| (Testo CEI2008) 24 Paolo si difende
10Quando il governatore fece cenno a Paolo di parlare, egli rispose: «So che da molti anni sei giudice di questo popolo e parlo in mia difesa con fiducia.
11Tu stesso puoi accertare che non sono passati più di dodici giorni da quando sono salito a Gerusalemme per il culto.
12Non mi hanno mai trovato nel tempio a discutere con qualcuno o a incitare la folla alla sommossa, né nelle sinagoghe, né per la città
13e non possono provare nessuna delle cose delle quali ora mi accusano.
14Questo invece ti dichiaro: io adoro il Dio dei miei padri, seguendo quella Via che chiamano setta, credendo in tutto ciò che è conforme alla Legge e sta scritto nei Profeti,
15nutrendo in Dio la speranza, condivisa pure da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti.
16Per questo anche io mi sforzo di conservare in ogni momento una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini.
17Ora, dopo molti anni, sono venuto a portare elemosine alla mia gente e a offrire sacrifici;
18in occasione di questi, mi hanno trovato nel tempio dopo che avevo compiuto le purificazioni. Non c'era folla né tumulto.
19Furono dei Giudei della provincia d'Asia a trovarmi, ed essi dovrebbero comparire qui davanti a te ad accusarmi, se hanno qualche cosa contro di me.
20Oppure dicano i presenti stessi quale colpa hanno trovato quando sono comparso davanti al sinedrio,
21se non questa sola frase, che io gridai stando in mezzo a loro: «È a motivo della risurrezione dei morti che io vengo giudicato oggi davanti a voi!»».
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