| (Testo CEI2008) 1 PROLOGO
Tutto è vanità, vuoto immenso
2Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità: tutto è vanità.
3Quale guadagno viene all'uomo per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole?
4Una generazione se ne va e un'altra arriva, ma la terra resta sempre la stessa.
5Il sole sorge, il sole tramonta e si affretta a tornare là dove rinasce.
6Il vento va verso sud e piega verso nord. Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento.
7Tutti i fiumi scorrono verso il mare, eppure il mare non è mai pieno: al luogo dove i fiumi scorrono, continuano a scorrere.
8Tutte le parole si esauriscono e nessuno è in grado di esprimersi a fondo. Non si sazia l'occhio di guardare né l'orecchio è mai sazio di udire.
9Quel che è stato sarà e quel che si è fatto si rifarà; non c'è niente di nuovo sotto il sole.
10C'è forse qualcosa di cui si possa dire: «Ecco, questa è una novità»? Proprio questa è già avvenuta nei secoli che ci hanno preceduto.
11Nessun ricordo resta degli antichi, ma neppure di coloro che saranno si conserverà memoria presso quelli che verranno in seguito.
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