LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Lunedì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO281 ;
Iniziamo oggi la lettera di san Paolo ai Romani. Sappiamo, dalla lettera stessa, che Paolo scrive da Corinto, nell'inverno del 57/58, mentre sta per partire per Gerusalemme, dove porterà le offerte raccolte per i poveri. Nello stesso tempo egli sta pensando a viaggi ulteriori e ha intenzione di andare a Roma e di giungere poi fino in Spagna. A Roma, prima che vi venissero Paolo e Pietro, c'erà già una comunità cristiana, della quale non sappiamo come si sia formata e Paolo desiderava molto mettersi in contatto con questi cristiani che non conosceva. La solennità dell'inizio della lettera rivela quale importanza l'Apostolo attribuiva a questa Chiesa. Paolo non si preoccupa di curare il suo stile, e questo inizio è un po' irregolare e di difficile lettura, perché egli vuol dire tante cose importanti e non le dice con ordine, ma vediamo immediatamente come egli sia fiero di essere apostolo: "Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per vocazione, prescelto per annunziare il Vangelo di Dio". Anche noi Dio ha scelto; noi pure, come cristiani, siamo chiamati ad annunciare il Vangelo di Dio, certo in modo molto più modesto di lui, Apostolo delle genti. E dobbiamo sentire un santo orgoglio per questa chiamata che Dio ci ha rivolto.
Paolo sviluppa il suo pensiero. Centro di questa vocazione non è lui stesso, ma Cristo, che egli mostra nel duplice aspetto: Cristo uomo e Cristo Dio:
"(Cristo) figlio di Dio, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne". E noi vediamo già tutto il mistero di Cristo e della sua croce; tuttavia: "Costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dei morti, Gesù Cristo, nostro Signore".
Gesù Cristo, il centro di tutto il pensiero di Paolo. E la lettera rivela chiaramente come la fede sia fondamento di tutta la vita di Paolo, di tutto il suo apostolato.
Egli gli chiama tutti all'obbedienza della fede, fondandosi su Cristo, unicamente su Cristo e non su se stessi, sulla propria forza, sui propri meriti, ma sull'amore di Cristo, sull'amore di Dio che ci viene da Cristo.

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Antifona d'ingresso
Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di Israele. (Sal 130,3.4)


Colletta
Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia,
Signore,
perché, sorretti dal tuo paterno aiuto,
non ci stanchiamo mai di operare il bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Rm 1,1-7
Per mezzo di Cristo abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio – che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 97

Il Signore si è ricordato del suo amore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Canto al Vangelo (Sal 94)
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.

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Vangelo

Lc 11,29-32
Non sarà dato alcun segno a questa generazione, se non il segno di Giona.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù Cristo è l'inviato di Dio. Se noi ascolteremo la sua parola, saremo liberi veramente. Per questo preghiamo insieme, dicendo:
O Signore, fà che ascoltiamo oggi la tua voce.

O Signore, fà che la Chiesa rinunci a qualsiasi segno di prestigio esteriore e mondano, e affidi l'efficacia della sua missione unicamente alla forza della verità che tu le hai donato. Preghiamo:
O Signore, aiuta tutti gli uomini a impegnarsi per la vera libertà. Fà loro comprendere che solo tu li rendi liberi interiormente e capaci di vivere la fraternità con tutti. Preghiamo:
O Signore, conforta tutte le persone che soffrono a causa dell'oppressione politica, sociale, psicologica, e dona loro, con la pazienza e il coraggio che viene dalla risurrezione, la forza di camminare verso la liberazione. Preghiamo:
O Signore, illumina i membri della nostra comunità: rendili attenti e sensibili ai segni della tua presenza nel mondo, che richiedono continua purificazione e conversione. Preghiamo:
O Signore, donaci gli occhi della fede per celebrare questa eucaristia: il pane e il vino diventino per noi il più grande segno del tuo amore. Preghiamo:
Per chi cerca di comprendere Cristo solo attraverso la ragione e l'intelligenza.
Perché i giovani della nostra comunità incontrino il Signore risorto.

O Padre che prolunghi nel mondo, attraverso l'opera santificante della Chiesa, l'azione redentrice di Cristo, rendici partecipi della tua opera salvifica come testimoni del tuo amore senza limiti. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, le nostre offerte e preghiere,
e fa’ che questo santo sacrificio,
espressione perfetta della nostra fede,
ci apra il passaggio alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla. (Sal 34,11)

Oppure:
Quando il Signore si manifesterà, saremo simili a lui,
perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3,2)


Preghiera dopo la comunione
Padre santo e misericordioso,
che ci hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio,
per questa partecipazione al suo sacrificio
donaci di comunicare alla sua stessa vita.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 14-10-2019)
Commento su Lc 11,29-32
«29Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. 30Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazion ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 14-10-2019)
Le tante occasioni
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 14-10-2019)
Essi alla predicazione di Giona si convertirono
Diventiamo per un istante abitanti della grande città di Ninive. Una mattina arriva un uomo, uno sconosciuto, una persona mai vista prima. Quest'uomo percorre in lungo e in largo la città, attraversa tutte le sue vie e grida: ?Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta?. Dal re fino all'ultimo s ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-10-2018)
Commento su Lc 11, 29
Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Lc 11, 29 Come vivere questa Parola? La ricerca di segni sembra a volte caratterizzare la ricerca di Dio. Ma quando il segno non arriva? Dio non c'è? Ricerca non è sinonim ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-10-2018)
Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona
Giona fu mandato dal Signore in Ninive per annunziare alla grande città che il giorno della sua distruzione era ormai imminente. Anche gli animali furono costretti al digiuno, al fine di ottenere dal Signore il perdono dei loro peccati. Così la città sarebbe stata risparmiata. Il Signore avrebbe vis ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-10-2017)
Commento su Lc 11, 29-32
«Gesù cominciò a dire: ?Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato altro segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell'Uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regin ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 10-10-2016)
Commento su Gal 5, 13
«Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù». Gal 5, 13 Come vivere questa Parola? La libertà è un diritto, un'opportunità delle persone. È un valore che nel tempo ha fatto fatica a districarsi da cattive e parziali interpre ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-10-2016)
Questa generazione è una generazione malvagia
Quanto Gesù dice della sua generazione, che è malvagia, il Signore Dio sempre lo ha detto della generazione dei figli di Israele. Mosè compose un canto come memoria eterna perché nessuno dimenticasse e tutti si ricordassero del loro cuore ostinato. «Udite, o cieli: io voglio parlare. Ascolti la ter ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 12-10-2015)

Possiamo avere un approccio malvagio a Dio. Un approccio malvagio al Vangelo e al Signore. Tremano i polsi anche solo pensarlo ma Gesù stesso lo afferma con forza, amareggiato dalla reazione dei suoi concittadini. Che è brava gente, immagino. Non dei delinquenti seriali. Brava gente con le proprie v ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 12-10-2015)
Questa generazione è una generazione malvagia
La generazione è malvagia perché Cristo Gesù le ha rivelato tutto il Padre nella sua onnipotenza di amore, verità, giustizia, santità, miracoli, prodigi. Gli ha manifestato attraverso la sua stessa vita quanto è carica di speranza, benedizione, liberazione la Parola di Dio. Neanche Mosè ha manifesta ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 12-10-2015)
Commento su Lc 11,30
"Come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione". Lc 11,30 Come vivere questa Parola? La richiesta di "segni" che motiva l'intervento di Gesù, in questo paragrafo, non è qualcosa di nuovo nella Bibbia. E neppure qualcosa di sbagliato. Gr ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 13-10-2014)

Lo confesso pubblicamente: quando leggo pagine come questa mi tremano letteralmente i polsi. Non è di difficile comprensione o di interpretazione ambigua quanto detto dal Signore! Davanti alla richiesta di ulteriori segni da parte dei suoi uditori Gesù, piuttosto irritato, indica la predicazione di ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 13-10-2014)
Commento su Gal 5,1
"Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e no lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù". Gal 5,1 Come vivere questa Parola? Qui San Paolo mette a fuoco una sintesi potente della fede cristiana. E va detto subito che queste parole sono luce divorante tante tenebre di u ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 13-10-2014)
Questa generazione è una generazione malvagia
Spesse volte la religione manca di sapienza, intelligenza, acume, diligenza. È semplicemente priva della sua verità. È facile, molto facile, la trasformazione della fede in una pratica religiosa vuota di sani principi e di veri contenuti. Sovente accade anche che essa divenga superstizione, idolatri ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 14-10-2013)
Commento su Lc 11,29-32
Continuiamo a chiedere segni, viviamo la fede come una forma di superstizione che poco ha che vedere con la sobrietà e l'equilibrio dei Vangeli. Anche noi, come i contemporanei di Gesù, corriamo il rischio di correre dietro le apparizioni e i miracoli invece di interpretare i tanti segni che il Sign ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 14-10-2013)
Permesso. Scusa. Grazie.
Alla predicazione di Giona si convertirono Dobbiamo convertirci alle buone prassi. Si può essere cattolici, musulmani, atei, induisti o altro, ma non possiamo vivere una vita fatta di egoismo, egocentrismo, ricerca del denaro, del sesso e del potere. Tante sono le persone che ci esortano a cammin ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 14-10-2013)
Commento su Luca 11, 29
Questa è una generazione malvagia. Essa cerca un segno; ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Lc 11, 29 Come vivere questa Parola? I miracoli, per natura loro, sono rari; se fossero frequenti, non sorprenderebbero. Sono rari anche perché Dio ha creato l'uomo libero e non vuol ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 14-10-2013)
Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona
Giona è profeta assai singolare, unico nella storia di Israele. La sua fede così grande nella potenza di salvezza della Parola del Signore lo spinge a rifiutarsi di recarsi a Ninive, la grande città peccatrice, per annunziarle il disegno di Dio su di essa. Fu rivolta a Giona una seconda volta que ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 15-10-2012)
Commento su Luca 11,29-32
Siamo sempre a cercare segni, corriamo dietro all'ultimo veggente di turno, sfidiamo Dio a rispondere alle nostre provocazioni: se esisti, Signore, fa' che... Certo, crediamo, abbiamo fiducia, ci mancherebbe altro... Ma se il buon Dio gentilmente si adeguasse... Sono come noi, i contemporanei di Ges ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 15-10-2012)
Ben più di Giona c'è qui
Tanti i profeti che ci parlano di Gesù, San Francesco, Madre Teresa, Padre Pio ed altri ancora che costantemente preghiamo perché ci facciano una qualche grazia, ma Dio è ben altro, è molto di più che tutti i santi ed i profeti che lo hanno preceduto o seguito. Così è nella nostra quotidianità, ci ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-10-2012)
Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona
Giona è profeta assai singolare. Si rifiuta di andare a predicare nella grande città di Ninive perché convinto fortemente della potenza di salvezza che è la Parola di Dio, quando è proferita nella sua interezza di verità, sapienza, intelligenza divina: "Fu rivolta a Giona una seconda volta questa pa ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-10-2012)
Commento su Luca 11,30
Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione, Lc 11,30. Come vivere questa parola? La profezia di Giona segnava un momento di forte di conversione per il popolo di Ninive. Alla parola del profeta si pentiva e cambiava costu ...
(continua)

  Santa Teresa d'Avila

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Santa Teresa d'Avila
S1015 ;

Santa Teresa è stata riconosciuta dottore della Chiesa perché nei suoi scritti ha saputo esprimere i segreti della vita spirituale e spiegarli agli altri, parlando veramente dall'abbondanza del cuore. E un piacere leggere i suoi scritti, per la spontaneità dello stile che li fa assomigliare non a dei trattati di teologia, ma ad una viva conversazione con una donna colma di Dio e che appunto racconta come ha incontrato Dio su tutte le sue strade, come ha lavorato con Dio per fondare ovunque carmeli che fossero centri di intensa vita spirituale.
Il passo della lettera ai Romani evoca la fecondità interiore della santa e capiamo che tutta la sua dottrina veniva proprio da un cuore formato dallo Spirito Santo. Ella stessa parla della forza delle sue aspirazioni spirituali, della loro profondità; si tratta veramente di gemiti, come dice san Paolo: "Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, intercede per noi con gemiti inesprimibili". "Salvàti nella speranza", noi gemiamo verso Dio.
Questa vita "spirituale" nel senso più forte del termine, unisce santa Teresa alle tre Persone divine, e lo si comprende meglio leggendo i versetti successivi a quelli riportati, che già parlano dello Spirito di Dio che prega in noi con gemiti inesprimibili. La nostra preghiera è in noi stessi l'attività di Dio, del suo Spirito, se è preghiera autentica, se è preghiera cristiana. Non sono parole di sapienza umana, non sono un'invenzione umana: è l'attività dello Spirito in noi, che cerca di penetrare il nostro essere, di trasformarlo per slanciarci in Dio, per approfondire in noi il desiderio di Dio, per dare uno slancio fortissimo verso il Padre. Questo grido dello Spirito in noi è espresso nel salmo di ingresso: "L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente", anela a Dio, perché già abbiamo gustato la vita di Dio, perché siamo abitati da Dio. "E Dio che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito": c'è una corrispondenza tra ciò che Dio vuole per noi e ciò che in noi lo Spirito realizza secondo la volontà di Dio.
Ora tutto questo continua la lettera di Paolo – è affinché diventiamo simili al Figlio, perché "quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo".
Lo Spirito ci è dato per mezzo del Figlio. È per la parola del Figlio che possiamo ricevere in noi lo Spirito; è per il sacrificio del Figlio che otteniamo in noi la vita di Dio, che è vita dello Spirito: l'acqua viva, simbolo dello Spirito Santo, è ormai unita al sangue uscito dal fianco di Cristo; è dunque attraverso Cristo che riceviamo lo Spirito che ci slancia verso il Padre, trasformandoci a immagine del Figlio.
E il nostro cuore diventa un cuore buono perché in esso vive la Trinità. Dice un passo del Vangelo che l'uomo buono estrae cose buone dal suo cuore. Noi non possiamo pretendere che il nostro cuore sia buono: è lo Spirito che venendo vi porta la vita di Dio e lo trasforma, in modo che possiamo estrarre dal suo tesoro cose buone per coloro che avviciniamo. E ciò che ha fatto Teresa d'Avila. Ha spalancato il suo cuore a tutta la forza della vita divina che veniva a lei da Cristo e dallo Spirito e che la lanciava verso Dio e da questo cuore colmo di Dio ha estratto tesori di vita spirituale per tutti quelli che le erano affidati e per le generazioni successive.
Domandiamo al Signore la stessa fiducia di santa Teresa e di aprire il nostro cuore all'azione dello Spirito Santo che ci viene da Gesù e ci conduce al Padre.

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Antifona d'ingresso
Come il cervo anela ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela a te, o Dio:
l’anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente. (Sal 42,2-3)


Colletta
O Padre, che per mezzo del tuo Spirito
hai suscitato nella Chiesa santa Teresa di Gesù
per indicare una via nuova
nella ricerca della perfezione,
concedi a noi, tuoi fedeli,
di nutrirci spiritualmente della sua dottrina
e di essere infiammati da un vivo desiderio di santità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Rm 8,22-27
Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, sappiamo che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati.
Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 18

I giudizi del Signore sono tutti giusti.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.

Canto al Vangelo (Gv 15,9.5)
Alleluia, alleluia.
Rimanete nel mio amore, dice il Signore,
chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
Alleluia.

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Vangelo

Gv 15,1-8
Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Teresa d'Avila ha sperimentato le profondità di Dio contemplando Gesù Cristo, l'Amore crocifisso, additandoci il cammino di perfezione. Con ardore e con serena pazienza, invochiamo il Padre:
Ascolta la preghiera della tua Chiesa, Signore.

Fà che il tuo popolo, Signore, non si turbi quando l'annuncio del vangelo è impedito o trova gli uomini indifferenti. Noi ti preghiamo:
O Signore, fà che i cristiani non si sgomentino quando il loro impegno pare non dar frutto, e la storia sembra non cambiare mai. Noi ti preghiamo:
O Signore, nelle prove della vita ricorda al nostro cuore che tutto passa, ma tu non muti nel tuo amore fedele per l'uomo. Noi ti preghiamo:
Quando vorremmo vedere il compimento dei nostri buoni progetti, donaci, o Signore, una pazienza nutrita di fede, una calma fiducia in te. Noi ti preghiamo:
O Signore, fà che, pur vivendo intensamente la nostra giornata, rimaniamo in dialogo con te alle profondità del nostro cuore. Noi ti preghiamo:
Per tutti i contemplativi della terra.
Chiediamo al Signore di insegnarci a pregare.

O Dio, tu solo basti: nella tua misteriosa benevolenza, hai voluto creare il cuore umano capace del divino. Desiderosi di ricevere la vita che viene da te, come Teresa d'Avila anche noi ci mettiamo alla scuola di Gesù, nostro maestro e salvatore. Egli vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Sia gradita, Signore, alla tua maestà
l’offerta del popolo cristiano,
come ti piacque la consacrazione verginale
di santa Teresa.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Canterò in eterno le grazie del Signore;
di generazione in generazione
annunzierò la tua fedeltà. (Sal 89,2)


Preghiera dopo la comunione
Signore Dio nostro,
che ci hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio,
fa’ che sull’esempio di santa Teresa
questa famiglia a te consacrata
canti in eterno il tuo amore misericordioso.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net