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Ester
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(Testo CEI74)

9
Il grande giorno di Purim

1Il decimosecondo mese, cioè il mese di Adàr, il tredici del mese, quando l'ordine del re e il suo decreto dovevano essere eseguiti, il giorno in cui i nemici dei Giudei speravano di averli in loro potere, avvenne invece tutto il contrario; poiché i Giudei ebbero in mano i loro nemici. 2I Giudei si radunarono nelle loro città, in tutte le province del re Assuero, per aggredire quelli che cercavano di fare loro del male; nessuno potè resistere loro, perché il timore dei Giudei era piombato su tutti i popoli. 3Tutti i capi delle province, i satrapi, i governatori e quelli che curavano gli affari del re diedero man forte ai Giudei, perché il timore di Mardocheo si era impadronito di essi. 4Perché Mardocheo era grande nella reggia e per tutte le province si diffondeva la fama di quest'uomo; Mardocheo cresceva sempre in potere. 5I Giudei dunque colpirono tutti i nemici, passandoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei nemici quello che vollero. 6Nella cittadella di Susa i Giudei uccisero e sterminarono cinquecento uomini 7e misero a morte Parsandàta, Dalfòn, Aspàta, 8Poràta, Adalià, Aridàta, 9Parmàsta, Arisài, Aridài e Vaizàta, 10i dieci figli di Amàn figlio di Hammedàta, il nemico dei Giudei, ma non si diedero al saccheggio. 11Quel giorno stesso il numero di quelli che erano stati uccisi nella cittadella di Susa fu portato a conoscenza del re. 12Il re disse alla regina Ester: «Nella cittadella di Susa i Giudei hanno ucciso, hanno sterminato cinquecento uomini e i dieci figli di Amàn; che avranno mai fatto nelle altre province del re? Ora che chiedi di più? Ti sarà dato. Che altro desideri? Sarà fatto!». 13Allora Ester disse: «Se così piace al re, sia permesso ai Giudei che sono a Susa di fare anche domani quello che era stato decretato per oggi; siano impiccati al palo i dieci figli di Amàn». 14Il re ordinò che così fosse fatto. Il decreto fu promulgato a Susa. I dieci figli di Amàn furono appesi al palo. 15I Giudei che erano a Susa si radunarono ancora il quattordici del mese di Adàr e uccisero a Susa trecento uomini; ma non si diedero al saccheggio. 16Anche gli altri Giudei che erano nelle province del re si radunarono, difesero la loro vita e si misero al sicuro dagli attacchi dei nemici; uccisero settantacinquemila di quelli che li odiavano, ma non si diedero al saccheggio. 17Questo avvenne il tredici del mese di Adàr; il quattordici si riposarono e ne fecero un giorno di banchetto e di gioia. 18Ma i Giudei che erano a Susa si radunarono il tredici e il quattordici di quel mese; il quindici si riposarono e ne fecero un giorno di banchetto e di gioia. 19Perciò i Giudei della campagna, che abitano in città non circondate da mura, fanno del quattordici del mese di Adàr un giorno di gioia, di banchetto e di festa, nel quale si mandano regali gli uni gli altri.

19aInvece gli abitanti delle grandi città celebrano come giorno di allegra festività il quindici di Adàr, mandando regali ai vicini.

V. LA FESTA DI PURIM
Istituzione ufficiale della festa di Purim

20Mardocheo scrisse questi avvenimenti e mandò lettere a tutti i Giudei che erano in tutte le province del re Assuero, vicini e lontani, 21per stabilire che ogni anno celebrassero il quattordici e il quindici del mese di Adàr, 22perché giorni nei quali i Giudei ebbero tregua dagli attacchi dei nemici e il mese in cui il loro dolore era stato mutato in gioia, il loro lutto in festa, e perché facessero di questi giorni giorni di banchetto e di gioia, nei quali si mandassero regali scambievolmente e si facessero doni ai poveri. 23I Giudei si impegnarono a continuare quello che avevano gia cominciato a fare e che Mardocheo aveva loro prescritto. 24Amàn infatti, il figlio di Hammedàta l'Agaghita, il nemico di tutti i Giudei, aveva tramato contro i Giudei per distruggerli e aveva gettato il pur, cioè la sorte, per confonderli e farli perire; 25ma quando Ester si fu presentata al re, questi ordinò con documenti scritti che la scellerata trama di Amàn contro i Giudei fosse fatta ricadere sul capo di lui e che egli e i suoi figli fossero impiccati al palo. 26Perciò quei giorni furono chiamati Purim dalla parola pur. Secondo tutto il contenuto di quella lettera, in seguito a quanto avevano visto a questo proposito ed era loro avvenuto, 27i Giudei stabilirono e presero per sé, per la loro stirpe e per quanti si sarebbero aggiunti a loro, l'impegno inviolabile di celebrare ogni anno quei due giorni, secondo le disposizioni di quello scritto e alla data fissata. 28Questi giorni devono essere commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni città; questi giorni di Purim non devono cessare mai di essere celebrati fra i Giudei e il loro ricordo non dovrà mai cancellarsi fra i loro discendenti. 29La regina Ester figlia di Abicàil e il giudeo Mardocheo scrissero con ogni autorità per dar valore a questa loro seconda lettera relativa ai Purim. 30Si mandarono lettere a tutti i Giudei nelle centoventisette province del regno di Assuero, con parole di saluto e di fedeltà, 31per stabilire questi giorni di Purim nelle loro date precise, come li avevano ordinati il giudeo Mardocheo e la regina Ester e come essi stessi li avevano stabiliti per sé e per i loro discendenti, in occasione del loro digiuno e della loro invocazione. 32Un ordine di Ester stabilì le circostanze di questi Purim e fu scritto in un libro.

(Testo TILC)

9
Gli Ebrei distruggono i loro nemici

1Venne il tredici del dodicesimo mese, il mese di Adar. In quel giorno doveva essere eseguito il precedente decreto del re, e i nemici degli Ebrei speravano di averli in loro potere. Ma accadde tutto il contrario: gli Ebrei ebbero la rivincita sui loro nemici. 2In tutte le province dell'impero, in ogni città, gli Ebrei si radunarono nei quartieri loro riservati e organizzarono l'attacco contro i nemici. Nessuno riuscì ad opporsi perché dappertutto la gente aveva paura degli Ebrei. 3Anche le autorità delle province, i governatori, i prefetti e i rappresentanti del governo aiutavano gli Ebrei per paura di Mardocheo. 4Si era infatti diffusa la voce, nelle varie province, che ora Mardocheo a corte era molto potente. La sua autorità cresceva sempre più. 5Così gli Ebrei colpirono, uccisero e distrussero i loro nemici, perché potevano fare di loro quello che volevano. 6-10Nella cittadella di Susa gli uccisi furono cinquecento; tra questi, i dieci figli di Aman, il persecutore degli Ebrei, il figlio di Ammedata l'Agaghita. Eccone i nomi: Parsandata, Dalfon, Aspata, Porata, Adalia, Aridata, Parmasta, Arisai, Aridai e Vaizata. Gli Ebrei però non toccarono i loro beni. 11Il giorno stesso il re fu informato del numero delle persone uccise nella cittadella.
12Disse allora alla regina Ester:
- Solo nella cittadella gli Ebrei hanno ammazzato cinquecento persone, oltre ai dieci figli di Aman. Chissà che strage nelle altre province! Hai altre richieste? Ti sarà concesso quel che vuoi.
13Ester rispose:
- Se non hai niente in contrario lascia che a Susa gli Ebrei facciano anche domani come si è fatto oggi; inoltre ordina di appendere in pubblico i corpi dei dieci figli di Aman. 14Il re comandò di fare così, e l'ordine fu reso noto a Susa. I corpi dei figli di Aman furono appesi in pubblico. 15Il quattordici del mese di Adar gli Ebrei di Susa si radunarono ancora e uccisero altri trecento uomini, ma non saccheggiarono i loro beni. 16Nelle province, il tredici del mese gli Ebrei si erano organizzati per difendersi, e si erano liberati dai loro nemici: ne uccisero in tutto settantacinquemila, però non toccarono i loro beni. 17Il quattordici di Adar essi non continuarono le uccisioni, ma fecero una giornata di festa e di banchetti. 18A Susa, invece, la festa fu il quindici, dopo le uccisioni dei due giorni precedenti. 19Questo è il motivo per cui gli Ebrei dei villaggi festeggiano il quattordici di Adar con banchetti, allegre riunioni e scambi di regali.

La festa dei Purim

20Mardocheo fece scrivere il resoconto di questi avvenimenti, e mandò lettere a tutti gli Ebrei dell'impero, vicini e lontani. 21Ordinava che ogni anno il 14 e il 15 del mese di Adar fossero giorni di festa. 22Quelli, infatti, erano i giorni in cui gli Ebrei avevano messo fine agli attacchi dei loro nemici. In quel mese il loro dolore si era mutato in gioia, i giorni di lutto erano diventati giorni di letizia. Tutti perciò dovevano far festa, organizzare pranzi, scambiarsi regali e fare doni ai poveri. 23Gli Ebrei continuarono a celebrare ogni anno la ricorrenza, richiamandosi a queste parole di Mardocheo:
24'Aman, figlio di Ammedata l'Agaghita, nemico degli Ebrei, aveva progettato di sterminarli. Aveva usato il 'pur' - cioè il sorteggio - per fissare la data del massacro. 25Ma Ester supplicò il re, e questi diede ordini scritti, per cui il male che Aman voleva fare agli Ebrei è ricaduto su di lui. Lui e i suoi figli sono finiti sulla forca. 26Quei giorni si chiamano Purim perché pur vuoi dire sorteggio'. Sia per le istruzioni contenute nella lettera di Mardocheo sia per i fatti importanti che erano accaduti, 27gli Ebrei decisero di celebrare quei due giorni di festa ogni anno senza eccezione alla data fissata nella lettera. La tradizione resta in vigore anche per tutti i loro discendenti e per chiunque vuole diventare Ebreo. 28Da allora in poi ogni famiglia ebraica ricorda e celebra questa festa in ogni città e regione. Gli Ebrei non tralasceranno mai questa festa dei Purim; anche i loro discendenti la ricorderanno sempre.
29Insieme a Mardocheo anche la regina Ester, figlia di Abicail, scrisse un'altra lettera, molto autorevole, a proposito dei Purim. 30-31La mandò agli Ebrei delle centoventisette province dell'impero. Augurava pace e benessere e stabiliva di celebrare fedelmente i giorni dei Purim alla data fissata, secondo le norme volute da Mardocheo e dalla regina Ester. Gli Ebrei, infatti, le avevano messe in vigore per sé e per i loro discendenti al pari delle norme sui digiuni e le invocazioni che li accompagnano. Le disposizioni di Ester vennero raccolte in un libro.

(Testo CEI2008)

9
Vendetta e festa

1Il dodicesimo mese, il tredici del mese di Adar, le lettere scritte dal re erano giunte. 2In quel giorno i nemici dei Giudei perirono; nessuno resistette per paura di loro. 3Infatti i capi dei satrapi, i prìncipi e gli scribi del re onoravano i Giudei, poiché la paura di Mardocheo si era impadronita di loro. 4In effetti l'editto del re imponeva che egli fosse onorato in tutto il regno. 5I Giudei dunque colpirono tutti i nemici, passandoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei nemici quello che vollero. 6Nella città di Susa i Giudei uccisero cinquecento uomini: 7Farsannestàin, Delfo, Fasga, 8Fardata, Barea, Sarbacà, 9Marmasimà, Arufeo, Arseo, Zabuteo, 10i dieci figli di Aman, figlio di Amadàta, il Bugeo, nemico dei Giudei, e fecero saccheggio. 11In quello stesso giorno il numero di quelli che perirono a Susa fu reso noto al re.
12Allora il re disse a Ester: «I Giudei hanno fatto perire cinquecento uomini nella città di Susa, e come pensi si siano comportati nel resto del paese? Che cosa chiedi ancora? Ti sarà dato». 13Ester disse al re: «Sia concesso ai Giudei di comportarsi allo stesso modo domani, fino a quando saranno impiccati i dieci figli di Aman». 14Ed egli permise che così si facesse e consegnò ai Giudei della città i corpi dei figli di Aman per essere appesi. 15I Giudei si radunarono nella città di Susa il quattordicesimo giorno del mese di Adar e uccisero trecento uomini, ma non fecero alcun saccheggio. 16Il resto dei Giudei che si erano radunati nel regno, si aiutarono a vicenda ed ebbero tregua dai loro nemici: infatti ne sterminarono quindicimila nel tredicesimo giorno del mese di Adar, ma non fecero alcun saccheggio. 17Il quattordicesimo giorno dello stesso mese si riposarono e trascorsero quel giorno di riposo con gioia ed esultanza. 18Invece nella città di Susa i Giudei che si erano radunati anche il quattordicesimo giorno, ma senza riposarsi, trascorsero nella gioia e nell'esultanza anche il quindicesimo giorno. 19È per questo dunque che i Giudei sparsi in ogni provincia straniera celebrano con gioia il quattordicesimo giorno del mese di Adar come giorno di festa, mandando ciascuno regali al suo prossimo. Coloro che risiedono invece nelle città principali celebrano con gioia anche il quindicesimo giorno del mese di Adar come giorno di festa, mandando ciascuno regali al suo prossimo.
20Mardocheo scrisse queste cose su un libro e lo mandò ai Giudei che vivevano nel regno di Artaserse vicini e lontani, 21per stabilire questi giorni come festivi, da celebrare il quattordici e il quindici del mese di Adar. 22In quei giorni infatti i Giudei ebbero tregua dai loro nemici, e quello fu il mese, Adar, nel quale essi passarono dal pianto alla gioia e dal dolore a un giorno di festa; perciò esso deve essere considerato tutto quanto come un periodo di giorni festivi, di nozze ed esultanza, in cui si inviano doni agli amici e ai poveri.
23I Giudei approvarono il racconto che aveva scritto loro Mardocheo: 24come Aman, figlio di Amadàta, il Macèdone, li aveva combattuti, come egli aveva emesso il decreto e aveva tirato le sorti per farli scomparire 25e come egli era andato dal re dicendogli di impiccare Mardocheo; ma tutti i mali che egli aveva cercato di far cadere sopra i Giudei erano venuti sopra di lui, ed era stato impiccato lui e i suoi figli.
26Perciò quei giorni furono chiamati Purìm a motivo delle sorti, poiché nella loro lingua esse sono chiamate Purìm, e a motivo delle parole di questa lettera, che ricordava tutto quello che avevano sofferto e che era loro capitato. 27Mardocheo stabilì e i Giudei approvarono per sé, per i loro discendenti e per quelli che si fossero uniti a loro, che non si sarebbero comportati in modo diverso: questi giorni dovevano essere un memoriale da osservare di generazione in generazione, in ogni città, famiglia e provincia. 28Questi giorni dei Purìm saranno celebrati in ogni tempo, e il loro ricordo non sia lasciato cadere dai loro discendenti. 29La regina Ester, figlia di Aminadàb, e Mardocheo, il Giudeo, scrissero tutto quello che avevano fatto e confermarono la lettera dei Purìm.
31Mardocheo e la regina Ester stabilirono per sé privatamente di digiunare; imposero allora la loro volontà contro la loro salute. 32Ester lo stabilì con un ordine che fu scritto come memoriale.

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