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Giudici
  > Libro: Giudici, Cap.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21  

(Testo TILC)

8
Protesta degli Efraimiti

1Allora gli uomini della tribù di Efraim dissero a Gedeone:
- Perché non ci hai chiamati con te quando sei partito in guerra contro i Madianiti? Perché ci viene fatto questo torto?
E lo rimproverarono con durezza. 2Ma egli disse:
- In confronto a voi, io non ho fatto niente. Noi della famiglia di Abiezer abbiamo avuto una buona vendemmia, ma quello che voi di Efraim avete raccolto dopo di me è molto più importante. 3Dio ha fatto cadere nelle vostre mani Oreb e Zeeb, i due capi dell'esercito di Madian. Io non ho ottenuto niente in confronto a voi.
A queste parole gli Efraimiti si calmarono.

Ultime imprese di Gedeone

4Gedeone e i suoi trecento uomini avevano corso fino al Giordano e lo avevano attraversato. Erano stanchi, ma continuarono a inseguire i Madianiti. 5Giunsero alla città di Succot e Gedeone disse agli abitanti:
- Date del pane ai miei uomini. Sono stanchi perché stiamo inseguendo Zebach e Zalmunna, i re dei Madianiti.
6Ma i capi di Succot risposero:
- Avete già preso Zebach e Zalmunna? No! E perché allora dovremmo dar da mangiare al tuo esercito?
7Allora Gedeone disse:
- Vedrete! Quando il Signore li avrà messi nelle mie mani, tornerò e vi frusterò con spine e cardi del deserto.
8Proseguì fino a Penuel e di nuovo chiese del pane. Ma gli abitanti risposero di no, come quelli di Succot. 9Allora Gedeone disse loro: 'Quando tornerò vittorioso, butterò giù la vostra torre'. 10Zebach e Zalmunna erano a Karkor con le loro truppe. L'esercito delle tribù del deserto aveva perso in battaglia centoventimila soldati; erano rimasti soltanto quindicimila uomini. 11Gedeone prese la strada dei nomadi a est di Nobach e di Iogbea e attaccò di sorpresa l'esercito nemico. 12I due re Madianiti si diedero alla fuga ma Gedeone li inseguì, li catturò e gettò nel panico tutto l'accampamento. 13Di ritorno dalla battaglia, Gedeone, figlio di Ioas, passò per la salita di Cheres. 14Fece prigioniero un giovane di Succot e lo interrogò; gli fece scrivere i nomi dei capi e dei responsabili della città, settantasette persone in tutto. 15Gedeone entrò nella città e disse agli abitanti: 'Quando i miei uomini erano stanchi, voi non avete voluto darci da mangiare. Anzi ci avete detto con aria di sfida: 'Non li avete ancora presi Zebach e Zalmunna!'. Adesso eccoli qua!'. 16Allora prese i capi della città e li frustò con le spine e i cardi del deserto. 17Poi andò anche a Penuel; buttò giù la torre della città e ne uccise gli abitanti. 18Gedeone chiese poi ai re di Madian Zebach e Zalmunna che teneva prigionieri:
- Com'erano gli uomini che avete ucciso sul Tabor?
Gli risposero:
- Assomigliavano a te e sembravano tanti principi.
19Gedeone esclamò:
- Allora erano miei fratelli, i figli di mia madre! Dio mi è testimone: se voi aveste risparmiato la loro vita, ora io non vi ucciderei.
20Poi disse a Ieter, il suo figlio primogenito: - Avanti! Uccidili!
Ma Ieter non tirò neanche fuori la spada. Aveva paura; era ancora un ragazzo. 21Zebach e Zalmunna dissero a Gedeone:
- Su, ammazzaci tu! Tocca a un uomo come te!
Egli li uccise e prese i collari dei loro cammelli.
22In seguito gli Israeliti dissero a Gedeone:
- Tu ci hai salvati dai Madianiti. Continua a essere il nostro capo, e dopo di te i tuoi discendenti.
23Gedeone rispose:
- Non sarò il vostro capo! né io né i miei figli. Il vostro capo è il Signore!
24Poi continuò:
- Ma vorrei chiedervi una cosa: ciascuno di voi mi dia un anello del suo bottino. (Difatti gli sconfitti portavano anelli d'oro, come altre tribù del deserto.)
25I soldati gli risposero:
- Volentieri!
Stesero per terra un mantello e vi gettarono sopra un anello ciascuno. 26Gli anelli che Gedeone ricevette pesavano in tutto circa venti chili senza contare le collane, le catenelle, i vestiti di porpora dei re di Madian e i collari dei loro cammelli. 27Con quell'oro Gedeone si costruì un idolo e lo pose a Ofra, il suo villaggio. Tutti gli Israeliti andarono ad adorarlo, e tradirono così il Signore. Quell'idolo fu all'origine della rovina di Gedeone e della sua famiglia. 28Dopo aver subito quella dura sconfitta da parte degli Israeliti, i Madianiti non poterono più risollevarsi. Il popolo d'Israele visse in pace nella sua terra per quarant'anni, fino alla morte di Gedeone.

Morte di Gedeone

29Gedeone, figlio di Ioas, soprannominato Ierubbaal, tornò a vivere a casa sua. 30Aveva molte mogli, e fu padre di settanta figli. 31Ebbe un figlio anche da una concubina che abitava a Sichem, e lo chiamò Abimelech. 32Gedeone, figlio di Ioas, morì dopo una lunga e serena vecchiaia. Lo seppellirono nella tomba di suo padre a Ofra, villaggio degli Abiezeriti.

Il popolo d'Israele torna all'idolatria

33Dopo la morte di Gedeone, gli Israeliti tradirono di nuovo il Signore e adorarono gli idoli. Proclamarono Baal-Berit loro dio. 34Essi dimenticarono il Signore, loro Dio, che li aveva salvati dai nemici in mezzo ai quali vivevano. 35Gli Israeliti non dimostrarono riconoscenza alla famiglia di Gedeone, soprannominato Ierubbaal, per tutto il bene che egli aveva fatto per il popolo.

(Testo CEI2008)

8

1 Ma gli uomini di Èfraim gli dissero: «Perché ti sei comportato a questo modo con noi, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?». Litigarono con lui violentemente. 2Egli rispose loro: «Che cosa ho fatto io, in confronto a voi? La racimolatura di Èfraim non vale più della vendemmia di Abièzer? 3Dio ha consegnato in mano vostra i capi di Madian, Oreb e Zeeb; che cosa mai ho potuto fare io, in confronto a voi?». A tali parole, la loro animosità contro di lui si calmò.
4Gedeone arrivò al Giordano e lo attraversò. Ma egli e i suoi trecento uomini erano esausti per l'inseguimento. 5Disse a quelli di Succot: «Date per favore focacce di pane alla gente che mi segue, perché è esausta, e io sto inseguendo Zebach e Salmunnà, re di Madian». 6Ma i capi di Succot risposero: «Tieni forse già nelle tue mani i polsi di Zebach e di Salmunnà perché dobbiamo dare pane al tuo esercito?». 7Gedeone disse: «Ebbene, quando il Signore mi avrà consegnato nelle mani Zebach e Salmunnà, vi strazierò le carni con le spine del deserto e con i cardi». 8Di là salì a Penuèl e parlò agli uomini di Penuèl nello stesso modo; essi gli risposero come avevano fatto quelli di Succot. 9Egli disse anche agli uomini di Penuèl: «Quando tornerò vittorioso, abbatterò questa torre».
10Zebach e Salmunnà erano a Karkor con il loro accampamento di circa quindicimila uomini, quanti erano rimasti dell'intero esercito dei figli dell'oriente: erano caduti centoventimila uomini armati di spada. 11Gedeone salì per la via dei nomadi, a oriente di Nobach e di Iogbea, e mise in rotta l'esercito quando esso si credeva sicuro. 12Zebach e Salmunnà si diedero alla fuga, ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zebach e Salmunnà, e sbaragliò tutto l'esercito.
13Poi Gedeone, figlio di Ioas, tornò dalla battaglia per la salita di Cheres. 14Catturò un giovane tra gli uomini di Succot e lo interrogò; quello gli mise per iscritto i nomi dei capi e degli anziani di Succot: settantasette uomini. 15Poi venne dagli uomini di Succot e disse: «Ecco Zebach e Salmunnà, a proposito dei quali mi avete insultato dicendo: «Tieni forse già nelle tue mani i polsi di Zebach e di Salmunnà perché dobbiamo dare pane alla tua gente esausta?»». 16Prese gli anziani della città e con le spine del deserto e con i cardi castigò gli uomini di Succot. 17Demolì la torre di Penuèl e uccise gli uomini della città. 18Poi disse a Zebach e a Salmunnà: «Come erano gli uomini che avete ucciso al Tabor?». Quelli risposero: «Erano come te; ognuno di loro aveva l'aspetto di un figlio di re». 19Egli riprese: «Erano miei fratelli, figli di mia madre; per la vita del Signore, se aveste risparmiato loro la vita, io non vi ucciderei!». 20Quindi disse a Ieter, suo primogenito: «Su, uccidili!». Ma il giovane non estrasse la spada, perché aveva paura, essendo ancora giovane. 21Zebach e Salmunnà dissero: «Suvvia, colpisci tu stesso, poiché qual è l'uomo, tale è la sua forza». Gedeone si alzò e uccise Zebach e Salmunnà e prese le lunette che i loro cammelli portavano al collo.
22Allora gli Israeliti dissero a Gedeone: «Governa tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, poiché ci hai salvati dalla mano di Madian». 23Ma Gedeone rispose loro: «Non vi governerò io né vi governerà mio figlio: il Signore vi governerà». 24Poi Gedeone disse loro: «Una cosa voglio chiedervi: ognuno di voi mi dia un anello del suo bottino». I nemici avevano anelli d'oro, perché erano Ismaeliti. 25Risposero: «Li daremo volentieri». Egli stese allora il mantello e ognuno vi gettò un anello del suo bottino. 26Il peso degli anelli d'oro, che egli aveva chiesto, fu di millesettecento sicli d'oro, oltre le lunette, le catenelle e le vesti di porpora, che i re di Madian avevano addosso, e oltre i collari che i loro cammelli avevano al collo. 27Gedeone ne fece un efod che pose a Ofra, sua città; tutto Israele vi si prostituì, e ciò divenne una causa di rovina per Gedeone e per la sua casa.
28Così Madian fu umiliato davanti agli Israeliti e non alzò più il capo; la terra rimase tranquilla per quarant'anni, durante la vita di Gedeone. 29Ierub-Baal, figlio di Ioas, se ne andò ad abitare a casa sua. 30Gedeone ebbe settanta figli nati da lui, perché aveva molte mogli. 31Anche la sua concubina che stava a Sichem gli partorì un figlio, che chiamò Abimèlec. 32Gedeone, figlio di Ioas, morì dopo una felice vecchiaia e fu sepolto nella tomba di Ioas, suo padre, a Ofra degli Abiezeriti.
33Dopo la morte di Gedeone gli Israeliti tornarono a prostituirsi ai Baal e presero Baal-Berit come loro dio. 34Gli Israeliti non si ricordarono del Signore, loro Dio, che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici all'intorno, 35e non dimostrarono gratitudine alla casa di Ierub-Baal, cioè di Gedeone, per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.

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