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Isaia
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(Testo CEI74)

64
1Come il fuoco incendia le stoppie
e fa bollire l'acqua,
così il fuoco distrugga i tuoi avversari,
perché si conosca il tuo nome fra i tuoi nemici.
Davanti a te tremavano i popoli,
2quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
3di cui non si udì parlare da tempi lontani.
Orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto
per chi confida in lui.
4Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
5Siamo divenuti tutti come una cosa impura
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
6Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si riscuoteva per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci hai messo in balìa della nostra iniquità.
7Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci dà forma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.
8Signore, non adirarti troppo,
non ricordarti per sempre dell'iniquità.
Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo.
9Le tue città sante sono un deserto,
un deserto è diventata Sion,
Gerusalemme una desolazione.
10Il nostro tempio, santo e magnifico,
dove i nostri padri ti hanno lodato,
è divenuto preda del fuoco;
tutte le nostre cose preziose sono distrutte.
11Dopo tutto questo, resterai ancora insensibile, o Signore,
tacerai e ci umilierai sino in fondo?

(Testo TILC)

64

1Saresti come un fuoco
che brucia le stoppie
o che fa bollire l'acqua.
Così i tuoi nemici saprebbero chi sei,
le nazioni sussulterebbero davanti a te.

2 Quando hai compiuto azioni terribili
che noi non attendevamo,
allora sei sceso,
e davanti a te i monti tremarono.
3Nessuno ha mai sentito, inteso, visto
un Dio come te,
che abbia agito così
per quelli che sperano in lui.
4Tu sei andato incontro
a chi faceva con gioia la tua volontà,
a chi si ricordava di te
e seguiva il cammino da te indicato.
Quando noi abbiamo peccato
tu ti sei adirato,
ma saremo sempre salvati
se seguiremo le tue vie.
5Noi siamo inadatti al tuo servizio
come un oggetto impuro,
le nostre migliori azioni erano ripugnanti
come uno straccio sporco di sangue.
Per le nostre colpe
siamo come foglie ingiallite,
spazzate via dal vento.
6 Nessuno ti invocava,
nessuno cercava il tuo aiuto
perché non volevi più vederci.
Ci hai lasciato in potere delle nostre colpe.

7Ma tu Signore sei nostro Padre.
Noi siamo l'argilla, tu il vasaio,
siamo plasmati dalle tue mani.
8Signore non essere troppo adirato,
non ricordarti sempre delle nostre colpe.
Guardaci: siamo il tuo popolo!
9Le tue città sante sono un deserto,
Gerusalemme è una desolazione,
Sion è abbandonata.
10Il nostro splendido e santo tempio,
dove i nostri antenati ti lodavano,
è diventato preda del fuoco.
Quei luoghi a noi così cari
sono in rovina.
11Davanti a tutto questo,
potrai tu, Signore,
tacere, restare indifferente?
Vuoi umiliarci oltre ogni limite?

(Testo CEI2008)

64

1 come il fuoco incendia le stoppie
e fa bollire l'acqua,
perché si conosca il tuo nome fra i tuoi nemici,
e le genti tremino davanti a te.
2Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
tu scendesti e davanti a te sussultarono i monti.
3Mai si udì parlare da tempi lontani,
orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te,
abbia fatto tanto per chi confida in lui.
4Tu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
5Siamo divenuti tutti come una cosa impura,
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia;
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
6Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si risvegliava per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci avevi messo in balìa della nostra iniquità.
7Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci plasma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.
8Signore, non adirarti fino all'estremo,
non ricordarti per sempre dell'iniquità.
Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo.
9Le tue città sante sono un deserto,
un deserto è diventata Sion,
Gerusalemme una desolazione.
10Il nostro tempio, santo e magnifico,
dove i nostri padri ti hanno lodato,
è divenuto preda del fuoco;
tutte le nostre cose preziose sono distrutte.
11Dopo tutto questo, resterai ancora insensibile, o Signore,
tacerai e ci umilierai fino all'estremo?

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