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Daniele
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(Testo CEI74)

2
IL SOGNO DI NABUCODONOSOR
Il re interroga i suoi indovini

1Nel secondo anno del suo regno, Nabucodònosor fece un sogno e il suo animo ne fu tanto agitato da non poter più dormire. 2Allora il re ordinò che fossero chiamati i maghi, gli astrologi, gli incantatori e i caldei a spiegargli i sogni. Questi vennero e si presentarono al re. 3Egli disse loro: «Ho fatto un sogno e il mio animo si è tormentato per trovarne la spiegazione». 4I caldei risposero al re (aramaico): «Re, vivi per sempre. Racconta il sogno ai tuoi servi e noi te ne daremo la spiegazione». 5Rispose il re ai caldei: «Questa è la mia decisione: se voi non mi rivelate il sogno e la sua spiegazione sarete fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte in letamai. 6Se invece mi rivelerete il sogno e me ne darete la spiegazione, riceverete da me doni, regali e grandi onori. Ditemi dunque il sogno e la sua spiegazione». 7Essi replicarono: «Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo la spiegazione». 8Rispose il re: «Comprendo bene che voi volete guadagnar tempo, perché avete inteso la mia decisione. 9Se non mi dite qual era il mio sogno, una sola sarà la vostra sorte. Vi siete messi d'accordo per darmi risposte astute e false in attesa che le circostanze si mutino. Perciò ditemi il sogno e io saprò che voi siete in grado di darmene anche la spiegazione». 10I caldei risposero davanti al re: «Non c'è nessuno al mondo che possa soddisfare la richiesa del re: difatti nessun re, per quanto potente e grande, ha mai domandato una cosa simile ad un mago, indovino o caldeo. 11La richiesa del re è tanto difficile, che nessuno ne può dare al re la risposta, se non gli dei la cui dimora è lontano dagli uomini».

12Allora il re, acceso di furore, ordinò che tutti i saggi di Babilonia fossero messi a morte. 13Il decreto fu pubblicato e gia i saggi venivano uccisi; anche Daniele e i suoi compagni erano ricercati per essere messi a morte.

Intervento di Daniele

14Ma Daniele rivolse parole piene di saggezza e di prudenza ad Ariòch, capo delle guardie del re, che stava per uccidere i saggi di Babilonia, 15e disse ad Ariòch, ufficiale del re: «Perché il re ha emanato un decreto così severo?». Ariòch ne spiegò il motivo a Daniele. 16Egli allora entrò dal re e pregò che gli si concedesse tempo: egli avrebbe dato la spiegazione dei sogni al re. 17Poi Daniele andò a casa e narrò la cosa ai suoi compagni, Anania, Misaele e Azaria, 18ed essi implorarono misericordia dal Dio del cielo riguardo a questo mistero, perché Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte insieme con tutti gli altri saggi di Babilonia.

19Allora il mistero fu svelato a Daniele in una visione notturna; perciò Daniele benedisse il Dio del cielo:

20«Sia benedetto il nome di Dio di secolo in secolo,
perché a lui appartengono la sapienza e la potenza.

21Egli alterna tempi e stagioni, depone i re e li innalza,
concede la sapienza ai saggi,
agli intelligenti il sapere.

22Svela cose profonde e occulte
e sa quel che è celato nelle tenebre
e presso di lui è la luce.

23Gloria e lode a te, Dio dei miei padri,
che mi hai concesso la sapienza e la forza,
mi hai manifestato ciò che ti abbiamo domandato
e ci hai illustrato la richiesta del re».

24Allora Daniele si recò da Ariòch, al quale il re aveva affidato l'incarico di uccidere i saggi di Babilonia, e presentatosi gli disse: «Non uccidere i saggi di Babilonia, ma conducimi dal re e io gli farò conoscere la spiegazione del sogno». 25Ariòch condusse in fretta Daniele alla presenza del re e gli disse: «Ho trovato un uomo fra i Giudei deportati, il quale farà conoscere al re la spiegazione del sogno». 26Il re disse allora a Daniele, chiamato Baltazzàr: «Puoi tu davvero rivelarmi il sogno che ho fatto e darmene la spiegazione?». 27Daniele, davanti al re, rispose: «Il mistero di cui il re chiede la spiegazione non può essere spiegato né da saggi, né da astrologi, né da maghi, né da indovini; 28ma c'è un Dio nel cielo che svela i misteri ed egli ha rivelato al re Nabucodònosor quel che avverrà al finire dei giorni. Ecco dunque qual era il tuo sogno e le visioni che sono passate per la tua mente, mentre dormivi nel tuo letto. 29O re, i pensieri che ti sono venuti mentre eri a letto riguardano il futuro; colui che svela i misteri ha voluto svelarti ciò che dovrà avvenire. 30Se a me è stato svelato questo mistero, non è perché io possieda una sapienza superiore a tutti i viventi, ma perché ne sia data la spiegazione al re e tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore. 31Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. 32Aveva la testa d'oro puro, il petto e le braccia d'argento, il ventre e le cosce di bronzo, 33le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte di creta. 34Mentre stavi guardando, una pietra si staccò dal monte, ma non per mano di uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e di argilla, e li frantumò. 35Allora si frantumarono anche il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro e divennero come la pula sulle aie d'estate; il vento li portò via senza lasciar traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempì tutta quella regione.

36Questo è il sogno: ora ne daremo la spiegazione al re. 37Tu o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il regno, la potenza, la forza e la gloria. 38A te ha concesso il dominio sui figli dell'uomo, sugli animali selvatici, sugli uccelli del cielo; tu li domini tutti: tu sei la testa d'oro. 39Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, quello di bronzo, che dominerà su tutta la terra. 40Vi sarà poi un quarto regno, duro come il ferro. Come il ferro spezza e frantuma tutto, così quel regno spezzerà e frantumerà tutto. 41Come hai visto, i piedi e le dita erano in parte di argilla da vasaio e in parte di ferro: ciò significa che il regno sarà diviso, ma avrà la durezza del ferro unito all'argilla. 42Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte di argilla, ciò significa che una parte del regno sarà forte e l'altra fragile. 43Il fatto d'aver visto il ferro mescolato all'argilla significa che le due parti si uniranno per via di matrimoni, ma non potranno diventare una cosa sola, come il ferro non si amalgama con l'argilla. 44Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre. 45Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte, non per mano di uomo, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. Il Dio grande ha rivelato al re quello che avverrà da questo tempo in poi. Il sogno è vero e degna di fede ne è la spiegazione».

Professione di fede del re

46Allora il re Nabucodònosor piegò la faccia a terra, si prostrò davanti a Daniele e ordinò che gli si offrissero sacrifici e incensi. 47Quindi rivolto a Daniele gli disse: «Certo, il vostro Dio è il Dio degli dei, il Signore dei re e il rivelatore dei misteri, poiché tu hai potuto svelare questo mistero». 48Il re esaltò Daniele e gli fece molti preziosi regali, lo costituì governatore di tutta la provincia di Babilonia e capo di tutti i saggi di Babilonia; 49su richiesta di Daniele, il re fece amministratori della provincia di Babilonia, Sadràch, Mesàch e Abdènego. Daniele rimase alla corte del re.

(Testo TILC)

2
Il primo sogno di Nabucodonosor

1Una notte, durante il secondo anno del suo regno, Nabucodonosor fece un sogno. Ne fu talmente turbato che non riuscì più a dormire. 2Allora fece chiamare gli indovini, i maghi, gli incantatori, gli astrologi per spiegargli il senso di quel che aveva sognato. Appena essi arrivarono e si presentarono a lui, 3egli disse:
- Ho fatto un sogno e sono molto ansioso. Vorrei avere la spiegazione di quel che ho sognato.
4Gli incantatori risposero al re in aramaico: - Lunga vita a te, maestà! Raccontaci che cosa hai sognato e noi te ne daremo la spiegazione.
5Il re disse:
- Ascoltatemi. Ho deciso che se non mi rivelerete il contenuto e il significato del sogno sarete tagliati a pezzi e le vostre case saranno trasformate in un letamaio. 6Se invece me lo rivelerete avrete ricchi doni e grandi onori. Ditemi perciò il contenuto e il significato del sogno.
7Ancora una volta gli incantatori dissero al re:
- Maestà, raccontaci che cosa hai sognato e noi te ne daremo la spiegazione.
8Ma il re:
- Vedo che voi volete guadagnare tempo perché avete capito che la mia decisione è definitiva. 9Ma se non mi rivelerete quel che ho sognato una sola sarà la vostra sorte. Vedo invece che vi siete messi d'accordo per darmi risposte false ed evasive in attesa che la situazione si evolva. Perciò voglio anzitutto che mi diciate che cosa ho sognato. Così sarò sicuro che saprete darmene la spiegazione. 10Ripresero gli incantatori:
- Maestà, nessuno al mondo può fare quel che tu esigi. Nessun re, per quanto grande o potente, ha mai chiesto una cosa simile a un suo indovino, mago o incantatore. 11Quel che tu domandi è troppo: nessuno può darti la risposta, eccetto gli dèi, ma essi non abitano fra gli uomini. 12Allora il re si adirò talmente che diede ordine di uccidere tutti i saggi di Babilonia. 13La sentenza venne resa ufficiale e i saggi, compresi Daniele e i suoi compagni, stavano per essere messi a morte.

Dio svela a Daniele il sogno del re

14Daniele si rivolse con prudenza e saggezza ad Arioch, capo delle guardie del re, che si preparava a giustiziare i saggi di Babilonia. 15Gli chiese la ragione di una sentenza così dura da parte del re. Arioch gliela diede. 16Subito Daniele si recò dal re e lo supplicò di concedergli un po' di tempo per spiegargli poi il significato del suo sogno. 17Daniele tornò a casa e raccontò tutto ai suoi compagni Anania, Misaele e Azaria; 18li invitò a supplicare la misericordia del Dio del cielo di far loro conoscere questo sogno misterioso, perché non fossero giustiziati né loro né gli altri saggi di Babilonia. 19E durante la notte a Daniele venne svelato in sogno il mistero. Allora Daniele lodò il Dio del cielo 20dicendo:
'Ringraziamo Dio in ogni tempo!
perché egli è sapiente e potente!
21Egli è il signore dei tempi e degli eventi,
depone i re o li innalza.
Egli dona la sapienza ai saggi,
e la prudenza agli intelligenti.
22Svela i segreti più misteriosi
conosce quel che è nascosto nelle tenebre,
egli è avvolto di luce.
23Io voglio lodare e ringraziare te,
Dio dei miei padri:
tu mi hai donato la sapienza e la forza.
Hai esaudito la nostra preghiera
e ci hai fatto sapere
quel che preoccupa il re'.

Daniele dà al re la spiegazione del sogno

24Poi Daniele si recò da Arioch, al quale il re aveva dato ordine di uccidere i saggi di Babilonia, per dirgli: 'Non far morire i saggi di Babilonia! Conducimi dal re e gli darò la spiegazione del sogno'.
25Arioch condusse subito Daniele dal re e disse: 'Maestà, tra gli Ebrei deportati c'è un uomo che può darti la spiegazione del sogno'.
26Il re rivolto a Daniele, chiamato anche Baltazzar, gli domandò:
- Puoi davvero svelarmi il sogno e darmene la spiegazione?
27E Daniele gli rispose:
- Maestà, nessun saggio, nessun mago, nessun indovino, nessun incantatore potrà svelarti il mistero del sogno. 28Ma c'è in cielo un Dio che svela i misteri. Ed è lui che fa conoscere a te, re Nabucodonosor, il futuro. Ecco dunque quel che hai visto in sogno mentre dormivi: 29appena ti sei coricato, maestà, hai cominciato a pensare al futuro. Allora Dio che svela i misteri te lo ha mostrato. 30Per quanto mi riguarda, questo sogno misterioso mi è stato svelato non perché sono più saggio di tutti gli altri, ma per poter comunicare a te il significato del sogno e farti sapere che cosa turba il tuo animo.
31Ecco quel che hai visto, maestà: dritta davanti a te c'era una statua altissima di accecante splendore e di terribile aspetto. 32La testa della statua era di oro fino, il petto e le braccia di argento, il ventre e i fianchi di bronzo, 33le gambe di ferro, e i piedi in parte di ferro e in parte di terracotta. 34Mentre stavi osservando, una pietra si è staccata dalla montagna, senza intervento di uomo, ed è andata a sbattere contro i piedi di ferro e di terracotta della statua e li ha fatti a pezzi. 35Allora non solo il ferro e la terracotta ma anche il bronzo, l'argento e l'oro sono stati ridotti in polvere. Come fili di paglia su un'aia in estate, il vento li ha portati via senza lasciare traccia. Intanto la pietra che aveva colpito la statua è diventata una grande montagna che coprì tutta la terra. 36Questo è il tuo sogno, maestà; ora ecco la sua spiegazione:
37'Tu sei il più grande tra tutti i re. Il Dio del cielo ti ha dato il regno, la potenza, la forza e l'onore; 38ha posto in tuo potere gli uomini, gli animali e gli uccelli, ovunque si trovino: tu sei il loro padrone. Ebbene, maestà, la testa d'oro sei tu! 39Un altro regno, meno potente, sorgerà dopo di te. Poi un terzo regno, quello di bronzo, dominerà la terra. 40Un quarto regno, duro come il ferro, gli succederà. Come il ferro spezza e polverizza tutto, così quel regno romperà e ridurrà in polvere i regni precedenti. 41Come hai visto, i piedi della statua e le loro dita sono in parte di terracotta e in parte di ferro: questo significa che il regno non sarà unito. Ma avrà qualcosa della durezza del ferro perché, come hai visto, il ferro è unito alla terracotta. 42Le dita fatte di ferro e terracotta indicano che questo regno sarà in parte forte e in parte fragile; 43esse mostrano anche che alcuni re faranno alleanza attraverso matrimoni ma, come il ferro non si mescola con la terracotta, queste alleanze non saranno stabili. 44'Al tempo di questi re, il Dio del cielo susciterà un regno che non sarà mai distrutto e non cederà mai il dominio a un'altra nazione. Questo regno durerà per sempre, dopo aver distrutto tutti i regni precedenti e aver messo fine alla loro esistenza. 45Ecco il significato della pietra che hai visto staccarsi dalla montagna senza intervento umano, per frantumare il ferro, il bronzo, la terracotta, l'argento e l'oro della statua. Così, maestà, il grande Dio ti ha fatto conoscere il futuro. Il tuo sogno è una vera rivelazione e la spiegazione che te ne ho data è degna di fiducia'.
46Allora il re Nabucodonosor si inchinò fino a terra davanti a Daniele, gli rese omaggio e diede ordine di presentargli sacrifici e offerte di profumi. 47Poi disse a Daniele: 'Il vostro Dio è davvero il più grande fra tutti gli dèi, il signore di tutti i re e il rivelatore dei misteri, dato che tu sei stato capace di svelarmi questo segreto'.
48In seguito, il re concesse a Daniele grandi onori e gli diede molti regali preziosi. Lo fece governatore della provincia di Babilonia e capo supremo di tutti i saggi di Babilonia. 49Su richiesta di Daniele, il re fece Sadrach, Mesach e Abdenego amministratori della provincia di Babilonia. E Daniele divenne consigliere di corte.

(Testo CEI2008)

2
Sogno di Nabucodònosor

1 Nel secondo anno del suo regno, Nabucodònosor fece un sogno e il suo animo ne fu tanto agitato da non poter più dormire. 2Allora il re ordinò che fossero chiamati i maghi, gli indovini, gli incantatori e i Caldei a spiegargli i sogni. Questi vennero e si presentarono al re. 3Egli disse loro: «Ho fatto un sogno e il mio animo si è tormentato per trovarne la spiegazione». 4I Caldei risposero al re: «O re, vivi per sempre. Racconta il sogno ai tuoi servi e noi te ne daremo la spiegazione». 5Rispose il re ai Caldei: «La mia decisione è ferma: se voi non mi fate conoscere il sogno e la sua spiegazione, sarete fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte a letamai. 6Se invece mi rivelerete il sogno e la sua spiegazione, riceverete da me doni, regali e grandi onori. Rivelatemi dunque il sogno e la sua spiegazione». 7Essi replicarono: «Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo la spiegazione». 8Rispose il re: «Comprendo bene che voi volete guadagnare tempo, perché vedete che la mia decisione è ferma. 9Se non mi fate conoscere il sogno, una sola sarà la vostra sorte. Vi siete messi d'accordo per darmi risposte astute e false, in attesa che le circostanze mutino. Perciò ditemi il sogno e io saprò che voi siete in grado di darmene anche la spiegazione». 10I Caldei risposero davanti al re: «Non c'è nessuno al mondo che possa soddisfare la richiesta del re: difatti nessun re, per quanto potente e grande, ha mai domandato una cosa simile a un mago, indovino o Caldeo. 11La richiesta del re è tanto difficile, che nessuno ne può dare al re la risposta, se non gli dèi la cui dimora non è tra gli uomini».
12Allora il re andò su tutte le furie e, acceso di furore, ordinò che tutti i saggi di Babilonia fossero messi a morte. 13Il decreto fu pubblicato e già i saggi venivano uccisi; anche Daniele e i suoi compagni erano ricercati per essere messi a morte.

Daniele spiega il sogno di Nabucodònosor

14Ma Daniele rivolse parole piene di saggezza e di prudenza ad Ariòc, capo delle guardie del re, che stava per uccidere i saggi di Babilonia, 15e disse ad Ariòc, ufficiale del re: «Perché il re ha emanato un decreto così severo?». Ariòc ne spiegò il motivo a Daniele. 16Egli allora entrò dal re e pregò che gli si concedesse tempo: egli avrebbe dato la spiegazione del sogno al re. 17Poi Daniele andò a casa e narrò la cosa ai suoi compagni, Anania, Misaele e Azaria, 18affinché implorassero misericordia dal Dio del cielo riguardo a questo mistero, perché Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte insieme con tutti gli altri saggi di Babilonia.
19Allora il mistero fu svelato a Daniele in una visione notturna; perciò Daniele benedisse il Dio del cielo:

20«Sia benedetto il nome di Dio di secolo in secolo,
perché a lui appartengono la sapienza e la potenza.
21Egli alterna tempi e stagioni,
depone i re e li innalza,
concede la sapienza ai saggi,
agli intelligenti il sapere.
22Svela cose profonde e occulte
e sa quello che è celato nelle tenebre,
e presso di lui abita la luce.
23Gloria e lode a te, Dio dei miei padri,
che mi hai concesso la sapienza e la forza,
mi hai manifestato ciò che ti abbiamo domandato
e ci hai fatto conoscere la richiesta del re».

24Allora Daniele si recò da Ariòc, al quale il re aveva affidato l'incarico di uccidere i saggi di Babilonia, si presentò e gli disse: «Non uccidere i saggi di Babilonia, ma conducimi dal re e io gli rivelerò la spiegazione del sogno». 25Ariòc condusse in fretta Daniele alla presenza del re e gli disse: «Ho trovato un uomo fra i Giudei deportati, il quale farà conoscere al re la spiegazione del sogno». 26Il re disse allora a Daniele, chiamato Baltassàr: «Puoi tu davvero farmi conoscere il sogno che ho fatto e la sua spiegazione?». 27Daniele, davanti al re, rispose: «Il mistero di cui il re chiede la spiegazione non può essere spiegato né da saggi né da indovini, né da maghi né da astrologi; 28ma c'è un Dio nel cielo che svela i misteri ed egli ha fatto conoscere al re Nabucodònosor quello che avverrà alla fine dei giorni. Ecco dunque qual era il tuo sogno e le visioni che sono passate per la tua mente, mentre dormivi nel tuo letto. 29O re, i pensieri che ti sono venuti mentre eri a letto riguardano il futuro; colui che svela i misteri ha voluto farti conoscere ciò che dovrà avvenire. 30Se a me è stato svelato questo mistero, non è perché io possieda una sapienza superiore a tutti i viventi, ma perché ne sia data la spiegazione al re e tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore. 31Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. 32Aveva la testa d'oro puro, il petto e le braccia d'argento, il ventre e le cosce di bronzo, 33le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte d'argilla. 34Mentre stavi guardando, una pietra si staccò dal monte, ma senza intervento di mano d'uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e d'argilla, e li frantumò. 35Allora si frantumarono anche il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro e divennero come la pula sulle aie d'estate; il vento li portò via senza lasciare traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempì tutta la terra.
36Questo è il sogno: ora ne daremo la spiegazione al re. 37Tu, o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il regno, la potenza, la forza e la gloria. 38Dovunque si trovino figli dell'uomo, animali selvatici e uccelli del cielo, egli li ha dati nelle tue mani; tu li domini tutti: tu sei la testa d'oro. 39Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, quello di bronzo, che dominerà su tutta la terra. 40Ci sarà poi un quarto regno, duro come il ferro: come il ferro spezza e frantuma tutto, così quel regno spezzerà e frantumerà tutto. 41Come hai visto, i piedi e le dita erano in parte d'argilla da vasaio e in parte di ferro: ciò significa che il regno sarà diviso, ma ci sarà in esso la durezza del ferro, poiché hai veduto il ferro unito all'argilla fangosa. 42Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte d'argilla, ciò significa che una parte del regno sarà forte e l'altra fragile. 43Il fatto d'aver visto il ferro mescolato all'argilla significa che le due parti si uniranno per via di matrimoni, ma non potranno diventare una cosa sola, come il ferro non si amalgama con l'argilla fangosa. 44Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre. 45Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte, non per intervento di una mano, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. Il Dio grande ha fatto conoscere al re quello che avverrà da questo tempo in poi. Il sogno è vero e degna di fede ne è la spiegazione».

Nabucodònosor riconosce l'autorità di Dio

46Allora il re Nabucodònosor si prostrò con la faccia a terra, adorò Daniele e ordinò che gli si offrissero sacrifici e incensi. 47Quindi, rivolto a Daniele, gli disse: «Certo, il vostro Dio è il Dio degli dèi, il Signore dei re e il rivelatore dei misteri, poiché tu hai potuto svelare questo mistero». 48Il re esaltò Daniele e gli fece molti preziosi regali, lo costituì governatore di tutta la provincia di Babilonia e capo di tutti i saggi di Babilonia; 49su richiesta di Daniele, il re fece amministratori della provincia di Babilonia Sadrac, Mesac e Abdènego. Daniele rimase alla corte del re.

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