| (Testo CEI2008) 20 Parabola dei contadini omicidi
9Poi prese a dire al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, la diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano per molto tempo.
10Al momento opportuno, mandò un servo dai contadini perché gli dessero la sua parte del raccolto della vigna. Ma i contadini lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote.
11Mandò un altro servo, ma essi bastonarono anche questo, lo insultarono e lo mandarono via a mani vuote.
12Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono via.
13Disse allora il padrone della vigna: «Che cosa devo fare? Manderò mio figlio, l'amato, forse avranno rispetto per lui!».
14Ma i contadini, appena lo videro, fecero tra loro questo ragionamento: «Costui è l'erede. Uccidiamolo e così l'eredità sarà nostra!».
15Lo cacciarono fuori della vigna e lo uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna?
16Verrà, farà morire quei contadini e darà la vigna ad altri». Udito questo, dissero: «Non sia mai!».
17Allora egli fissò lo sguardo su di loro e disse: «Che cosa significa dunque questa parola della Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo?
18Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e colui sul quale essa cadrà verrà stritolato».
19In quel momento gli scribi e i capi dei sacerdoti cercarono di mettergli le mani addosso, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito infatti che quella parabola l'aveva detta per loro.
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