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Salmi
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(Testo CEI74)

69
Lamento

1Al maestro del coro. Su «I gigli». Di Davide.

2Salvami, o Dio:
l'acqua mi giunge alla gola.
3Affondo nel fango e non ho sostegno;
sono caduto in acque profonde
e l'onda mi travolge.
4Sono sfinito dal gridare,
riarse sono le mie fauci;
i miei occhi si consumano
nell'attesa del mio Dio.
5Più numerosi dei capelli del mio capo
sono coloro che mi odiano senza ragione.
Sono potenti i nemici che mi calunniano:
quanto non ho rubato, lo dovrei restituire?

6Dio, tu conosci la mia stoltezza
e le mie colpe non ti sono nascoste.
7Chi spera in te, a causa mia non sia confuso,
Signore, Dio degli eserciti;
per me non si vergogni
chi ti cerca, Dio d'Israele.

8Per te io sopporto l'insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
9sono un estraneo per i miei fratelli,
un forestiero per i figli di mia madre.

10Poiché mi divora lo zelo per la tua casa,
ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta.
11Mi sono estenuato nel digiuno
ed è stata per me un'infamia.

12Ho indossato come vestito un sacco
e sono diventato il loro scherno.
13Sparlavano di me quanti sedevano alla porta,
gli ubriachi mi dileggiavano.

14Ma io innalzo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza;
per la grandezza della tua bontà, rispondimi,
per la fedeltà della tua salvezza, o Dio.
15Salvami dal fango, che io non affondi,
liberami dai miei nemici
e dalle acque profonde.
16Non mi sommergano i flutti delle acque
e il vortice non mi travolga,
l'abisso non chiuda su di me la sua bocca.

17Rispondimi, Signore, benefica è la tua grazia;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.
18Non nascondere il volto al tuo servo,
sono in pericolo: presto, rispondimi.

19Avvicinati a me, riscattami,
salvami dai miei nemici.
20Tu conosci la mia infamia,
la mia vergogna e il mio disonore;
davanti a te sono tutti i miei nemici.
21L'insulto ha spezzato il mio cuore e vengo meno.
Ho atteso compassione, ma invano,
consolatori, ma non ne ho trovati.
22Hanno messo nel mio cibo veleno
e quando avevo sete mi hanno dato aceto.

23La loro tavola sia per essi un laccio,
una insidia i loro banchetti.
24Si offuschino i loro occhi, non vedano;
sfibra per sempre i loro fianchi.

25Riversa su di loro il tuo sdegno,
li raggiunga la tua ira ardente.
26La loro casa sia desolata,
senza abitanti la loro tenda;
27perché inseguono colui che hai percosso,
aggiungono dolore a chi tu hai ferito.
28Imputa loro colpa su colpa
e non ottengano la tua giustizia.
29Siano cancellati dal libro dei viventi
e tra i giusti non siano iscritti.

30Io sono infelice e sofferente;
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
31Loderò il nome di Dio con il canto,
lo esalterò con azioni di grazie,
32che il Signore gradirà più dei tori,
più dei giovenchi con corna e unghie.

33Vedano gli umili e si rallegrino;
si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,
34poiché il Signore ascolta i poveri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.
35A lui acclamino i cieli e la terra,
i mari e quanto in essi si muove.

36Perché Dio salverà Sion,
ricostruirà le città di Giuda:
vi abiteranno e ne avranno il possesso.
37La stirpe dei suoi servi ne sarà erede,
e chi ama il suo nome vi porrà dimora.

(Testo CEI2008)

69
Invocazione di aiuto

1 Al maestro del coro. Su «I gigli». Di Davide.

2 Salvami, o Dio:
l'acqua mi giunge alla gola.

3 Affondo in un abisso di fango,
non ho nessun sostegno;
sono caduto in acque profonde
e la corrente mi travolge.

4 Sono sfinito dal gridare,
la mia gola è riarsa;
i miei occhi si consumano
nell'attesa del mio Dio.

5 Sono più numerosi dei capelli del mio capo
quelli che mi odiano senza ragione.
Sono potenti quelli che mi vogliono distruggere,
i miei nemici bugiardi:
quanto non ho rubato, dovrei forse restituirlo?

6 Dio, tu conosci la mia stoltezza
e i miei errori non ti sono nascosti.

7 Chi spera in te, per colpa mia non sia confuso,
Signore, Dio degli eserciti;
per causa mia non si vergogni
chi ti cerca, Dio d'Israele.

8 Per te io sopporto l'insulto
e la vergogna mi copre la faccia;

9 sono diventato un estraneo ai miei fratelli,
uno straniero per i figli di mia madre.

10 Perché mi divora lo zelo per la tua casa,
gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me.

11 Piangevo su di me nel digiuno,
ma sono stato insultato.

12 Ho indossato come vestito un sacco
e sono diventato per loro oggetto di scherno.

13 Sparlavano di me quanti sedevano alla porta,
gli ubriachi mi deridevano.

14 Ma io rivolgo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza.
O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi,
nella fedeltà della tua salvezza.

15 Liberami dal fango, perché io non affondi,
che io sia liberato dai miei nemici e dalle acque profonde.

16 Non mi travolga la corrente,
l'abisso non mi sommerga,
la fossa non chiuda su di me la sua bocca.

17 Rispondimi, Signore, perché buono è il tuo amore;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.

18 Non nascondere il volto al tuo servo;
sono nell'angoscia: presto, rispondimi!

19 Avvicìnati a me, riscattami,
liberami a causa dei miei nemici.

20 Tu sai quanto sono stato insultato:
quanto disonore, quanta vergogna!
Sono tutti davanti a te i miei avversari.

21 L'insulto ha spezzato il mio cuore
e mi sento venir meno.
Mi aspettavo compassione, ma invano,
consolatori, ma non ne ho trovati.

22 Mi hanno messo veleno nel cibo
e quando avevo sete mi hanno dato aceto.

23 La loro tavola sia per loro una trappola,
un'insidia i loro banchetti.

24 Si offuschino i loro occhi e più non vedano:
sfibra i loro fianchi per sempre.

25 Riversa su di loro il tuo sdegno,
li raggiunga la tua ira ardente.

26 Il loro accampamento sia desolato,
senza abitanti la loro tenda;

27 perché inseguono colui che hai percosso,
aggiungono dolore a chi tu hai ferito.

28 Aggiungi per loro colpa su colpa
e non possano appellarsi alla tua giustizia.

29 Dal libro dei viventi siano cancellati
e non siano iscritti tra i giusti.

30 Io sono povero e sofferente:
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.

31 Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento,

32 che per il Signore è meglio di un toro,
di un torello con corna e zoccoli.

33 Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,

34 perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

35 A lui cantino lode i cieli e la terra,
i mari e quanto brulica in essi.

36 Perché Dio salverà Sion,
ricostruirà le città di Giuda:
vi abiteranno e ne riavranno il possesso.

37 La stirpe dei suoi servi ne sarà erede
e chi ama il suo nome vi porrà dimora.

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