LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 20 Settembre 2003 <

Giovedì 18 Settembre 2003

Venerdì 19 Settembre 2003

Sabato 20 Settembre 2003

Domenica 21 Settembre 2003

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Sabato della XXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO246 ;
L'abuso che oggi si fa della parola umana ci rende molto dubbiosi della sua efficacia. Pubblicità, propaganda... le nostre menti sono come pietre levigate, che non lasciano più penetrare nulla. E tuttavia la parola umana è una cosa meravigliosa, che porta la vita. Una mamma dà la vita fisica al figlio e in seguito si può dire che gli dà un'altra vita con la parola. Se il bambino non ricevesse mai una parola dalla sua mamma, non potrebbe ricevere una vita veramente umana, sarebbe come un animale. E la mamma che desta l'intelligenza del bambino, che fa nascere a poco a poco i suoi pensieri, i suoi affetti. É davvero meraviglioso e raramente ci pensiamo, abituati come siamo ad ascoltare parole che non significano niente, che non donano niente. Questo a proposito della parola umana.
Ora la parola di Dio è incommensurabilmente più ricca, perché porta in noi la vita divina. Dobbiamo averne grande stima, dobbiamo avere fame della parola di Dio, che è fonte non solo di luce, ma fonte di vita, come san Giacomo dice nella sua lettera: "Accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime", vale a dire la vostra vita. Gesù dice la stessa cosa. La sua parola ha purificato gli apostoli, li ha fatti diventare suoi amici: "Non vi chiamo più servi, ma amici, perché vi ho fatto conoscere tutto ciò che ho udito dal Padre mio". Gesù ha udito la parola del Padre, l'ha trasmessa, e questa parola ha dato una vita nuova, una vita nell'amicizia di Dio, nel suo amore.
Ma, come scrive san Luca, non basta accoglierla con gioia; è necessario permetterle di portar frutto con la pazienza, con la perseveranza. Non soltanto ascoltarla, ma custodirla, anche se ci sono degli ostacoli, anche se il nemico vuol soffocarla in noi, allontanarla dalla nostra intelligenza perché essa non possa trasformare la nostra vita.
Non c'è esempio migliore di quello della Madonna sul modo di accogliere e di conservare la parola di Dio: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". "E il Verbo (la parola) si fece carne". L'accoglienza perfetta di Maria ha, in un certo senso, permesso che la parola si incarnasse per la salvezza del mondo.

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Antifona d'ingresso
Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede;
ascolta la preghiera dei tuoi fedeli
e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16)


Colletta
O Dio, che hai creato e governi l’universo,
fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia,
per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

1Tm 6,13-16
Conserva senza macchia il comandamento, fino alla manifestazione del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,
che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede l’immortalità
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 99

Presentatevi al Signore con esultanza.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

Canto al Vangelo (Lc 8,15)
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
con cuore integro e buono
e producono frutto con perseveranza.
Alleluia.

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Vangelo

Lc 8,4-15
Il seme caduto sul terreno buono sono coloro che custodiscono la Parola e producono frutto con perseveranza.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché
vedendo non vedano
e ascoltando non comprendano.
Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio ha donato per la nostra salvezza il suo Verbo Gesù, che ha seminato nei nostri cuori la buona semente del vangelo. Con fiducia, invochiamolo dicendo:
Aiutaci, o Dio, a custodire la fede!

Quando il corpo della Chiesa è lacerato e la carità è offesa. Noi ti invochiamo:
Quando l'opinione pubblica è più allettante della parola di Cristo. Noi ti invochiamo:
Quando è difficile chiedere o dare perdono per ricostruire il tessuto comunitario nella famiglia, nei gruppi, nelle nostre città. Noi ti invochiamo:
Quando i cristiani sono chiamati a dare testimonianza della tua parola. Noi ti invochiamo:
Quando le nostre buone intenzioni non sono gratificate dal successo e ci sembra che il nostro operare, sperare e amare non dia frutto. Noi ti invochiamo:
Quando il Maligno sembra prevalere sul mondo. Noi ti invochiamo:
Quando nelle difficoltà di ogni giorno non riusciamo a testimoniare il vangelo con limpidezza. Noi ti invochiamo:
Quando il tuo regno è confuso tra le opere dell'uomo. Noi ti invochiamo:
Quando la sofferenza ci raggiunge in profondità. Noi ti invochiamo:

O Signore, fonte di ogni vita, irrora con la rugiada del tuo amore i nostri cuori aridi e assetati di salvezza, perché possiamo portare frutti abbondanti. Te lo chiediamo per Cristo, tua parola vivente, che regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, Signore,
i doni e le preghiere del tuo popolo,
e ciò che ognuno offre in tuo onore
giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio!
Gli uomini si rifugiano all’ombra delle tue ali. (Sal 36,8)

Oppure:
Il calice della benedizione che noi benediciamo
è comunione con il sangue di Cristo;
e il pane che spezziamo
è comunione con il corpo di Cristo. (cf. 1Cor 10,16)


Preghiera dopo la comunione
La potenza di questo sacramento, o Padre,
ci pervada corpo e anima,
perché non prevalga in noi il nostro sentimento,
ma l’azione del tuo Santo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-09-2016)
La custodiscono e producono frutto con perseveranza
Da Gesù, gli Apostoli sono stati mandati nel mondo, non per annunziare la Parola della salvezza, o il Vangelo della verità e della grazia, ma per fare suoi discepoli tutti i popoli, tutte le nazioni, tutte le lingue. All'universalità della Parola donata mai corrisponderà l'universalità della rispost ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 19-09-2015)

Dio continua a seminare con abbondanza la sua Parola nelle nostre vite, col gesto ampio e generoso del seminatore della parabola. È un seme, la Parola, se non viene accolto e coltivato secca nella terra o fra le pietre. Non basta ascoltare per farla germogliare ma occorre coltivarla, capirla, studia ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-09-2015)
La custodiscono e producono frutto con perseveranza
Perché sulla terra si costruisca il regno dei cieli la sola cosa necessaria è che venga seminata la Parola di Dio. Uno può essere l'uomo più pieno di carità di questo mondo, può dare anche il suo corpo per essere mangiato, tutte le sue sostanze per essere consumate, ma se non annunzia la Parola il r ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-09-2014)

Anche oggi Dio passa a seminare la sua Parola. A piene mani, come fa lui, senza tirarsi indietro, consapevole dell'importanza di ciò che fa. Un gesto ampio, come quello del seminatore, e generoso: non ha paura di seminare sull'asfalto, sapendo che i vegetali hanno la forza di spaccarlo... La Parola ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-09-2014)
Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!
A chi deve essere dato il Vangelo? A tutti. Ad ogni uomo. In ogni tempo. Senza alcuna distinzione. Al Missionario di Gesù Signore non è stata data alcuna facoltà per discernere a chi dare e a chi non dare il Vangelo. Lui invece è stato mandato in tutto il mondo per dare il Vangelo ad ogni creatura e ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-09-2014)
Commento su Lc 8.15
"Beati coloro che custodiscono la Parola di Dio con cuore integro e buono e producono frutto con perseveranza". Canto al Vangelo (cfr. Lc 8.15) Come vivere questa Parola? Beati vuol dire contenti. E' un genere di contentezza che non va di pari passo con il mangiar bene e cercare la felicità nel c ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 22-09-2012)
Commento su Luca 8,4-15
Dalla Parola nasce la fede, la Bibbia è Dio-in-azione, lo sappiamo bene. Quanti, fra noi, hanno ascoltato con cuore nuovo il Vangelo, scoprendo in esso un significato inatteso e una forza che li ha spinti alla conversione? E la Parola è la protagonista della parabola di oggi, la Parola che Dio getta ...
(continua)

  Santi Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e compagni

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: Santi Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e compagni
S0920 ;

L’azione dello Spirito, che soffia dove vuole, con l’apostolato di un generoso manipolo di laici è alla radice della santa Chiesa di Dio in terra coreana. Il primo germe della fede cattolica, portato da un laico coreano nel 1784 al suo ritorno in Patria da Pechino, fu fecondato sulla metà del secolo XIX dal martirio che vide associati 103 membri della giovane comunità. Fra essi si segnalano Andrea Kim Taegŏn, il primo presbitero coreano e l’apostolo laico Paolo Chŏng Hasang. Le persecuzioni che infuriarono in ondate successive dal 1839 al 1867, anziché soffocare la fede dei neofiti, suscitarono una primavera dello Spirito a immagine della Chiesa nascente. L’impronta apostolica di questa comunità dell’Estremo Oriente fu resa, con linguaggio semplice ed efficace, ispirato alla parabola del buon seminatore, dal presbitero Andrea alla vigilia del martirio. Nel suo viaggio pastorale in quella terra lontana il Papa Giovanni Paolo II, il 6 maggio 1984, iscrisse i martiri coreani nel calendario dei santi. La loro memoria si celebra nella data odierna, perché un gruppo di essi subì il martirio in questo mese, alcuni il 20 e il 21 settembre.

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Antifona d'ingresso
Il sangue dei martiri
fu sparso per Cristo sulla terra;
in cielo essi raccolgono il premio eterno.


Colletta
O Dio, creatore e salvezza di tutte le genti,
che hai chiamato a far parte
dell’unico popolo di adozione
i figli della terra coreana
e hai fecondato il germe della fede cattolica
con il sangue dei santi martiri
Andrea Kim, Paolo Chong e compagni,
per il loro esempio e la loro intercessione,
rinnova i prodigi del tuo Spirito
e concedi anche a noi di perseverare fino alla morte
nella via dei tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Sap 3,1-9
Li ha graditi come l’offerta di un olocausto.

Dal libro della Sapienza

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio,
nessun tormento li toccherà.
Agli occhi degli stolti parve che morissero,
la loro fine fu ritenuta una sciagura,
la loro partenza da noi una rovina,
ma essi sono nella pace.
Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,
la loro speranza resta piena d’immortalità.
In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici,
perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé;
li ha saggiati come oro nel crogiuolo
e li ha graditi come l’offerta di un olocausto.
Nel giorno del loro giudizio risplenderanno,
come scintille nella stoppia correranno qua e là.
Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli
e il Signore regnerà per sempre su di loro.
Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità,
i fedeli nell’amore rimarranno presso di lui,
perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 125

Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.

Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.

Canto al Vangelo (1Pt 4,14)
Alleluia, alleluia.
Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo,
perché lo Spirito di Dio riposa su di voi.
Alleluia.

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Vangelo

Lc 9,23-26
Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, a tutti, diceva:
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.
Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell’uomo quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi».

Parola del Signore

Preghiera sulle offerte
Guarda con bontà, Dio onnipotente,
l’offerta del tuo popolo
e per l’intercessione dei gloriosi martiri coreani
trasforma anche noi in sacrificio a te gradito
per la redenzione del mondo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
“Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini,
anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio,
che è nei cieli”. (Mt 10,32)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre,
che ci hai nutrito con il pane dei forti
nel ricordo dei martiri Andrea, Paolo e compagni,
donaci di aderire con lo stesso ardore a Cristo tuo Figlio,
per cooperare nella Chiesa
alla salvezza di tutti gli uomini.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net