LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 6 Febbraio 2007 <

Domenica 4 Febbraio 2007

Lunedì 5 Febbraio 2007

Martedì 6 Febbraio 2007

Mercoledì 7 Febbraio 2007

Giovedì 8 Febbraio 2007

Venerdì 9 Febbraio 2007

Sabato 10 Febbraio 2007

Domenica 11 Febbraio 2007

Lunedì 12 Febbraio 2007

Martedì 13 Febbraio 2007


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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Martedì della V settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO052 ;
Quale splendida immagine dell'uomo ci dà il racconto della Genesi! L'uomo creato signore di tutta la terra, al quale Dio dà il dominio, che Dio incoraggia a essere fecondo, a moltiplicarsi, a riempire la terra e a soggiogarla. Quanto rispetto per l'uomo, quanta fierezza anche è espressa in queste pagine! il salmo responsoriale dice la stessa cosa: "Di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi".
E bene ripensare a queste splendide pagine della Bibbia, perché troppe volte siamo tentati di diminuire l'uomo, in un modo o nell'altro. Dio invece ha ambizioni per l'uomo, lo vuole grande, lo vuole glorioso. Dio non è un padrone meschino, invidioso, non vuoi tenere per sé la sua potenza: Dio vuoi dare, e dare molto. "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza"; come è possibile una partecipazione così ampia? "E domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". "L'uomo domini", dice Dio! Dobbiamo avere questa idea di Dio: Dio dà generosamente, vuoi dare sempre di più, ha grandi disegni sull'uomo, non vuole che egli si immiserisca in piccole cose.
Lo vediamo anche nel Vangelo. Gesù si oppone al tentativo di diminuire l'uomo costringendolo in un formalismo, in un legalismo piccolo, meschino, che dà grande importanza a cose che non ne hanno, che sono indifferenti, trasformando la religione in qualcosa di esterno, privo di valore davanti a Dio.
Ogni cosa deve essere al posto giusto. Se una piccola cosa ha piccola importanza, non bisogna drammatizzarla; non bisogna trovare scandalo in una cosa che è piccola in se stessa. E' piccola e deve rimanere piccola.
Sono le cose importanti che fanno l'uomo grande, nella fedeltà, certamente, ai comandamenti di Dio, che non vuole che l'uomo sminuisca se stesso ma sia veramente un uomo cosciente, libero, amante del bene. Gesù insiste sui comandamenti importanti per l'uomo. "Onora tuo padre e tua madre", questo è un comando importante, proprio perché onora l'uomo: dà onore al padre e alla madre, dà onore anche al figlio che agisce così verso i suoi genitori. Le piccole cose che sono tradizioni umane, che possono cambiare col cambiare dei tempi, non possono sovrapporsi al comandamento di Dio. "Onora tuo padre e tua madre" significa essere un uomo che rispetta l'uomo e tutte le relazioni umane. E l'egoismo umano che cerca pretesti per essere infedele alla parola di Dio e infedele alla grande vocazione dell'uomo. Chiediamo al Signore che ci dia di essere fieri della vocazione umana e ci comunichi il sentimento profondo della nostra grandezza e della sua ambizione per ogni uomo.

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Antifona d'ingresso
Venite, adoriamo il Signore,
prostrati davanti a lui che ci ha fatti;
egli è il Signore nostro Dio. (Sal 95,6-7)


Colletta
Custodisci sempre con paterna bontà
la tua famiglia, Signore,
e poiché unico fondamento della nostra speranza
è la grazia che viene da te,
aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro...

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Prima lettura

Gen 1,20-2,4
Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza.

Dal libro della Gènesi

Dio disse: «Le acque brùlichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brùlicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra». E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie». E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona.
Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
E Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò:
maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e Dio disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra e soggiogatela,
dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.
Queste sono le origini del cielo e della terra quando vennero creati.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 8

O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.

Tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.

Canto al Vangelo (Sal 118)
Alleluia, alleluia.
Piega il mio cuore, o Dio, verso i tuoi insegnamenti;
donami la grazia della tua legge.
Alleluia.

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Vangelo

Mc 7,1-13
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Siamo stati creati a immagine di Dio e consacrati, attraverso il battesimo, ad essere suo tempio santo. Preghiamo il Signore perché ci aiuti a vivere la nostra appartenenza a lui, cercando sempre il suo volere. Diciamo:
Padre nostro e Signore nostro, ascoltaci!

Aiuta, Signore, gli uomini a riconoscerti come creatore e padre, vivendo nel rispetto delle tue leggi e nell'amore reciproco. Preghiamo:
Fà, o Signore, che la Chiesa ti sia sempre fedele, e sappia distinguere il vero messaggio del vangelo dai precetti che vengono dagli uomini. Preghiamo:
Illumina, o Signore, chi non sente il bisogno di conoscerti e di amarti, perché scopra l'ardente desiderio di te che hai messo nel cuore di ogni uomo. Preghiamo:
Guida, o Signore, questa nostra comunità nel suo cammino verso di te, in modo che, nella fedeltà alla tradizione, sia sempre aperta alla novità del tuo Spirito. Preghiamo:
Non permettere, o Signore, che nel nostro cuore si annidino l'ipocrisia e l'arroganza, ma orientaci verso una fede semplice e rispettosa. Preghiamo:
Insegnaci, Signore, a pregare con semplicità.
Aiutaci a santificare la domenica, giorno a te consacrato.

O Signore, Padre santo, accogli le suppliche che indegnamente ti presentiamo: purifica i nostri cuori, rendili semplici e umili perché la nostra preghiera ti sia gradita. Te lo chiediamo nel nome di Gesù Cristo che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Il pane e il vino che hai creato, Signore,
a sostegno della nostra debolezza,
diventino per noi sacramento di vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Rendiamo grazie al Signore per la sua misericordia,
per i suoi prodigi verso i figli degli uomini;
egli sazia il desiderio dell’assetato e
ricolma di beni l’affamato. (Sal 107,8-9)

Oppure:
“Beati coloro che piangono, perché saranno consolati.
Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati. (Mt 5,5-6)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai resi partecipi
di un solo pane e di un solo calice,
fa’ che uniti al Cristo in un solo corpo
portiamo con gioia frutti di vita eterna
per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 12-02-2019)
E di cose simili ne fate molte
Se il Signore condanna il solenne culto che viene celebrato nel suo tempio santo, perché non frutto della perfetta obbedienza ai suoi Comandamenti, può gradire la tradizione degli antichi che si costruisce sull'eliminazione della stessa Legge e dei suoi Comandamenti, sui quali l'Alleanza è stata sti ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 12-02-2019)
Commento su Mc 7,11-13
«Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio", non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte». Mc 7,11-13 ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-02-2018)
Commento su Mc 7, 6-8
?Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio voi osservate la tradizione degli uomini?. Mc 7, 6-8 Come vivere questa Parola? La religione di Gesù è novità e ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 06-02-2018)
Così annullate la parola di Dio
La profezia di Isaia citata da Gesù, se letta nella sua interezza, è una chiara testimonianza resa a Gesù Signore, ma anche una dichiarazione sulla fine della sapienza dei sapienti e dell'intelligenza degli intelligenti. Quanti accusano Gesù attestano di essere stolti e insipienti, incapaci di un qu ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 07-02-2017)
Con la tradizione che avete tramandato voi
Sempre il Signore aveva ammonito il suo popolo perché restasse fedele al Comando ricevuto, senza nulla aggiungere e nulla togliere. È infedele chi toglie, ma anche chi aggiunge. Il vero dramma di ogni religione non è solo quando si toglie. Dramma infinitamente più grande è quando si aggiunge. Si pot ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 07-02-2017)
Commento su Mc. 7,6
Gesù disse: "Bene ha profetato Isaia di voi ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me". Mc. 7,6 Come vivere questa Parola? Un'osservazione di fondo: Gesù non è venuto ad annullare l'Alleanza Antica, né la legge data da Mosè, né la sana trad ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 09-02-2016)
Commento su Mc 7, 6
"Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me." Mc 7, 6 Come vivere questa Parola? Un culto che si stacca dalla fede e dalla vita e diventa espressione sterile, fedele solo alla legge e agli interessi degli uomini: constatare questo ha spesso suscitato l'ira di Gesù. Com ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-02-2015)

Gesù si scontra frontalmente col modo di pensare molto devoto dei farisei. Fedeli zelanti e pieni di fede, niente affatto bigotti come a volte rischiamo di immaginarli, i farisei cercavano di vivere con grande scrupolo ogni piccola norma della Legge scritta e di quella orale. Convinti che solo nell' ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 10-02-2015)
Commento su Mc 7,8
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini. Mc 7,8 Come vivere questa Parola? Noi siamo molto abili nel saper accomodare sulla nostra misura le cose, anche il Comandamento di Gesù - quello dell'Amore - facendo calcoli e difendendoci quando percepiamo che ci viene ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-02-2015)
E di cose simili ne fate molte
La mente umana è il più potente filtro della parola del Signore. Se esso è purissimo, la parola di Dio giunge a noi purissima. Se esso è sporco, lurido, lercio, infangato anche la parola di Dio giungerà a noi sporca, lurida, lercia, infangata. Per conservare la mente pura dobbiamo liberare il cuore ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 11-02-2014)

Doveva succedere, prima o poi. E, ovviamente, accade. Fino a quando Gesù era un fenomeno da baraccone innocuo, un falegname in preda a delirio mistico, si poteva stare alla finestra ed osservare, senza preoccuparsene troppo. Ma ora che Gesù comincia a minare i capisaldi della tradizione religiosa, a ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-02-2014)
E di cose simili ne fate molte
Ogni Parola di Dio va osservata secondo la finalità per cui è stata donata. La legge rituale del tempio, o di alcuni momenti speciali della vita, era per il tempio, per i suoi sacerdoti. Valeva solo per essi e per il loro ministero sacro. Il Signore parlò a Mosè dopo che i due figli di Aronne era ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-02-2014)
Commento su Mc 7,8
«Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». Mc 7,8 Come vivere questa Parola? Gesù contrappone il comandamento di Dio, che vuole novità, libertà e avanzamento alle sterili e pesanti tradizioni umane che limitano alla ripetitività e impediscono ogni progresso, ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 12-02-2013)
Commento su Mc 7,1-13
Ipocriti, cioè mascherati, dice Gesù ai farisei di ieri e di oggi che filtrano il moscerino e ingoiano il cammello. Ed è proprio l'ipocrisia a snervare il Maestro, molto più di altri atteggiamenti. E in particolare, l'ipocrisia delle persone religiose, di coloro che pensano di essere abbastanza a po ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 12-02-2013)
Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione
Ci sono nella vita delle cose che sono per noi pietre miliari, capisaldi, dogmi ai quali non si può e non si deve contravvenire. Stamani vedevo il titolo di un giornale non propriamente cattolico che diceva "il mondo sotto choc", un cardinale che critica la decisione del Papa dicendo che "dalla cro ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 12-02-2013)
Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio
Sempre il Signore aveva chiesto al suo popolo di non aggiungere e non togliere nulla ai suoi Comandamenti, alle sue Leggi, ai suoi Statuti. La volontà di Dio deve essere pura. Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 12-02-2013)
Commento su Genesi 1,26
Facciamo l'uomo a nostra immagine Gen 1,26 Come vivere questa Parola? Una libera decisione di Dio è all'origine del nostro esistere come uomini e non il caso. Una decisione che ci iscrive in un orizzonte luminoso riscattandoci dalla fragilità di cui siamo impastati. Certo, siamo parte di questo p ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 07-02-2012)
Commento su Marco 7,1-13
Gesù si schiera chiaramente contro l'osservanza pedissequa della Legge orale. Le famose dieci parole date al popolo attraverso Mosè non erano sufficienti ad aiutare il fedele ad osservare l'alleanza e, così, già diversi secoli prima di Cristo i rabbini avevano chiesto di erigere una siepe a protezio ...
(continua)

  San Paolo Miki e compagni

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: San Paolo Miki e compagni
S0206 ;

Il salmo responsoriale che parla di lacrime e di gioia non è molto adatto per i martiri giapponesi, perché essi non hanno seminato nel pianto ma nella gioia. In quello che di loro si racconta, il meraviglioso è proprio nella gioia che irradiava dai loro volti mentre andavano al supplizio. Paolo Miki dopo essere stato condannato con gli altri, scrisse a un superiore della Compagnia di Gesù con semplicità: "Siamo stati condannati alla crocifissione, ma non preoccupatevi per noi che siamo molto consolati nel Signore. Abbiamo un solo desiderio, ed è che prima di arrivare a Nagasaki possiamo incontrare un Padre della Compagnia per confessarci, partecipare alla messa e ricevere l'Eucaristia. È il nostro unico desiderio".
Vediamo in questo la gioia della speranza fondata sulla fede che è feconda di frutti di carità. Evidentemente soltanto la fede era fondamento della loro grande gioia, che dimostrarono anche sulla croce. Essere crocifissi con Cristo era per loro grande onore perché credevano con tutta l'anima che Cristo si era dato per loro e per la loro salvezza.
"Il Figlio di Dio mi ha amato e ha dato se stesso per me". La croce appare alla fede come il sommo dell'amore di Cristo e dell'amore che noi possiamo dare a lui. In questa fede essi erano pieni di speranza e di gioia.
La loro speranza era non la ricompensa, ma il martirio: speravano che Gesù li avrebbe sostenuti fino alla morte e avrebbe permesso loro di offrire la vita con un amore senza limiti. Il pensiero di imitarlo dando la vita per gli altri era fonte di grande esultanza.
Per commentare il loro martirio si potrebbero prendere le parole della lettera di Pietro: "Rendete conto della speranza che è in voi con dolcezza e rispetto". Dall'alto della sua croce Paolo Miki continuava a predicare Cristo e a testimoniare la sua speranza. Diceva ai presenti: "Io sono giapponese come voi, non sono uno straniero ed è a causa della mia fede in Cristo che sono condannato. Nella situazione estrema in cui mi trovo potete credere alla mia sincerità. Non ho nessuna voglia di ingannarvi e vi dichiaro che non c'è via di salvezza se non nella fede in Cristo". E continuava, manifestando che la fede e la speranza gli riempivano il cuore di intensa carità: "Cristo vuole che perdoniamo a chi ci fa del male e preghiamo per loro. Io dunque perdono a tutti quelli che hanno contribuito alla nostra morte e auguro loro di convertirsi, perché anch'essi si salvino".
E anche tutti i suoi compagni sorridevano e cantavano preghiere dall'alto della croce.
Possiamo pensare che talvolta è più difficile essere gioiosi nelle circostanze ordinarie della vita che in quelle straordinarie, nelle quali la grazia sostiene in maniera speciale. Ma abbiamo altri esempi a illuminare la vita quotidiana. E' a proposito della sua vita quotidiana che san Paolo dice: "Sono crocifisso con Cristo e non son più io che vivo, ma Cristo vive in me". La croce di Cristo illuminava le sue numerose, e niente affatto gloriose, difficoltà di ogni giorno: egli stesso parla di tribolazioni umilianti.
Ma nella fede egli ne vedeva il senso di profonda unione a Gesù, ed era lieto nella speranza, paziente nella tribolazione e insegnava questa via di gioia ai cristiani.
Domandiamo al Signore di farci giungere alla stessa unione vitale con lui che vediamo nella vita di questi martiri e di tanti santi.

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Antifona d'ingresso
Esultano in cielo i santi martiri,
che hanno seguito le orme di Cristo;
per il suo amore hanno versato il sangue
e si allietano per sempre con Cristo Signore.


Colletta
O Dio, forza dei martiri,
che hai chiamato alla gloria eterna
san Paolo Miki e i suoi compagni
attraverso il martirio della croce,
concedi anche a noi per loro intercessione
di testimoniare in vita e in morte
la fede del nostro Battesimo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Gal 2,19-20
Non vivo più io, ma Cristo vive in me.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio.
Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me.
E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 125

Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.

Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.

Canto al Vangelo (Mt 28,19.20)
Alleluia, alleluia.
oppure (in Quaresima):
Lode e onore a te, Signore Gesù.

Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.

Alleluia.
oppure (in Quaresima):
Lode e onore a te, Signore Gesù.

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Vangelo

Mt 28,16-20
Andate e fate discepoli tutti i popoli.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Parola del Signore

Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre Santo, i doni che ti offriamo
in memoria dei santi Paolo Miki e compagni,
che hanno versato il sangue per la fede,
e concedi anche a noi di perseverare, con la fortezza dei martiri,
nella confessione del tuo nome. Per Cristo ...


Antifona di comunione
"Voi avete perseverato con me nelle mie prove,
e io preparo per voi un regno", dice il Signore,
"perchè possiate mangiare e bere alla mia mensa
nel mio regno".


Preghiera dopo la comunione
Infondi in noi, Signore, la sapienza della croce,
che ha illuminato i tuoi martiri,
perchè, fortificati da questo sacrificio,
aderiamo pienamente e collaboriamo nella Chiesa
alla redenzione del mondo. Per Cristo ...


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net