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Atti degli Apostoli
  > Libro: Atti degli Apostoli, Cap.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28  

(Testo TILC)

9
Saulo diventa cristiano

1Saulo intanto continuava a minacciare i discepoli del Signore e faceva di tutto per farli morire. Si presentò al sommo sacerdote, 2e gli domandò una lettera di presentazione per le sinagoghe di Damasco. Intendeva arrestare, qualora ne avesse trovati, uomini e donne, seguaci della nuova fede, e condurli a Gerusalemme.
3Cammin facendo, mentre stava avvicinandosi a Damasco, all'improvviso una luce dal cielo lo avvolse. 4Allora cadde a terra e udì una voce che gli diceva:
- Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?
5E Saulo rispose:
- Chi sei, Signore?
E quello disse:
- Io sono Gesù che tu perseguiti! 6Ma su, àlzati, e va' in città: là qualcuno ti dirà quello che devi fare.
7I compagni di viaggio di Saulo si fermarono senza parola: la voce essi l'avevano sentita, ma non avevano visto nessuno. 8Poi Saulo si alzò da terra. Aprì gli occhi ma non ci vedeva. I suoi compagni allora lo presero per mano e lo condussero in città, a Damasco. 9Là passò tre giorni senza vedere. Durante quel tempo non mangiò né bevve.
10A Damasco viveva un cristiano che si chiamava Ananìa. Il Signore in una visione lo chiamò:
- Ananìa!
Ed egli rispose:
- Eccomi, Signore!
11Allora il Signore gli disse:
- Àlzati e va' nella via che è chiamata Diritta. Entra nella casa di Giuda e cerca un uomo di Tarso chiamato Saulo. Egli sta pregando 12e ha visto in visione un uomo, di nome Ananìa, venirgli incontro e mettergli le mani sugli occhi perché ricuperi la vista.
13Anania rispose:
- Signore, ho sentito molti parlare di quest'uomo e so quanto male ha fatto ai tuoi fedeli in Gerusalemme. 14So anche che ha ottenuto dai capi dei sacerdoti l'autorizzazione di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome.
15Ma il Signore disse:
- Va', perché io ho scelto quest'uomo. Egli sarà utile per farmi conoscere agli stranieri, ai re e ai figli d'Israele. 16Io stesso gli mostrerò quanto dovrà soffrire per me.
17Allora Ananìa partì, entrò nella casa e pose le mani su di lui, dicendo: 'Saulo, fratello mio! È il Signore che mi manda da te: quel Gesù che ti è apparso sulla strada che stavi percorrendo. Egli mi manda, perché tu ricuperi la vista e riceva lo Spirito Santo'.
18Subito dagli occhi di Saulo caddero come delle scaglie, ed egli ricuperò la vista. Si alzò e fu battezzato. 19aPoi mangiò e riprese forza.

Saulo predica a Damasco

19bSaulo rimase alcuni giorni a Damasco insieme ai discepoli, 20e subito si mise a far conoscere Gesù nelle sinagoghe, dicendo apertamente: 'Egli è il Figlio di Dio'. 21Quanti lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: 'Ma costui non è quel tale che a Gerusalemme perseguitava quelli che invocavano il nome di Gesù? Non è venuto qui proprio per arrestarli e portarli dai capi dei sacerdoti?'. 22Saulo diventava sempre più convincente quando dimostrava che Gesù è il Messia, e gli Ebrei di Damasco non sapevano più che cosa rispondergli.

Saulo riesce a sfuggire agli Ebrei

23Trascorsero così parecchi giorni, e gli Ebrei fecero un complotto per uccidere Saulo; 24ma egli venne a sapere della loro decisione. Per poterlo togliere di mezzo, gli Ebrei facevano la guardia, anche alle porte della città, giorno e notte. 25Ma una notte i suoi amici lo presero, lo misero in una cesta e lo calarono giù dalle mura.

Saulo arriva a Gerusalemme

26Giunto in Gerusalemme, Saulo cercava di unirsi ai discepoli di Gesù. Tutti avevano paura di lui perché non credevano ancora che si fosse davvero convertito. 27Ma Bàrnaba lo prese con sé e lo condusse agli apostoli. Raccontò loro che lungo la via il Signore era apparso a Saulo e gli aveva parlato, e che a Damasco Saulo aveva predicato con coraggio, per la forza che gli dava Gesù. 28Da allora Saulo poté restare con i credenti di Gerusalemme. Si muoveva liberamente per la città e parlava apertamente nel nome del Signore. 29Parlava e discuteva anche con gli Ebrei di lingua greca, ma questi cercavano di ucciderlo. 30I credenti, venuti a conoscenza di questi fatti, condussero Saulo a Cesarèa e di là lo fecero partire per Tarso.
31La chiesa allora viveva in pace in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria. Si consolidava e camminava nell'ubbidienza al Signore e si fortificava con l'aiuto dello Spirito Santo.

Pietro guarisce il paralitico Enea

32In quel tempo Pietro andava a visitare tutte le comunità. Si recò anche dai credenti della città di Lidda. 33Qui trovò un certo Enea che da otto anni non poteva muoversi dal letto perché era paralitico. 34Pietro gli disse: 'Enea, Gesù Cristo ti guarisce: àlzati e metti in ordine il tuo letto'. E subito il paralitico si alzò. 35Gli abitanti di Lidda e della pianura di Saròn videro questo fatto e si convertirono al Signore.

Pietro risuscita una vedova

36Tra i credenti di Giaffa vi era una certa Tabità (in greco Dorca), nome che significa 'Gazzella': essa faceva molte opere buone e dava molto in elemosina. 37Proprio in quei giorni si ammalò e morì. Allora i parenti presero il suo corpo, lo lavarono e lo deposero in una stanza al piano superiore della casa. 38Lidda era una città vicino a Giaffa.
I discepoli seppero che Pietro si trovava là e mandarono da lui due uomini. Questi gli dissero: 'Vieni presto da noi!'.
39Pietro si mise subito in viaggio con loro. Appena arrivato lo condussero al piano superiore della casa. Gli andarono incontro tutte le vedove: piangendo mostravano a Pietro le tuniche e i mantelli che Tabità faceva quando era con loro.
40Allora Pietro fece uscire tutti dalla stanza, si mise in ginocchio e pregò. Poi rivolto alla morta disse: 'Tabità, àlzati'. La donna aprì gli occhi, guardò Pietro e si sedette. 41Dandole la mano, Pietro la fece alzare; poi chiamò i credenti e le vedove e la presentò loro viva. 42In tutta la città di Giaffa si venne a sapere di questo fatto, e molti credettero nel Signore. 43Pietro rimase a Giaffa parecchi giorni in casa di un certo Simone che faceva il conciatore di pelli.

(Testo CEI2008)

9
Chiamata di Saulo

1 Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote 2e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via. 3E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo 4e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?». 5Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti! 6Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». 7Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno. 8Saulo allora si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco. 9Per tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda.
10C'era a Damasco un discepolo di nome Anania. Il Signore in una visione gli disse: «Anania!». Rispose: «Eccomi, Signore!». 11E il Signore a lui: «Su, va' nella strada chiamata Diritta e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco, sta pregando 12e ha visto in visione un uomo, di nome Anania, venire a imporgli le mani perché recuperasse la vista». 13Rispose Anania: «Signore, riguardo a quest'uomo ho udito da molti quanto male ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme. 14Inoltre, qui egli ha l'autorizzazione dei capi dei sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome». 15Ma il Signore gli disse: «Va', perché egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli d'Israele; 16e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome». 17Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo». 18E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, 19apoi prese cibo e le forze gli ritornarono.

Saulo a Damasco

19bRimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, 20e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio. 21E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?».
22Saulo frattanto si rinfrancava sempre di più e gettava confusione tra i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo.
23Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei deliberarono di ucciderlo, 24ma Saulo venne a conoscenza dei loro piani. Per riuscire a eliminarlo essi sorvegliavano anche le porte della città, giorno e notte; 25ma i suoi discepoli, di notte, lo presero e lo fecero scendere lungo le mura, calandolo giù in una cesta.

Saulo a Gerusalemme

26Venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo. 27Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. 28Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore. 29Parlava e discuteva con quelli di lingua greca; ma questi tentavano di ucciderlo. 30Quando vennero a saperlo, i fratelli lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso.
31La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.

A Lidda Pietro guarisce un paralitico

32E avvenne che Pietro, mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che abitavano a Lidda. 33Qui trovò un uomo di nome Enea, che da otto anni giaceva su una barella perché era paralitico. 34Pietro gli disse: «Enea, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto». E subito si alzò. 35Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saron e si convertirono al Signore.

A Giaffa Pietro risuscita una donna

36A Giaffa c'era una discepola chiamata Tabità - nome che significa Gazzella - la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. 37Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì. La lavarono e la posero in una stanza al piano superiore. 38E, poiché Lidda era vicina a Giaffa, i discepoli, udito che Pietro si trovava là, gli mandarono due uomini a invitarlo: «Non indugiare, vieni da noi!». 39Pietro allora si alzò e andò con loro. Appena arrivato, lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto, che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. 40Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi, rivolto al corpo, disse: «Tabità, àlzati!». Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. 41Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i fedeli e le vedove e la presentò loro viva.
42La cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore. 43Pietro rimase a Giaffa parecchi giorni, presso un certo Simone, conciatore di pelli.

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