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Giobbe
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(Testo CEI74)

27
Giobbe, innocente, conosce la potenza di Dio

1Giobbe continuò a dire:

2Per la vita di Dio, che mi ha privato del mio
diritto,
per l'Onnipotente che mi ha amareggiato l'animo,
3finché ci sarà in me un soffio di vita,
e l'alito di Dio nelle mie narici,
4mai le mie labbra diranno falsità
e la mia lingua mai pronunzierà menzogna!
5Lungi da me che io mai vi dia ragione;
fino alla morte non rinunzierò alla mia integrità.
6Mi terrò saldo nella mia giustizia senza cedere,
la mia coscienza non mi rimprovera nessuno dei miei giorni.
7Sia trattato come reo il mio nemico
e il mio avversario come un ingiusto.
8Che cosa infatti può sperare l'empio, quando finirà,
quando Dio gli toglierà la vita?
9Ascolterà forse Dio il suo grido,
quando la sventura piomberà su di lui?
10Porrà forse la sua compiacenza nell'Onnipotente?
Potrà forse invocare Dio in ogni momento?
11Io vi mostrerò la mano di Dio,
non vi celerò i pensieri dell'Onnipotente.
12Ecco, voi tutti lo vedete;
perché dunque vi perdete in cose vane?

Discorso di Zofar: Il maledetto

13Questa è la sorte che Dio riserva al malvagio
e la porzione che i violenti ricevono dall'Onnipotente.
14Se ha molti figli, saranno per la spada
e i suoi discendenti non avranno pane da sfamarsi;
15i superstiti li seppellirà la peste
e le loro vedove non faranno lamento.
16Se ammassa argento come la polvere
e come fango si prepara vesti:
17egli le prepara, ma il giusto le indosserà
e l'argento lo spartirà l'innocente.
18Ha costruito la casa come fragile nido
e come una capanna fatta da un guardiano.
19Si corica ricco, ma per l'ultima volta,
quando apre gli occhi, non avrà più nulla.
20Di giorno il terrore lo assale,
di notte se lo rapisce il turbine;
21il vento d'oriente lo solleva e se ne va,
lo strappa lontano dal suo posto.
22Dio lo bersaglia senza pietà;
tenta di sfuggire alla sua mano.
23Si battono le mani contro di lui
e si fischia su di lui dal luogo dove abita.

(Testo TILC)

27

1Giobbe continuò il suo discorso:

Giobbe continua a difendersi

2'Su Dio che mi fa torto,
sull'Onnipotente che mi amareggi a la vita,
io giuro:
3finché avrò vita
e finché Dio mi darà respiro,
4la mia bocca non pronunzierà menzogne,
la mia lingua non si presterà all'inganno.
5Non ammetterò mai che voi avete ragione,
sosterrò la mia innocenza finché vivrò.
6Ho cominciato a difendermi,
e non vi rinunzierò,
la mia coscienza non mi rimprovera
niente.

Il malvagio è senza speranza

7'Il mio nemico sia punito
come un malvagio
e il mio avversario come un ingiusto.
8Che speranza ha il malvagio quando muore,
quando Dio gli toglie la vita?
9Dio non ascolterà il suo grido,
quando le disgrazie
gli piomberanno addosso.
10La sua felicità non è in Dio
e non invoca mai l'Onnipotente.

Il malvagio non sfugge alla condanna

11'Io vi insegnerò come agisce Dio,
vi rivelerò il piano dell'Onnipotente.
12Voi tutti però lo avete già visto,
perché dunque siete così insensati?
13Questa è la sorte che Dio riserva
al malvagio,
così l'Onnipotente tratterà i violenti:
14Se avranno molti figli,
alcuni verranno uccisi con la spada,
altri moriranno di fame,
15il resto sarà colpito dalla peste.
Le loro vedove
non ne piangeranno la morte.

16Il malvagio accumula montagne d'argento
e mucchi di vestiti.
17Egli raccoglie queste cose,
ma saranno gli onesti a indossare i vestiti
e gli innocenti si spartiranno l'argento.
18 Il malvagio si costruisce la casa,
ma essa non regge:
è debole come una ragnatela,
come una tettoia di frasche
fatta dal guardiano di una vigna.
19Va a letto ricco e non gli manca niente,
quando si sveglia ha perduto tutto.
20I disastri gli arrivano addosso come un torrente,
di notte è spazzato via da un uragano.
21Lo scirocco lo trasporta lontano,
lo spazza via dalla sua casa,
22 lo colpisce senza pietà.
Il malvagio cercherà di sfuggire
alla sua furia,
ma sarà afferrato dalle sue mani
e colpito ovunque andrà

(Testo CEI2008)

27
ULTIMI DISCORSI DI GIOBBE

1 Giobbe continuò il suo discorso dicendo:

Giobbe sostiene la propria innocenza

2«Per la vita di Dio, che mi ha privato del mio diritto,
per l'Onnipotente che mi ha amareggiato l'animo,
3finché ci sarà in me un soffio di vita,
e l'alito di Dio nelle mie narici,
4mai le mie labbra diranno falsità
e mai la mia lingua mormorerà menzogna!
5Lontano da me darvi ragione;
fino alla morte non rinuncerò alla mia integrità.
6Mi terrò saldo nella mia giustizia senza cedere,
la mia coscienza non mi rimprovera nessuno dei miei giorni.
7Sia trattato come reo il mio nemico
e il mio avversario come un ingiusto.
8Che cosa infatti può sperare l'empio, quando finirà,
quando Dio gli toglierà la vita?
9Ascolterà forse Dio il suo grido,
quando la sventura piomberà su di lui?
10Troverà forse il suo conforto nell'Onnipotente?
Potrà invocare Dio in ogni momento?
11Io vi istruirò sul potere di Dio,
non vi nasconderò i pensieri dell'Onnipotente.
12Ecco, voi tutti lo vedete bene:
perché dunque vi perdete in cose vane?
13Questa è la sorte che Dio riserva all'uomo malvagio,
l'eredità che i violenti ricevono dall'Onnipotente.
14Se ha molti figli, saranno destinati alla spada
e i suoi discendenti non avranno pane da sfamarsi;
15i suoi superstiti saranno sepolti dalla peste
e le loro vedove non potranno fare lamento.
16Se ammassa argento come la polvere
e ammucchia vestiti come fango,
17egli li prepara, ma il giusto li indosserà,
e l'argento lo erediterà l'innocente.
18Ha costruito la casa come una tela di ragno
e come una capanna fatta da un guardiano.
19Si corica ricco, ma per l'ultima volta,
quando apre gli occhi, non avrà più nulla.
20Come acque il terrore lo assale,
di notte se lo rapisce l'uragano;
21il vento d'oriente lo solleva e se ne va,
lo sradica dalla sua dimora,
22lo bersaglia senza pietà
ed egli tenterà di sfuggire alla sua presa.
23Si battono le mani contro di lui
e si fischia di scherno su di lui ovunque si trovi.

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