-2016)
Padre, sia santificato il tuo nome
Santificare il nome di Dio ha un altissimo significato. Esso ci è rivelato tutto dal Profeta Ezechiele. Il Signore santifica il suo nome, liberando corpo, spirito, anima, volontà, desideri, sentimenti dei suoi adoratori da ogni sozzura, iniquità, concupiscienza, vizio, immoralità, idolatria, nefande ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 05-10-2016)
Commento su Lc 11,1
«Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare"». Lc 11,1 Come vivere questa Parola? Questa parola ci insegna quanto sia di primaria importanza l'esempio, la testimonianza. Gli Apostoli non si sognano di chiedere l ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 07-10-2015)

Insegnaci a pregare, Signore. Gli apostoli sono rimasti colpiti dalla qualità della preghiera del Maestro. Certo, anche loro pregano, come fa ogni pio israelita. Pregano al mattino, con le benedizioni e lo Shemà, pregano il giorno di sabato, ascoltando la lettura e il commento della Torah. Così come ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 07-10-2015)
Commento su Lc 11,1
"Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare.» Lc 11,1 Come vivere questa Parola? Non è l'unica volta che il Vangelo parla di Gesù, ritraendolo intento a pregare. E non è difficile pensare che "l'orante del Padre" dev ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 08-10-2014)

Insegnaci a pregare, Signore, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli. Siamo affascinati dalla preghiera, da quella finestra sul mondo interiore che è la preghiera e che può cambiare la qualità della vita di una persona. Affascinati da chi, come i monaci, vive la preghiera come dimensione ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 08-10-2014)
Signore, insegnaci a pregare
L'uomo è povero, anzi privo di tutto. La sua vita è dagli altri, è interamente dall'Altro, cioè da Dio, dal suo Signore e Creatore, dal suo Redentore e Salvatore, dal suo Ispiratore e Santificatore. L'uomo non è vita, non è fonte di vita, non ha in sé le radici del suo essere, del suo operare, del s ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 08-10-2014)
Commento su Lc 11, 1-2
«Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli". Ed egli disse loro: "Quando pregate, dite: PADRE!». Lc 11, 1-2 Come vivere questa Parola? Nel "Padre nostro" secondo la ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 09-10-2013)
Commento su Lc 11,1-4
Insegnaci a pregare chiedono i discepoli vedendo Gesù pregare. Perché dobbiamo pregare? Per dirci "cristiani"? Perché ci hanno insegnato così? Perché conviene farlo? La principale ragione è che siamo chiamati a pregare perché Gesù ha pregato. Affascinati dall'intimo rapporto che Gesù ha con il Padre ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 09-10-2013)
Perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore
Quante volte sbagliamo nei confronti delle persone e vorremmo, a volte pretendiamo, che ci perdonino, che passino oltre i nostri errori, che capiscano il momento di crisi in cui vertevamo, che siano comprensivi nei nostri confronti. è giusto, ma ci siamo domandati quante volte noi siamo disponibili ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 09-10-2013)
Commento su Matteo 11,2
Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome. Mt 11,2 Come vivere questa Parola? I discepolo hanno chiesto a Gesù che insegnasse loro a pregare e il Signore ha regalato, a loro e a noi, quel gioiello di preghiera che è il Padre nostro. Già l'appellativo PADRE apre cerchi di luce nei c ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 09-10-2013)
Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano
Commuove la profezia di Isaia sulla paternità di Dio. È Lui la vera fonte della vita per Israele. Lui è più che l'acqua per i pesci del mare, più che l'aria per gli uccelli. Guarda dal cielo e osserva dalla tua dimora santa e gloriosa. Dove sono il tuo zelo e la tua potenza, il fremito delle tue ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-10-2012)
Commento su Luca 11,1-4
Insegnaci a pregare, Signore, che ne sappiamo noi mendicanti, di preghiera? Come possiamo imitare la tua preghiera intensa, quella preghiera che ha preceduto e accompagnato ogni tua scelta, ogni tuo gesto, ogni tuo miracolo? No, sono fragili le nostre preghiere, non sanno chiedere, non sanno ringraz ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-10-2012)
Signore, insegnaci a pregare
Mai nella Scrittura Antica vi è una simile richiesta. Mai un uomo ha chiesto al suo Dio che gli insegnasse come si prega. Invece si chiedeva con insistenza a Dio che insegnasse la sua legge e come prestare ad essa una sollecita, pronta, immediata obbedienza. La benedizione di Dio era per chi osserva ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 10-10-2012)
Commento su Luca 11,2
Quando pregate dite Padre Lc 11,2 Come vivere questa Parola? "Insegnaci a pregare" chiedono gli apostoli a Gesù, dopo averlo più volte colto in profondo raccoglimento. Essi non pregavano? Certamente! Eppure intuivano che il loro era un incerto balbettio, un recitare salmi che non reggeva al con ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 10-10-2012)
Signore, insegnaci a pregare
Quando si è ragazzi si deve imparare a dialogare con gli insegnanti, con gli amici, con le persone che ogni giorno incontriamo, ma più di tutti si deve capire come fare per parlare con i nostri genitori. Se è facile entrare in contatto con gli amici perché si parla la stessa lingua, se non è troppo ...
(continua)