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Sapienza
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(Testo TILC)

11
La vita nel deserto

1La sapienza favori le imprese degli Ebrei
per mezzo di un profeta santo,
un vero uomo di Dio.
2Li fece passare attraverso zone deserte e
inospitali
ed essi piantarono le tende in luoghi
impossibili;
3affrontarono nemici agguerriti e li
respinsero.

PARTE TERZA (11, 4-19, 22)
Meditazione sull'Esodo
L'acqua come dono e come castigo

4Gli Ebrei ebbero sete e ti invocarono, o
Signore,
e tu da una rupe scoscesa facesti uscire
acqua,
un rimedio per la loro sete dalla dura
pietra.
5L'acqua che aveva punito i loro nemici
divenne un dono di Dio per gli Ebrei
affaticati.
6Per gli Egiziani la corrente di un grande
fiume
fu inquinata di sangue
7e questo era il castigo perché avevano
ucciso i bambini.
Per i tuoi invece ci fu la sorpresa di
un'acqua abbondante.
8Quando furono assetati gli Ebrei capirono
quale castigo la sete era stata per gli
Egiziani.
9Quando furono messi alla prova, benché
corretti con amore,
capirono quali tormenti avevano
sopportato i malvagi,
che avevi giudicato con durezza.
10O Infatti sei stato come un padre e un
maestro
quando hai messo alla prova i tuoi;
quelli invece li hai maltrattati
come un re severo che condanna.
11Lontano o vicino agli Israeliti,
gli Egiziani soffrivano:
12il loro dolore era aggravato
dal ricordo dei dolori di prima.
13Seppero infatti che gli Ebrei ricevevano in
dono l'acqua
mentre a loro era stata tolta per castigo:
si sentivano dominati dal Signore.
14Infatti essi avevano rifiutato Mosè
prima ancora che fosse deposto sulla riva
del fiume,
e più tardi l'hanno deriso.
Ora, a conti fatti, dovevano ammirarlo
dopo aver patito una sete ben diversa da
quella degli Ebrei.

Gli adoratori degli animali sono puniti

15Nella loro mentalità sbagliata e corrotta
divennero insensati
al punto di venerare rettili senza ragione e
bestie disgustose,
e tu giustamente hai mandato loro
un invasione di animali stupidi,
16perché imparassero che colpa e castigo
vanno insieme a braccetto.

Dio castiga con moderazione gli Egiziani...

17Siccome Dio è onnipotente
e da una materia senza forma
ha creato un mondo pieno di armonia,
non aveva difficoltà a scegliere altri modi
per castigarli.
Poteva mandar loro un branco di orsi o di
leoni affamati,
18o creare mostri inferociti e mai visti fino
allora,
draghi che sputano fuoco,
che appestano tutto con il loro fiato
puzzolente
e dagli occhi fanno uscire lampi terribili.
19E non c'era nemmeno bisogno della loro
ferocia:
per distruggere d'un colpo gli Egiziani
bastava la loro vista terrificante.
20E neppure c'era bisogno di queste fiere;
un solo cenno di Dio bastava a farli
cadere
colpiti dalla sua giustizia
e dispersi dal suo soffio potente.
Ma tu, o Dio, agisci con misura
e grande moderazione.

21Tu potresti sempre importi con la forza
e nessuno saprebbe resisterti.
22Tutto il mondo davanti a te è niente,
è come un manciata di farina
che fa appena inclinare un piatto della
bilancia,
è come una goccia di rugiada che al
mattino si posa sulla terra.
23Tu hai compassione di tutti, perché puoi
tutto.
Tu chiudi un occhio sulle colpe degli
uomini
perché vuoi che cambino vita.
24Tu ami tutte le cose esistenti
e niente di ciò che hai fatto ti dispiace.
Perché tutto è frutto del tuo amore.
25Una cosa come potrebbe esistere, se tu
non la vuoi?
Come potrebbe continuare ad esserci
se tu, dopo averla chiamata, non la tieni
in vita?
26Sì, tu hai compassione di tutte le cose,
perché tutte sono tue

(Testo CEI2008)

11
La sapienza ha guidato Israele nel deserto

1 La sapienza favorì le loro imprese
per mezzo di un santo profeta.
2Attraversarono un deserto inospitale,
fissarono le tende in terreni impraticabili,
3resistettero agli avversari, respinsero i nemici.

L'acqua: castigo per gli Egiziani, beneficio per gli Israeliti

4Ebbero sete e ti invocarono
e fu data loro acqua da una rupe scoscesa,
rimedio alla sete da una dura roccia.
5Ciò che era servito a punire i loro nemici,
per loro, nel bisogno, fu strumento di favori.
6Invece dello sgorgare perenne di un fiume,
reso torbido da putrido sangue
7in punizione di un decreto infanticida,
contro ogni speranza tu desti loro acqua abbondante,
8mostrando attraverso la sete di allora
come avevi punito i loro avversari.
9Difatti, messi alla prova,
sebbene puniti con misericordia,
compresero come gli empi, giudicati nella collera,
erano stati tormentati;
10perché tu provasti gli uni come un padre che corregge,
mentre vagliasti gli altri come un re severo che condanna.
11Lontani o vicini erano ugualmente tribolati,
12perché li colse un duplice dolore
e un sospiro per i ricordi del passato.
13Quando infatti seppero che dal loro castigo quelli erano beneficati,
si accorsero della presenza del Signore;
14poiché colui che prima avevano esposto e poi deriso,
al termine degli avvenimenti dovettero ammirarlo,
dopo aver patito una sete ben diversa da quella dei giusti.

La moderazione di Dio nel castigare gli Egiziani

15In cambio dei ragionamenti insensati della loro ingiustizia,
in cui, errando, rendevano onori divini
a rettili senza parola e a bestie spregevoli,
tu inviasti contro di loro come punizione
una moltitudine di animali irragionevoli,
16perché capissero che con le cose con cui uno pecca,
con quelle viene punito.
17Non era certo in difficoltà la tua mano onnipotente,
che aveva creato il mondo da una materia senza forma,
a mandare loro una moltitudine di orsi o leoni feroci
18o bestie molto feroci, prima sconosciute e create da poco,
che esalano un alito infuocato
o emettono un crepitìo di vapore
o sprizzano terribili scintille dagli occhi,
19delle quali non solo l'assalto poteva sterminarli,
ma lo stesso aspetto terrificante poteva annientarli.
20Anche senza queste potevano cadere con un soffio,
perseguitati dalla giustizia
e dispersi dal tuo soffio potente,
ma tu hai disposto ogni cosa con misura, calcolo e peso.
21Prevalere con la forza ti è sempre possibile;
chi si opporrà alla potenza del tuo braccio?
22Tutto il mondo, infatti, davanti a te è come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.

Bontà e compassione di Dio

23Hai compassione di tutti, perché tutto puoi,
chiudi gli occhi sui peccati degli uomini,
aspettando il loro pentimento.
24Tu infatti ami tutte le cose che esistono
e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato;
se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure formata.
25Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l'avessi voluta?
Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all'esistenza?
26Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue,
Signore, amante della vita.

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