| (Testo CEI2008) 9 16Tre giorni dopo che ebbero stretto il patto con loro, gli Israeliti vennero a sapere che quelli erano loro vicini e abitavano in mezzo a loro.
17Allora gli Israeliti partirono e il terzo giorno entrarono nelle loro città: le loro città erano Gàbaon, Chefirà, Beeròt e Kiriat-Iearìm.
18Gli Israeliti non li attaccarono, perché i capi della comunità avevano loro giurato per il Signore, Dio d'Israele. Ma tutta la comunità mormorò contro i capi.
19Allora tutti i capi dissero all'intera comunità: «Noi stessi abbiamo loro giurato per il Signore, Dio d'Israele. E dunque non li possiamo colpire.
20Ma facciamo loro così: li lasceremo in vita, perché non ci piombi addosso un castigo per il giuramento che abbiamo loro prestato.
21Vivano pure - aggiunsero i capi - ma siano tagliatori di legna e portatori d'acqua per tutta la comunità». Dopo che i capi ebbero parlato loro,
22Giosuè chiamò quelli di Gàbaon e parlò loro dicendo: «Perché ci avete ingannato, dicendo di abitare molto lontano, mentre abitate in mezzo a noi?
23Maledetti! Voi non cesserete d'essere schiavi: tagliatori di legna e portatori d'acqua per il tempio del mio Dio».
24Risposero a Giosuè: «Ai tuoi servi era stato riferito più volte quanto il Signore, tuo Dio, aveva ordinato a Mosè, suo servo, di dare cioè a voi tutta la terra e di distruggere dinanzi a voi tutti i suoi abitanti. Allora, avendo molta paura di voi per le nostre vite, ci comportammo così.
25Ora eccoci nelle tue mani: fa' di noi come sembra buono e giusto ai tuoi occhi».
26Giosuè li trattò in questo modo: li salvò dalla mano degli Israeliti, che non li uccisero;
27ma da quel giorno, fino ad oggi, Giosuè li rese tagliatori di legna e portatori d'acqua per la comunità e per l'altare del Signore, nel luogo che egli avrebbe scelto.
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