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Geremia
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(Testo TILC)

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(vedi 39, 4-7; 2 Re 24, 18-25, 7)

1Sedecia aveva ventun anni quando divenne re. Regnò a Gerusalemme per undici anni. Sua madre si chiamava Camital, ed era figlia di un certo Geremia che veniva dalla città di Libna. 2Sedecia si comportò male, offese il Signore, come aveva fatto il re Ioiakim. 3Tutto questo accadde perché grande era la collera del Signore contro Gerusalemme e il regno di Giuda, al punto che egli aveva deciso di scacciare lontano da sé il suo popolo. Sedecia si era ribellato contro Nabucodonosor, re di Babilonia. 4Nel nono anno del regno di Sedecia, il giorno dieci del decimo mese Nabucodonosor arrivò sotto Gerusalemme con tutto il suo esercito. Le truppe si accamparono di fronte alla città, le costruirono attorno dei terrapieni 5e la tennero assediata fino all'undicesimo anno del regno di Sedecia. 6In quell'anno si esaurirono le scorte di viveri della città e la fame divenne insopportabile per la popolazione. Il giorno nove del quarto mese 7i Babilonesi aprirono una breccia nelle mura della città. Tutti i soldati che erano a difesa di Gerusalemme cercarono di fuggire durante la notte. Passarono attraverso la porta fra le due mura che si apre sul giardino del re e si diressero verso la valle del Giordano, nonostante l'assedio dei Babilonesi. 8Ma l'esercito babilonese inseguì il re Sedecia e lo raggiunse nella pianura vicino a Gerico. Tutti i suoi soldati l'avevano abbandonato. 9I Babilonesi lo fecero prigioniero e lo condussero dal re di Babilonia che allora si trovava nella regione di Camat, a Ribla. Qui, il re di Babilonia pronunziò la sentenza contro Sedecia 10e la fece eseguire sul posto: ordinò di uccidere i figli di Sedecia sotto gli occhi del padre e fece uccidere anche tutti i capi di Giuda. 11Poi fece cavare gli occhi a Sedecia, ordinò di legarlo con una doppia catena e di condurlo a Babilonia. Qui lo fece gettare in carcere dove rimase fino al giorno della sua morte.

Gerusalemme è distrutta
(vedi 2 Re 25, 8-17)

12Nell'anno diciannovesimo del regno di Nabucodonosor, il dieci del quinto mese entro in Gerusalemme il comandante generale Neburadan, personaggio molto influente alla corte del re di Babilonia. 13Egli fece incendiare il tempio del Signore, il palazzo reale e le case di Gerusalemme, soprattutto quelle più grandi. 14Le truppe babilonesi, agli ordini del comandante generale, demolirono completamente le mura che circondavano Gerusalemme. 15Il comandante generale Nabuzaradan deportò la popolazione che era rimasta in città, qualche famiglia povera, gli ultimi artigiani e i disertori che erano passati dalla parte dei Babilonesi. 16Lasciò invece in Giuda la gente più povera per coltivare le vigne e i campi. 17I Babilonesi fecero a pezzi le colonne di bronzo, i carrelli e la grande vasca di bronzo che si trovavano nel tempio e portarono tutto questo a Babilonia. 18Presero anche i vasi per la cenere, le palette, gli smoccolatoi, le bacinelle, i mestoli e tutti gli altri oggetti di bronzo usati nel servizio del tempio. 19Il comandante generale portò via anche gli oggetti d'oro e d'argento: tazze, bracieri, bacinelle, caldaie, candelabri, bicchieri e coppe. 20Non è possibile calcolare il peso del bronzo impiegato da Salomone per costruire tutti gli arredi del tempio: le due colonne, la grande vasca appoggiata sui dodici buoi di bronzo e i carrelli. 21Le due colonne erano alte ciascuna circa nove metri con una circonferenza di circa sei metri; erano vuote all'interno e avevano uno spessore di quattro dita. 22Ognuna era sormontata da un capitello, alto circa due metri e mezzo, decorato tutt'attorno da rami di melograno intrecciati. Il tutto era di bronzo. Le due colonne erano identiche e avevano anche la stessa decorazione. 23Sui rami intrecciati tutt'attorno si contavano cento melagrane: di queste, novantasei erano disposte sui quattro lati.

Elenco dei deportati a Babilonia
(vedi 2 Re 25, 18-21)

24Il comandante generale fece portar via come prigionieri Seraia, capo dei sacerdoti e Sofonia che era secondo in autorità, insieme con altri tre responsabili dell'ingresso del tempio. 25Egli fece anche portar via un funzionario, responsabile delle truppe e sette uomini del personale di corte rimasti in città, l'aiutante del capo dell'esercito, incaricato di arruolare i soldati, e altri sessanta personaggi importanti che aveva catturati a Gerusalemme. 26Nabuzaradan, il comandante generale, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Ribla, 27 nella regione di Camat. Qui il re li fece uccidere.

Così la gente di Giuda fu deportata lontano dalla sua patria. 28Questo è l'elenco degli abitanti del territorio di Giuda fatti deportare da Nabucodonosor:
nell'anno settimo del suo regno: 3.023;
29nell'anno diciottesimo: 832 deportati da Gerusalemme;
30nell'anno ventitreesimo: 745 deportati per ordine di Nabuzaradan, comandante generale. In tutto furono deportate 4.600 persone.

Il re loinchin liberato dal carcere
(vedi 2 Re 25, 27-30)

31Trentasette anni dopo la deportazione di loiachin re di Giuda, diventò re di Babilonia Evil-Merodach. Il venticinque del dodicesimo mese di quell'anno, Evil-Merodach concesse la grazia a loiachin e lo fece uscire dalla prigione. 32Lo trattò con grande bontà e gli assegnò un posto d'onore superiore a quello degli altri re che erano prigionieri con lui a Babilonia. 33Gli permise di non indossare più la divisa dei prigionieri e di mangiare a tavola con lui per il resto della sua vita. 34Fino alla sua morte, loiachin ricevette sempre dal re di Babilonia tutto il necessario per il suo mantenimento.

(Testo CEI2008)

52
APPENDICE

1 Quando divenne re, Sedecìa aveva ventun'anni; regnò undici anni a Gerusalemme. Sua madre era di Libna e si chiamava Camutàl, figlia di Geremia. 2Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come aveva fatto Ioiakìm. 3Ma, a causa dell'ira del Signore, a Gerusalemme e in Giuda le cose arrivarono a tal punto che il Signore li scacciò dalla sua presenza. Sedecìa si ribellò al re di Babilonia.
4Nell'anno nono del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito arrivò a Gerusalemme. Si accamparono contro di essa e vi costruirono intorno opere d'assedio. 5La città rimase assediata fino all'undicesimo anno del re Sedecìa. 6Al quarto mese, il nove del mese, quando la fame dominava nella città e non c'era più pane per il popolo della terra, 7fu aperta una breccia nella città. Allora tutti i soldati fuggirono, uscendo dalla città di notte per la via della porta fra le due mura, presso il giardino del re e, mentre i Caldei erano intorno alla città, presero la via dell'Araba. 8I soldati dei Caldei inseguirono il re e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gerico, mentre tutto il suo esercito si diresse lontano da lui. 9Presero il re e lo condussero a Ribla, nel paese di Camat, presso il re di Babilonia, che pronunciò la sentenza su di lui. 10Il re di Babilonia fece ammazzare i figli di Sedecìa sotto i suoi occhi e fece ammazzare anche tutti i capi di Giuda a Ribla. 11Poi cavò gli occhi a Sedecìa, lo fece mettere in catene e lo condusse a Babilonia, dove lo tenne in carcere fino alla sua morte.
12Il decimo giorno del quinto mese - era l'anno diciannovesimo del re Nabucodònosor, re di Babilonia - Nabuzaradàn, capo delle guardie, che prestava servizio alla presenza del re di Babilonia, entrò a Gerusalemme. 13Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme; diede alle fiamme anche tutte le case dei nobili. 14Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì tutte le mura intorno a Gerusalemme. 15Nabuzaradàn, capo delle guardie, deportò il resto del popolo rimasto in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e quanti erano rimasti degli artigiani. 16Nabuzaradàn, capo delle guardie, lasciò parte dei poveri della terra come vignaioli e come agricoltori.
17I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nel tempio del Signore, i carrelli e il Mare di bronzo che erano nel tempio del Signore e ne portarono tutto il bronzo a Babilonia. 18Essi presero anche i recipienti, le palette, i coltelli, i vasi per l'aspersione, le coppe e tutti gli oggetti di bronzo che servivano al culto. 19Il capo delle guardie prese anche i bicchieri, i bracieri, i vasi per l'aspersione, i recipienti, i candelabri, le coppe e i calici, quanto era d'oro e d'argento. 20Quanto alle due colonne, all'unico Mare, ai dodici buoi di bronzo che erano sotto di esso e ai carrelli, che aveva fatto il re Salomone per il tempio del Signore, non si poteva calcolare quale fosse il peso del bronzo di tutti questi oggetti. 21Delle colonne poi l'una era alta diciotto cubiti e ci voleva un filo di dodici cubiti per misurarne la circonferenza; il suo spessore era di quattro dita, essendo vuota nell'interno. 22Su di essa c'era un capitello di bronzo e l'altezza di un capitello era di cinque cubiti; tutto intorno al capitello c'erano un reticolo e melagrane, e il tutto era di bronzo. Così pure era l'altra colonna. 23Le melagrane erano novantasei; tutte le melagrane intorno al reticolo ammontavano a cento.
24Il capo delle guardie fece prigioniero Seraià, sacerdote capo, e Sofonia, sacerdote del secondo ordine, insieme ai tre custodi della soglia. 25Dalla città egli fece prigionieri un cortigiano, che era a capo dei soldati, sette uomini fra gli intimi del re, i quali furono trovati nella città, lo scriba del comandante dell'esercito, che arruolava il popolo della terra, e sessanta uomini del popolo della terra, trovati nella città. 26Nabuzaradàn, capo delle guardie, li prese e li condusse al re di Babilonia, a Ribla. 27Il re di Babilonia li colpì e li fece morire a Ribla, nel paese di Camat. Così fu deportato Giuda dalla sua terra.
28Questa è la gente che Nabucodònosor deportò: nell'anno settimo del suo regno tremilaventitré Giudei; 29nell'anno diciottesimo di Nabucodònosor furono deportati da Gerusalemme ottocentotrentadue persone; 30nell'anno ventitreesimo di Nabucodònosor, Nabuzaradàn, capo delle guardie, deportò settecentoquarantacinque Giudei. In tutto furono deportate quattromilaseicento persone.
31Ora, nell'anno trentasettesimo della deportazione di Ioiachìn, re di Giuda, nel dodicesimo mese, il venticinque del mese, Evil-Merodàc, re di Babilonia, nell'anno in cui divenne re, fece grazia a Ioiachìn, re di Giuda, e lo liberò dalla prigione. 32Gli parlò con benevolenza e pose il suo trono al di sopra del trono dei re che si trovavano con lui a Babilonia. 33Gli cambiò le vesti da prigioniero e Ioiachìn prese sempre cibo alla presenza di lui per tutti i giorni della sua vita. 34Dal re di Babilonia gli venne fornito il sostentamento abituale ogni giorno, fino a quando morì, per tutto il tempo della sua vita.

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