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Secondo libro di Samuele
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(Testo CEI74)

13
C. Storia di Assalonne
Amnòn oltraggia sua sorella Tamàr

1Dopo queste cose, accadde che, avendo Assalonne figlio di Davide, una sorella molto bella, chiamata Tamàr, Amnòn figlio di Davide si innamorò di lei. 2Amnòn ne ebbe una tal passione, da cadere malato a causa di Tamàr sua sorella; poiché essa era vergine pareva impossibile ad Amnòn di poterle fare qualcosa. 3Ora Amnòn aveva un amico, chiamato Ionadàb figlio di Simeà, fratello di Davide e Ionadàb era un uomo molto astuto. 4Egli disse: «Perché, figlio del re, tu diventi sempre più magro di giorno in giorno? Non me lo vuoi dire?». Amnòn gli rispose: «Sono innamorato di Tamàr, sorella di mio fratello Assalonne». 5Ionadàb gli disse: «Mettiti a letto e fingiti malato; quando tuo padre verrà a vederti, gli dirai: Permetti che mia sorella Tamàr venga a darmi da mangiare e a preparare la vivanda sotto i miei occhi, così che io veda; allora prenderò il cibo dalle sue mani».

6Amnòn si mise a letto e si finse malato; quando il re lo venne a vedere, Amnòn gli disse: «Permetti che mia sorella Tamàr venga e faccia un paio di frittelle sotto i miei occhi e allora prenderò il cibo dalle sue mani». 7Allora Davide mandò a dire a Tamàr, in casa: «Và a casa di Amnòn tuo fratello e prepara una vivanda per lui». 8Tamàr andò a casa di Amnòn suo fratello, che giaceva a letto. Essa prese farina stemperata, la impastò, ne fece frittelle sotto i suoi occhi e le fece cuocere. 9Poi prese la padella e versò le frittelle davanti a lui; ma egli rifiutò di mangiare e disse: «Allontanate tutti dalla mia presenza». Tutti uscirono. 10Allora Amnòn disse a Tamàr: «Portami la vivanda in camera e prenderò il cibo dalle tue mani». Tamàr prese le frittelle che aveva fatte e le portò in camera ad Amnòn suo fratello. 11Ma mentre gliele dava da mangiare, egli l'afferrò e le disse: «Vieni, unisciti a me, sorella mia». 12Essa gli rispose: «No, fratello mio, non farmi violenza; questo non si fa in Israele; non commettere questa infamia! 13Io dove andrei a portare il mio disonore? Quanto a te, tu diverresti come un malfamato in Israele. Parlane piuttosto al re, egli non mi rifiuterà a te». 14Ma egli non volle ascoltarla: fu più forte di lei e la violentò unendosi a lei. 15Poi Amnòn concepì verso di lei un odio grandissimo: l'odio verso di lei fu più grande dell'amore con cui l'aveva prima amata. Le disse: 16«Alzati, vattene!». Gli rispose: «O no! Questo torto che mi fai cacciandomi è peggiore dell'altro che mi hai gia fatto». Ma egli non volle ascoltarla. 17Anzi, chiamato il giovane che lo serviva, gli disse: «Cacciami fuori costei e sprangale dietro il battente». 18Essa indossava una tunica con le maniche, perché così vestivano, da molto tempo, le figlie del re ancora vergini. Il servo di Amnòn dunque la mise fuori e le sprangò il battente dietro. 19Tamàr si sparse polvere sulla testa, si stracciò la tunica dalle lunghe maniche che aveva indosso, si mise le mani sulla testa e se ne andò camminando e gridando. 20Assalonne suo fratello le disse: «Forse Amnòn tuo fratello è stato con te? Per ora taci, sorella mia; è tuo fratello; non disperarti per questa cosa». Tamàr desolata rimase in casa di Assalonne, suo fratello. 21Il re Davide seppe tutte queste cose e ne fu molto irritato, ma non volle urtare il figlio Amnòn, perché aveva per lui molto affetto; era infatti il suo primogenito. 22Assalonne non disse una parola ad Amnòn né in bene né in male; odiava Amnòn perché aveva violato Tamàr sua sorella.

Assalonne fa assassinare Amnòn e fugge

23Due anni dopo Assalonne, avendo i tosatori a Baal-Cazòr, presso Efraim, invitò tutti i figli del re. 24Andò dunque Assalonne dal re e disse: «Ecco il tuo servo ha i tosatori presso di sé. Venga dunque anche il re con i suoi ministri a casa del tuo servo!». 25Ma il re disse ad Assalonne: «No, figlio mio, non si venga noi tutti, perché non ti siamo di peso». Sebbene insistesse, il re non volle andare; ma gli diede la sua benedizione. 26Allora Assalonne disse: «Se non vuoi venire tu, permetti ad Amnòn mio fratello di venire con noi». Il re gli rispose: «Perché dovrebbe venire con te?». 27Ma Assalonne tanto insistè che Davide lasciò andare con lui Amnòn e tutti i figli del re. Assalonne fece un banchetto come un banchetto da re. 28Ma Assalonne diede quest'ordine ai servi: «Badate, quando Amnòn avrà il cuore riscaldato dal vino e io vi dirò: Colpite Amnòn!, voi allora uccidetelo e non abbiate paura. Non ve lo comando io? Fatevi coraggio e comportatevi da forti!». 29I servi di Assalonne fecero ad Amnòn come Assalonne aveva comandato. Allora tutti i figli del re si alzarono, montarono ciascuno sul suo mulo e fuggirono. 30Mentre essi erano ancora per strada, giunse a Davide questa notizia: «Assalonne ha ucciso tutti i figli del re e neppure uno è scampato». 31Allora il re si alzò, si stracciò le vesti e si gettò per terra; tutti i suoi ministri che gli stavano intorno, stracciarono le loro vesti. 32Ma Ionadàb figlio di Simeà, fratello di Davide, disse: «Non dica il mio signore che tutti i giovani, figli del re, sono stati uccisi; il solo Amnòn è morto; per Assalonne era cosa decisa fin da quando Amnòn aveva fatto violenza a sua sorella Tamàr. 33Ora non si metta in cuore il mio signore una tal cosa, come se tutti i figli del re fossero morti; il solo Amnòn è morto 34e Assalonne è fuggito». Il giovane che stava di sentinella alzò gli occhi, guardò ed ecco una gran turba di gente veniva per la strada di Bacurìm, dal lato del monte, sulla discesa. La sentinella venne ad avvertire il re e disse: «Ho visto uomini scendere per la strada di Bacurìm, dal lato del monte». 35Allora Ionadàb disse al re: «Ecco i figli del re arrivano; la cosa sta come il tuo servo ha detto». 36Come ebbe finito di parlare, ecco giungere i figli del re, i quali alzarono grida e piansero; anche il re e tutti i suoi ministri fecero un gran pianto. 37Quanto ad Assalonne, era fuggito ed era andato da Talmài, figlio di Ammiùd, re di Ghesùr. Il re fece il lutto per il suo figlio per lungo tempo.

Ioab tratta il ritorno di Assalonne

38Assalonne rimase tre anni a Ghesùr, dove era andato dopo aver preso la fuga. 39Poi lo spirito del re Davide cessò di sfogarsi contro Assalonne, perché si era placato il dolore per la morte di Amnòn.

(Testo TILC)

13
Amnon e Tamar

1Assalonne figlio di Davide aveva una sorella di nome Tamar. Era molto bella e Amnon, un altro figlio di Davide, si innamorò di lei. 2Tamar era vergine e ad Amnon sembrava impossibile riuscire ad avvicinarla Il suo amore era così forte che finì per ammalarsi. 3Amnon aveva un amico, un certo Ionadab, suo cugino, figlio di Simea, un fratello di Davide. Ionadab era un uomo molto astuto. 4Un giorno disse ad Amnon:
- Spiegami che ti succede; figlio del re, ogni mattina ti trovo più magro.
- Sono innamorato di Tamar, la sorella di mio fratello Assalonne, - rispose.
5Ionadab gli suggerì:
- Mettiti a letto e fingiti malato. Quando tuo padre verrà a trovarti, digli: 'Se venisse mia sorella Tamar a farmi da mangiare e vedessi con i miei occhi quel che prepara, mangerei volentieri il cibo servito da lei'. 6Amnon si mise a letto malato, il re venne a trovarlo e Amnon gli disse: 'Se venisse mia sorella Tamar a preparare sotto i miei occhi due frittelle a forma di cuore, dalle sue mani le prenderei'. 7Davide mandò a chiamare a casa sua Tamar e le ordinò: 'Va' in casa di tuo fratello Amnon e preparagli da mangiare'. 8Tamar andò a casa del fratello Amnon che stava a letto. Sotto i suoi occhi prese la farina, fece la pasta, preparò le frittelle e le mise a cuocere. 9Quando furono pronte, prese la padella e versò le frittelle davanti a Amnon. Ma lui non volle mangiarle e ordinò a tutti di uscire. Quando tutti se ne furono andati 10Amnon disse a Tamar:
- Portami le frittelle in camera e dammele con le tue mani.
Tamar prese le frittelle che aveva cucinato e le portò nella camera di Amnon suo fratello. 11Mentre Tamar gli dava le frittelle da mangiare, Amnon l'abbracciò e le disse:
- Vieni, coricati accanto a me, sorellina mia. 12Lasciami, protestò Tamar, non fare sciocchezze. Questa violenza è intollerabile in Israele. 13Dove potrei andare a nascondere il mio disonore? E tu? In Israele saresti trattato come un infame. Piuttosto chiedi la mia mano al re, non ti dirà di no. 14Amnon non volle ascoltare le sue proteste: l'afferrò con forza e la violentò. 15Ma poi sentì verso di lei un odio profondo: cominciò a odiarla più di quanto l'aveva amata prima.
- Ora vattene, - le disse.
16 - Non me ne vado. Se mi scacci mi fai un'offesa più grande di quella che m'hai già fatto. Ma Amnon non volle sentir ragioni. 17Chiamò il suo servitore e gli ordinò:
- Portala via da me! Mandala fuori e chiudi la porta. 18Il servo la cacciò fuori e chiuse la porta alle sue spalle. Tamar indossava una tunica con le maniche lunghe, perché così vestivano le figlie vergini del re. 19Si strappò la tunica, si sparse polvere sul capo e, con le mani nei capelli, andò via gridando. 20La vide suo fratello Assalonne e le disse: 'Amnon è stato con te? Per ora taci, sorella cara, Amnon è tuo fratellastro, cerca di star calma'. Tamar rimase in casa di Assalonne triste e abbandonata. 21Il re Davide venne a saper tutto. Fu molto irritato, ma non volle contrariare Amnon, perché era il suo primogenito e l'amava molto. 22Assalonne, invece, non rivolse più la parola ad Amnon: egli l'odiava perché aveva disonorato sua sorella Tamar.

Assalonne fa uccidere Amnon e fugge

23Due anni dopo Assalonne fece una festa per la tosatura dei montoni a Baal-Azor nelle vicinanze di Efraim e decise di invitare tutti i figli del re. 24Andò dal re e gli disse:
- Faccio la festa per la tosatura dei montoni. Sarò onorato di avere con me il re e la sua corte.
25 - No, figlio mio, - gli rispose Davide; - se veniamo tutti sarà un disturbo troppo grande per te. Assalonne insistette, ma il re non accettò l'invito e stava per congedano. 26Assalonne continuò:
- Se non vieni tu, lascia che venga con noi almeno Amnon, mio fratello.
- Perché dovrebbe venire? - replicò Davide. 27Ma Assalonne insistette tanto che il re mandò con lui Amnon e gli altri suoi figli. Assalonne preparò una festa degna di un re 28e istruì i suoi servi: 'Fate attenzione quando Amnon sarà ubriaco. Vi darò allora l'ordine di colpirlo: uccidetelo e non abbiate paura, ve l'ho ordinato io. Siate forti e coraggiosi'. 29I servi colpirono Amnon come aveva ordinato Assalonne. Gli altri figli del re saltarono sui loro muli e fuggirono. 30Essi erano ancora lungo la via quando giunse a Davide questa notizia: 'Assalonne ha ucciso tutti i figli del re, non si è salvato nessuno'. 31Il re si strappò i vestiti per il dolore e si buttò a terra. Tutti i suoi servi si strapparono le vesti e restarono accanto a lui. 32Intervenne Ionadab, figlio di Simea fratello di Davide: 'Non pensare che siano stati uccisi tutti i tuoi figli, o re. Sarà morto solo Amnon. Assalonne aveva già deciso così da quando Amnon aveva violentato sua sorella Tamar. 33Non metterti in mente che siano morti tutti: penso che soltanto Amnon sia morto 34e Assalonne fuggito'. Il soldato che era di sentinella vide scendere sul fianco della collina lungo la strada di Coronaim un gruppo numeroso di persone. Corse a dirlo al re:
- Ho visto gente sulla strada di Coronaim scendere sul fianco della collina.
35- Sono i figli del re che stanno tornando, - disse Ionadab; - è proprio come avevo detto io. 36Aveva appena terminato di parlare quando arrivarono i figli del re gridando e piangendo. Anche il re e i suoi servi piansero forte. 37-38Intanto Assalonne era fuggito presso Talmai figlio di Ammiud, re di Ghesur, e rimase là tre anni. Il re osservò il lutto ogni giorno per suo figlio. 39Quando il suo dolore per la morte di Amnon si calmò, Davide sentì il bisogno della presenza di Assalonne.

(Testo CEI2008)

13
Uccisione di Amnon e fuga di Assalonne

1 Dopo questo, accadde che, avendo Assalonne, figlio di Davide, una sorella molto bella, chiamata Tamar, Amnon figlio di Davide si innamorò di lei. 2Amnon ne ebbe una tale passione da cadere malato a causa di Tamar, sua sorella; poiché ella era vergine, pareva impossibile ad Amnon di poterle fare qualcosa. 3Ora Amnon aveva un amico, chiamato Ionadàb, figlio di Simeà, fratello di Davide, e Ionadàb era un uomo molto esperto. 4Egli disse: «Perché tu, figlio del re, diventi sempre più magro di giorno in giorno? Non me lo vuoi dire?». Amnon gli rispose: «Sono innamorato di Tamar, sorella di mio fratello Assalonne». 5Ionadàb gli disse: «Mettiti a letto e fa' l'ammalato; quando tuo padre verrà a vederti, gli dirai: «Mia sorella Tamar venga a darmi il cibo da preparare sotto i miei occhi, perché io possa vedere e prendere il cibo dalle sue mani»».
6Amnon si mise a letto e fece l'ammalato; quando il re venne a vederlo, Amnon gli disse: «Mia sorella Tamar venga e faccia un paio di frittelle sotto i miei occhi e allora prenderò il cibo dalle sue mani». 7Allora Davide mandò a dire a Tamar, in casa: «Va' a casa di Amnon tuo fratello e prepara una vivanda per lui». 8Tamar andò a casa di Amnon suo fratello, che giaceva a letto. Ella prese la farina, la impastò, ne fece frittelle sotto i suoi occhi e le fece cuocere. 9Poi prese la padella e le versò davanti a lui; ma egli rifiutò di mangiare e disse: «Escano tutti di qui». Tutti uscirono di là. 10Allora Amnon disse a Tamar: «Portami la vivanda in camera e prenderò il cibo dalle tue mani». Tamar prese le frittelle che aveva fatto e le portò in camera ad Amnon suo fratello. 11Ma mentre gli porgeva il cibo, egli l'afferrò e le disse: «Vieni, giaci con me, sorella mia». 12Ella gli rispose: «No, fratello mio, non farmi violenza. Questo non si fa in Israele: non commettere quest'infamia! 13E io, dove andrei a finire col mio disonore? Quanto a te, tu diverresti uno dei più infami in Israele. Parlane piuttosto al re: egli non mi rifiuterà a te». 14Ma egli non volle ascoltarla: fu più forte di lei e la violentò giacendo con lei. 15Poi Amnon concepì verso di lei un odio grandissimo: l'odio verso di lei fu più grande dell'amore con cui l'aveva amata prima. Le disse: 16«Àlzati, vattene!». Gli rispose: «O no! Questo male, che mi fai cacciandomi, è peggiore dell'altro che mi hai già fatto». Ma egli non volle ascoltarla. 17Anzi, chiamato il domestico che lo serviva, gli disse: «Caccia fuori di qui costei e sprangale dietro la porta». 18Ella vestiva una tunica con le maniche lunghe, perché le figlie del re ancora vergini indossavano tali vesti. Il servo di Amnon dunque la mise fuori e le sprangò dietro la porta. 19Tamar si sparse polvere sulla testa, si stracciò la tunica con le maniche lunghe che aveva indosso, si mise le mani sulla testa e se ne andava gridando. 20Assalonne suo fratello le disse: «Forse Amnon tuo fratello è stato con te? Per ora taci, sorella mia: è tuo fratello. Non fissare il tuo cuore su questo fatto». Tamar desolata rimase in casa di Assalonne, suo fratello. 21Il re Davide venne a sapere tutte queste cose e ne fu molto irritato, ma non volle urtare suo figlio Amnon, perché aveva per lui molto affetto: era infatti il suo primogenito. 22Assalonne non disse una parola ad Amnon né in bene né in male, ma odiava Amnon perché aveva fatto violenza a Tamar, sua sorella.
23Due anni dopo, Assalonne aveva i tosatori a Baal-Asor, presso Èfraim, e invitò tutti i figli del re. 24Andò dunque Assalonne dal re e disse: «Ecco, dal tuo servo ci sono i tosatori. Venga dunque anche il re con i suoi servi a casa del tuo servo!». 25Ma il re disse ad Assalonne: «No, figlio mio, non verremo tutti, perché non ti siamo di peso». Sebbene insistesse, il re non volle andare e gli diede la sua benedizione. 26Allora Assalonne disse: «Ma almeno venga con noi Amnon, mio fratello». Il re gli rispose: «Perché dovrebbe venire con te?». 27Ma Assalonne tanto insisté che Davide lasciò andare con lui Amnon e tutti i figli del re. Assalonne fece un banchetto da re 28e diede quest'ordine ai domestici: «Badate, quando Amnon avrà il cuore allegro per il vino e io vi dirò: «Colpite Amnon!», voi allora uccidetelo e non abbiate paura. Non ve lo comando io? Siate forti e coraggiosi!». 29I domestici di Assalonne fecero ad Amnon come Assalonne aveva comandato. Allora tutti i figli del re si alzarono, montarono ciascuno sul proprio mulo e fuggirono. 30Mentre essi erano ancora per strada, giunse a Davide questa notizia: «Assalonne ha ucciso tutti i figli del re e neppure uno è scampato». 31Allora il re si alzò, si stracciò le vesti e si gettò per terra; tutti i suoi servi che stavano là si stracciarono le vesti. 32Ma Ionadàb, figlio di Simeà, fratello di Davide, disse: «Non dica il mio signore che tutti i giovani figli del re sono stati uccisi, poiché il solo Amnon è morto: da Assalonne era stato deciso fin da quando egli aveva fatto violenza a sua sorella Tamar. 33Ora non pensi il mio signore che tutti i figli del re siano morti, poiché il solo Amnon è morto 34e Assalonne è fuggito». Il giovane che stava di sentinella alzò gli occhi, guardò, ed ecco venire una gran turba di gente per la strada di Coronàim, dal lato del monte, sulla discesa. La sentinella venne ad avvertire il re e disse: «Ho visto uomini scendere per la strada di Coronàim, dal lato del monte». 35Allora Ionadàb disse al re: «Ecco i figli del re che arrivano; la cosa sta come il tuo servo ha detto». 36Come ebbe finito di parlare, ecco giungere i figli del re, i quali alzarono grida e piansero; anche il re e tutti i suoi servi fecero un gran pianto. 37Intanto Assalonne era fuggito ed era andato da Talmài, figlio di Ammiùd, re di Ghesur. Il re fece il lutto per suo figlio per lungo tempo. 38Assalonne rimase tre anni a Ghesur, dove era andato dopo aver preso la fuga. 39Poi il re Davide cessò di sfogarsi contro Assalonne, perché si era consolato per la morte di Amnon.

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