(Testo CEI2008) 2 Le scelte degli empi
1 Dicono fra loro sragionando: «La nostra vita è breve e triste; non c'è rimedio quando l'uomo muore, e non si conosce nessuno che liberi dal regno dei morti.
La condotta del giusto è rimprovero per l'empio
12Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l'educazione ricevuta.
13Proclama di possedere la conoscenza di Dio e chiama se stesso figlio del Signore.
14È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri; ci è insopportabile solo al vederlo,
15perché la sua vita non è come quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade.
16Siamo stati considerati da lui moneta falsa, e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure. Proclama beata la sorte finale dei giusti e si vanta di avere Dio per padre.
17Vediamo se le sue parole sono vere, consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.
18Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
19Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione.
20Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».
Origine del male e della morte
21Hanno pensato così, ma si sono sbagliati; la loro malizia li ha accecati.
22Non conoscono i misteriosi segreti di Dio, non sperano ricompensa per la rettitudine né credono a un premio per una vita irreprensibile.
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