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Vangelo secondo Matteo
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(Testo CEI74)

2
Fuga in Egitto e strage degli innocenti

13Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».

14Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, 15dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio.

16Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. 17Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:

18Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande;
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata, perché non sono più.

Ritorno dall'Egitto e dimora a Nàzaret

19Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e và nel paese d'Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino». 21Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d'Israele. 22Avendo però saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea 23e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

(Testo TILC)

2
Giuseppe e Maria fuggono in Egitto

13Dopo la partenza dei sapienti, Giuseppe fece un sogno. L'angelo di Dio gli apparve e gli disse: 'Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto. Erode sta cercando il bambino per ucciderlo. Tu devi rimanere là, fino a quando io non ti avvertirò'.
14Giuseppe si alzò, di notte prese con sé il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto. 15E vi rimase fino a quando non morì il re Erode. Così si realizzò quel che il Signore aveva detto per mezzo del profeta Osea: Ho chiamato mio figlio dall'Egitto.

Erode fa uccidere i bambini di Betlemme

16Il re Erode si accorse che i sapienti dell'oriente lo avevano ingannato e allora si infuriò. Ricordando quel che si era fatto dire da loro, calcolò il tempo; e quindi fece uccidere tutti i bambini di Betlemme e dei dintorni, dai due anni in giù. 17Allora si realizzò quel che Dio aveva detto per mezzo del profeta Geremia:
18Una voce si è sentita nella regione di Rama,
pianti e lunghi lamenti.
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché essi non ci sono più.

Giuseppe e Maria tornano dall'Egitto

19Dopo la morte di Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, in Egitto. 20L'angelo gli disse: 'Àlzati, prendi il bambino e sua madre e torna nella terra d'Israele: perché ormai sono morti quelli che cercavano di far morire il bambino'. 21Giuseppe si alzò, prese con sé il bambino e sua madre e ritornò nella terra d'Israele. 22Ma venuto a sapere che al posto di Erode era diventato re della Giudea suo figlio Archelao, ebbe paura di fermarsi in quella regione. Informato da un sogno, partì verso la Galilea 23e andò ad abitare in un villaggio che si chiamava Nàzaret. Così si realizzò quel che Dio aveva detto per mezzo dei profeti: 'Egli sarà chiamato Nazareno'.

(Testo CEI2008)

2
La fuga in Egitto

13Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
14Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, 15dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

Dall'Egitto ho chiamato mio figlio.

16Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. 17Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:

18Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamentogrande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più.

Dall'Egitto a Nàzaret

19Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va' nella terra d'Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». 21Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d'Israele. 22Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea 23e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

(Testo CEI74)

3
II. LA PROMULGAZIONE DEL REGNO DEI CIELI
1. SEZIONE NARRATIVA
Predicazione di Giovanni Battista

1In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, 2dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».

3Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse:

Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!

4Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. 5Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano; 6e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano.

7Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira imminente? 8Fate dunque frutti degni di conversione, 9e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre. 10Gia la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. 11Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco. 12Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile».

Battesimo di Gesù

13In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».

(Testo TILC)

3

1In quei giorni Giovanni il Battezzatore venne a predicare nel deserto della Giudea. 2Egli diceva: 'Cambiate vita, perché il regno di Dio è vicino!'.
3A lui si riferiva il profeta Isaia quando scriveva queste parole:
Una voce grida nel deserto:
preparate la via per il Signore,
spianate i suoi sentieri!
4Giovanni aveva un vestito fatto di peli di cammello e attorno ai fianchi portava una cintura di cuoio; mangiava cavallette e miele selvatico. 5La gente veniva a lui da Gerusalemme, da tutta la regione della Giudea e da tutti i territori lungo il fiume Giordano. 6Essi confessavano pubblicamente i loro peccati ed egli li battezzava nel fiume.
7Venivano a farsi battezzare anche molti che appartenevano ai gruppi dei farisei e dei sadducei. Giovanni se ne accorse e disse: 'Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire al castigo, che ormai è vicino? 8Dimostrate con i fatti che avete cambiato vita 9e non fatevi illusioni dicendo dentro di voi: 'Noi siamo discendenti di Abramo!'. Perché vi assicuro: Dio è capace di far sorgere veri figli di Abramo da queste pietre. 10La scure è già alla radice degli alberi, pronta per tagliare: ogni albero che non dà frutti buoni sarà tagliato e gettato nel fuoco. 11Io vi battezzo soltanto con l'acqua perché cambiate vita; ma dopo di me viene uno che vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. Egli è più potente di me, e io non sono degno neppure di portargli i sandali. 12Egli tiene in mano la pala per separare il grano dalla paglia. Il grano lo raccoglierà nel suo granaio, ma la paglia la brucerà con fuoco senza fine'.

Gesù viene a farsi battezzare
(vedi Marco 1, 9-11; Luca 3, 21-22)

13In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne fino al fiume Giordano e si avvicinò a Giovanni per farsi battezzare da lui. 14Ma Giovanni non voleva e cercava di convincerlo dicendo: - Sono io che avrei bisogno di essere battezzato da te; e tu invece vieni da me?
15Ma Gesù rispose:
- Lascia fare, per ora. Perché è bene che noi facciamo così la volontà di Dio sino in fondo.
Allora Giovanni accettò.
16Appena battezzato, Gesù usci dall'acqua. All'improvviso il cielo si aprì, ed egli vide lo Spirito di Dio il quale, come una colomba, scendeva su di lui. 17E dal cielo venne una voce: 'Questo è il Figlio mio, che io amo. Io l'ho mandato'.

(Testo CEI2008)

3
INIZI DELLA VITA PUBBLICA
Predicazione di Giovanni il Battista

1 In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea 2dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».
3Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse:

Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate isuoi sentieri!
4E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico.
5Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui 6e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
7Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all'ira imminente? 8Fate dunque un frutto degno della conversione, 9e non crediate di poter dire dentro di voi: «Abbiamo Abramo per padre!». Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. 10Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. 11Io vi battezzo nell'acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 12Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

Battesimo di Gesù

13Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

(Testo CEI74)

4
Tentazione nel deserto

1Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. 2E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. 3Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane». 4Ma egli rispose: «Sta scritto:

Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

5Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio 6e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo,
ed essi ti sorreggeranno con le loro mani,
perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede».

7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:

Non tentare il Signore Dio tuo».

8Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: 9«Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai». 10Ma Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto:

Adora il Signore Dio tuo
e a lui solo rendi culto».

11Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano.

Ritorno in Galilea

12Avendo intanto saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea 13e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, 14perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

15Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali,
sulla via del mare, al di là del Giordano,
Galilea delle genti;
16il popolo immerso nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte
una luce si è levata.

17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Chiamata dei primi quattro discepoli

18Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.

19E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». 20Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. 21Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. 22Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.

Gesù insegna e guarisce

23Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. 24La sua fama si sparse per tutta la Siria e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva. 25E grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

(Testo TILC)

4

1Poi lo Spirito di Dio fece andare Gesù nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2Per quaranta giorni e quaranta notti Gesù rimase là, e non mangiava né beveva. Alla fine ebbe fame.
3Allora il diavolo tentatore si avvicinò a lui e gli disse:
- Se tu sei il Figlio di Dio, comanda a queste pietre di diventare pane!
4Ma Gesù rispose:
- Nella Bibbia è scritto:
Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che viene da Dio.
5Allora il diavolo lo portò a Gerusalemme, la città santa; lo mise sul punto più alto del Tempio, 6e gli disse:
- Se tu sei il Figlio di Dio, buttati giù; perché nella Bibbia è scritto:
Dio comanderà ai suoi angeli.
Essi ti sorreggeranno con le loro mani
e così tu non inciamperai contro alcuna pietra.
7Gesù gli rispose:
- Ma nella Bibbia c'è scritto anche:
Non sfidare il Signore, tuo Dio.
8Il diavolo lo portò ancora su una montagna molto alta, gli fece vedere tutti i regni del mondo e il loro splendore, 9e gli disse: - Io ti darò tutto questo, se in ginocchio mi adorerai.
10Ma Gesù disse a lui:
- Vattene via, Satana! Perché nella Bibbia è scritto:
Adora il Signore, tuo Dio;
a lui solo rivolgi la tua preghiera.
11Allora il diavolo si allontanò da lui, e subito alcuni angeli vennero a servire Gesù.

Gesù incomincia la sua missione in Galilea
(vedi Marco 1, 14-15; Luca 4, 14-15)

12Quando Gesù seppe che Giovanni il Battezzatore era stato arrestato e messo in prigione, si recò in Galilea. 13Non rimase a Nàzaret, ma andò ad abitare nella città di Cafàrnao, sulla riva del lago di Galilea, nei territori di Zàbulon e di Néftali.
14Così si realizzò quel che Dio aveva detto per mezzo del profeta Isaia:
15Terra di Zàbulon e terra di Néftali,
strada che va dal mare al Giordano,
Galilea abitata da gente pagana:
16il popolo che vive nelle tenebre
vedrà una grande luce.
Per chi abita il buio paese della morte
è venuta una luce.
17Da quel momento Gesù cominciò a predicare il suo messaggio. Egli diceva: 'Cambiate vita, perché il regno di Dio è vicino!'.

Gesù chiama i primi discepoli: quattro pescatori
(vedi Marco 1, 16-20; Luca 5, 1-11)

18Un giorno, mentre camminava lungo la riva del lago di Galilea, Gesù vide due pescatori che stavano gettando le reti nel lago: erano Simone (che poi sarà chiamato Pietro) e suo fratello Andrea. 19Disse loro: 'Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini'. 20E quelli, subito, abbandonarono le reti e lo seguirono.
21Poco più avanti, Gesù vide altri due fratelli: erano Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo. Essi stavano nella barca con il padre e riparavano le reti. Quando li vide, Gesù li chiamò. 22Essi lasciarono subito la barca e il padre, e seguirono Gesù.

Gesù predica e guarisce
(vedi Luca 6, 17-19)

23Gesù percorreva tutta la regione della Galilea: insegnava nelle sinagoghe, annunziava il regno di Dio e guariva tutte le malattie e le infermità della gente. 24Si parlava di lui anche in tutto il territorio della Siria.
Gli portavano allora malati di ogni genere, anche indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva. 25Grandi folle lo seguivano: venivano dalla Galilea, dalla regione delle Dieci Città, da Gerusalemme, dalla Giudea e dai territori al di là del fiume Giordano.

(Testo CEI2008)

4
Tentazioni di Gesù

1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». 4Ma egli rispose: «Sta scritto:

Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
ed essi ti porteranno sulle loro mani
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:

Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». 10Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:

Il Signore, Dio tuo, adorerai:
a lui solo renderai culto».

11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

GESU' IN GALILEA
Il regno dei cieli è vicino

12Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, 13lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, 14perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

15Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
16Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta.

17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

I primi quattro discepoli

18Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 19E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». 20Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. 21Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. 22Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Gesù predica e guarisce

23Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. 24La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. 25Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

(Testo CEI74)

5
2. DISCORSO EVANGELICO
Le beatitudini

1Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:

3«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.

11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

Sale della terra e luce del mondo

13Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.

14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.

Il compimento della legge

17Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. 18In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. 19Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

La nuova giustizia superiore all'antica

20Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

21Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. 22Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.

23Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.

25Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. 26In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!

27Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; 28ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore.

29Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. 30E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.

31Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; 32ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

33Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; 34ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; 35né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. 36Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. 37Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.

38Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; 39ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guanciadestra, tu porgigli anche l'altra; 40e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. 42Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.

43Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; 44ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 45perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 46Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.

(Testo TILC)

5

1Vedendo che c'era tanta gente Gesù salì verso il monte. Si sedette, i suoi discepoli si avvicinarono a lui 2ed egli cominciò a istruirli con queste parole:

Le beatitudini
(vedi Luca 6, 20-23)

3'Beati quelli che sono poveri di fronte a Dio:
Dio dona loro il suo regno.
4Beati quelli che sono nella tristezza:
Dio li consolerà.
5Beati quelli che non sono violenti:
Dio darà loro la terra promessa.
6Beati quelli che desiderano ardentemente quello che Dio vuole:
Dio esaudirà i loro desideri.
7Beati quelli che hanno compassione degli altri:
Dio avrà compassione di loro.
8Beati quelli che sono puri di cuore:
essi vedranno Dio.
9Beati quelli che diffondono la pace:
Dio li accoglierà come suoi figli.
10Beati quelli che sono perseguitati perché fanno la volontà di Dio:
Dio dona loro il suo regno.
11Beati siete voi quando vi insultano e vi perseguitano, quando dicono falsità e calunnie contro di voi perché avete creduto in me. 12Siate lieti e contenti, perché Dio vi ha preparato in cielo una grande ricompensa: infatti, prima di voi, anche i profeti furono perseguitati.

I discepoli di Cristo sono sale e luce del mondo
(vedi Marco 9, 50; Luca 14, 34-35)

13'Siete voi il sale del mondo. Ma se il sale perde il suo sapore, come si potrà ridarglielo? Ormai non serve più a nulla; non resta che buttarlo via, e la gente lo calpesta. 14Siete voi la luce del mondo. Una città costruita sopra una montagna non può rimanere nascosta. 15Non si accende una lampada per metterla sotto un secchio, ma piuttosto per metterla in alto, perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così deve risplendere la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano il bene che voi fate e ringrazino il Padre vostro che è in cielo.

La legge di Dio
(vedi Luca 16, 17)

17'Non dovete pensare che io sia venuto ad abolire la legge di Mosè e l'insegnamento dei profeti. Io non sono venuto per abolirla ma per compierla in modo perfetto. 18Perché vi assicuro che fino a quando ci saranno il cielo e la terra, nemmeno la più piccola parola, anzi nemmeno una virgola, sarà cancellata dalla legge di Dio; e così fino a quando tutto non sarà compiuto.
19'Perciò, chi disubbidisce al più piccolo dei comandamenti e insegna agli altri a fare come lui, sarà il più piccolo nel regno di Dio. Chi invece mette in pratica i comandamenti e li insegna agli altri, sarà grande nel regno di Dio. 20Una cosa è certa: se non fate la volontà di Dio più seriamente di come fanno i farisei e i maestri della Legge, non entrerete nel regno di Dio.

La collera e la pace

21'Sapete che nella Bibbia è stato detto ai nostri padri: Non uccidere. Chi ucciderà sarà portato davanti al giudice. 22Ma io vi dico: anche se uno va in collera contro suo fratello sarà portato davanti al giudice. E chi dice a suo fratello: 'Sei un cretino' sarà portato di fronte al tribunale superiore. Chi gli dice: 'Traditore' sarà condannato al fuoco dell'inferno.
23'Perciò, se stai portando la tua offerta all'altare di Dio e ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, 24lascia lì l'offerta davanti all'altare e vai a far pace con tuo fratello; poi torna e presenta la tua offerta.
25'Così, se stai andando con il tuo avversario in tribunale, fa' presto a metterti d'accordo con lui, perché può consegnarti alle guardie per farti mettere in prigione. 26Ti assicuro che non uscirai di là, fino a quando non avrai pagato anche l'ultimo centesimo.

Adulterio e scandalo
(vedi Matteo 18, 8-9; Marco 9, 43.48)

27'Sapete che nella Bibbia è stato detto: Non commettere adulterio. 28Ma io vi dico: se uno guarda la donna di un altro perché la vuole, nel suo cuore egli ha già peccato di adulterio con lei.
29'Se il tuo occhio destro ti fa compiere il male, strappalo e gettalo via: ti conviene perdere soltanto una parte del tuo corpo, piuttosto che essere gettato tutto intero all'inferno. 30Se la tua mano destra ti fa compiere il male, tagliala e gettala via: ti conviene perdere soltanto una parte del tuo corpo, piuttosto che andare tutto intero all'inferno.

Il divorzio
(vedi Matteo 19, 7-9; Marco 10, 11-12; Luca 16, 18)

31'Nella Bibbia è stato detto: Chi vuole abbandonare la propria moglie deve darle una dichiarazione scritta di divorzio. 32Ma io vi dico: chi manda via la propria donna - salvo il caso di relazione illegale - la mette in pericolo di diventare adultera. E chi sposa una donna abbandonata dal marito commette adulterio anche lui.

Il giuramento

33'Voi sapete pure che nella Bibbia è stato detto ai nostri padri: Non giurare il falso, ma fa' quel che hai promesso con giuramento di fronte a Dio. 34Ma io vi dico: non giurate mai né per il cielo, che è il trono di Dio; 35né per la terra, che è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, che è la città del Signore. 36Non giurare nemmeno sulla tua testa, perché tu non hai neppure il potere di far diventare bianco o nero uno dei tuoi capelli.
37'Semplicemente, dite 'sì' quando è 'sì' e 'no' quando è 'no': tutto il resto viene dal diavolo.

Vendetta e perdono
(vedi Luca 6, 29-30)

38'Sapete che nella Bibbia è stato detto: Occhio per occhio, dente per dente. 39Ma io vi dico: non vendicatevi contro chi vi fa del male. Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu presentagli anche l'altra. 40Se uno vuol farti un processo per prenderti la camicia, tu lasciagli anche il mantello.
41'Se uno ti costringe ad accompagnarlo per un chilometro, tu va' con lui per due chilometri. 42Se qualcuno ti chiede qualcosa, dagliela. Non voltare le spalle a chi ti chiede un prestito.

L'amore verso i nemici
(vedi Luca 6, 27-28.32-36)

43'Sapete che è stato detto: Ama i tuoi amici e odia i tuoi nemici. 44Ma io vi dico: amate anche i vostri nemici, pregate per quelli che vi perseguitano. 45Facendo così, diventerete veri figli di Dio, vostro Padre, che è in cielo. Perché egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni e fa piovere per quelli che fanno il bene e per quelli che fanno il male.
46'Se voi amate soltanto quelli che vi amano, che merito avete? Anche i malvagi si comportano così!
47'Se salutate solamente i vostri amici, fate qualcosa di meglio degli altri? Anche quelli che non conoscono Dio si comportano così! 48Siate dunque perfetti, così com'è perfetto il Padre vostro che è in cielo.

(Testo CEI2008)

5
IL DISCORSO SUL MONTE
Le beatitudini

1Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

3«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.

Sale della terra, luce del mondo

13Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.

La Legge e il suo compimento

17Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. 18In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. 19Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
20Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Collera e riconciliazione

21Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. 22Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: «Stupido», dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: «Pazzo», sarà destinato al fuoco della Geènna.
23Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
25Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. 26In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!

Adulterio e fedeltà

27Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. 28Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
29Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. 30E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
31Fu pure detto: «Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto del ripudio». 32Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all'adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

Sì, sì; no, no

33Avete anche inteso che fu detto agli antichi: «Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti». 34Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, 35né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. 36Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. 37Sia invece il vostro parlare: «Sì, sì», «No, no»; il di più viene dal Maligno.

Vendetta, perdono, amore

38Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. 39Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l'altra, 40e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. 42Da' a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
43Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. 44Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.

(Testo CEI74)

6
Fare l'elemosina in segreto

1Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. 2Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 3Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Pregare in segreto

5Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. 6Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

La vera preghiera. Il Pater

7Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. 8Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. 9Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
10venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
11Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
12e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
13e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.

14Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; 15ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

Digiunare in segreto

16E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.

17Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, 18perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Il vero tesoro

19Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; 20accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. 21Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.

L'occhio lucerna del corpo

22La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; 23ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!

Dio e il denaro

24Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.

Abbandonarsi alla Provvidenza

25Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? 28E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 33Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà gia le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.

(Testo TILC)

6

1'State attenti a non fare il bene in pubblico per il desiderio di essere ammirati dalla gente; altrimenti non avrete nessuna ricompensa dal Padre vostro che è in cielo.
2'Quando dai qualcosa ai poveri, non fare come gli ipocriti, non farlo sapere a tutti. Essi fanno così nelle sinagoghe e per le strade, perché cercano di essere lodati dalla gente. Ma io vi assicuro che questa è l'unica loro ricompensa. 3'Invece, quando fai l'elemosina, non farlo sapere a nessuno, neanche ai tuoi amici. 4La tua elemosina rimarrà segreta; ma Dio, tuo Padre, vede anche ciò che è nascosto, e ti ricompenserà.

Preghiera e ipocrisia

5'E quando pregate, non fate come gli ipocriti che si mettono a pregare nelle sinagoghe o agli angoli delle piazze per farsi vedere dalla gente. Vi assicuro che questa è l'unica loro ricompensa.
6'Tu invece, quando preghi, entra in camera tua e chiudi la porta. Poi, prega Dio, presente anche in quel luogo nascosto. E Dio tuo Padre, che vede anche ciò che è nascosto, ti darà la ricompensa.

Gesù insegna come pregare
(vedi Marco 11,25-26; Luca 17,5-6)

7'Quando pregate, non usate tante parole come fanno i pagani: essi pensano che a furia di parlare Dio finirà per ascoltarli. 8Non fate come loro, perché Dio, vostro Padre, sa di che cosa avete bisogno, prima ancora che voi glielo chiediate.
9Dunque, pregate così:
Padre nostro che sei in cielo,
fa' che tutti riconoscano te come sei,
10che il tuo regno venga,
che la tua volontà si compia
anche in terra come in cielo.
11Dacci oggi il nostro pane necessario.
12Perdona le nostre offese
come anche noi perdoniamo a chi ci ha offeso.
13Fa' che non cadiamo nella tentazione,
ma liberaci dal Male.
14Perché, se voi perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è in cielo perdonerà anche a voi. 15Ma se non perdonerete agli altri il male che hanno fatto, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

Digiuno e ipocrisia

16'E quando fate un digiuno religioso, non agite come gli ipocriti. Essi mostrano la faccia triste, perché tutti vedano che stanno digiunando. Ma io vi assicuro che questa è l'unica loro ricompensa.
17'Tu invece, quando fai un digiuno, lavati la faccia e profumati i capelli, 18perché la gente non si accorga che tu stai digiunando. E Dio tuo Padre, che vede anche ciò che è nascosto, ti ricompenserà.

Le vere ricchezze
(vedi Luca 12, 33-34)

19'Non accumulate ricchezze in questo mondo. Qui i tarli e la ruggine distruggono ogni cosa e i ladri vengono e portano via. 20Accumulate piuttosto le vostre ricchezze in cielo. Là, i tarli e la ruggine non le distruggono e i ladri non vanno a rubare. 21Perché, dove sono le tue ricchezze, là c'è anche il tuo cuore.

Gli occhi e la luce
(vedi Luca 11, 34-36)

22'Gli occhi sono come lampada per il corpo: se i tuoi occhi sono buoni, tu sarai totalmente nella luce, 23ma se i tuoi occhi sono cattivi, tu sarai totalmente nelle tenebre. Se dunque la luce in te è tenebra, come sarà nera quella tenebra!

Dio e i soldi
(vedi Luca 16, 13)

24'Nessuno può servire due padroni: perché, o amerà l'uno e odierà l'altro; oppure preferirà il primo e disprezzerà il secondo. Non potete servire Dio e i soldi.

La vita e le vere preoccupazioni
(vedi Luca 12, 22-31)

25'Perciò io vi dico: non preoccupatevi troppo del mangiare e del bere che vi servono per vivere, o dei vestiti che vi servono per coprirvi. Non è forse vero che la vita è più importante del cibo e il corpo è più importante del vestito? 26'Guardate gli uccelli del cielo: essi non seminano, non raccolgono e non mettono il raccolto nei granai. Eppure il Padre vostro che è in cielo li nutre! Ebbene, voi non valete forse più di loro?
27'E chi di voi con tutte le sue preoccupazioni può vivere un giorno più di quel che è stabilito?
28'Anche per i vestiti, perché vi preoccupate tanto? Guardate come crescono i fiori dei campi: non lavorano, non si fanno vestiti. 29Eppure vi assicuro che nemmeno Salomone, con tutta la sua ricchezza, ha mai avuto un vestito così bello! 30Se dunque Dio rende così belli i fiori dei campi che oggi ci sono e il giorno dopo vengono bruciati, a maggior ragione procurerà un vestito a voi, gente di poca fede!
31'Dunque, non state a preoccuparvi troppo, dicendo: 'Che cosa mangeremo?, che cosa berremo?, come ci vestiremo?'. 32Sono gli altri, quelli che non conoscono Dio, a cercare sempre tutte queste cose. Il Padre vostro che è in cielo sa che avete bisogno di tutte queste cose.
33'Voi invece cercate prima il regno di Dio e fate la sua volontà: tutto il resto Dio ve lo darà in più. 34Perciò, non preoccupatevi troppo per il domani: ci pensa lui, il domani, a portare altre pene. Per ogni giorno basta la sua pena.

(Testo CEI2008)

6
Elemosina

1State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. 2Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Preghiera

5E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
7Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. 8Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
9Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
10venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
11Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
12e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
13e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

14Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; 15ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

Digiuno

16E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 17Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, 18perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Non preoccupatevi

19Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; 20accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. 21Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
22La lampada del corpo è l'occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; 23ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
24Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
25Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? 28E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? 31Non preoccupatevi dunque dicendo: «Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?». 32Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. 33Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena.

(Testo CEI74)

7
Non giudicare

1Non giudicate, per non essere giudicati; 2perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. 3Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? 4O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? 5Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.

Non profanare le cose sante

6Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.

Efficacia della preghiera

7Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; 8perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. 9Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? 10O se gli chiede un pesce, darà una serpe? 11Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!

La regola d'oro

12Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.

Le due vie

13Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; 14quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!

I falsi profeti

15Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. 16Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; 18un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. 19Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. 20Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.

I veri discepoli

21Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? 23Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.

24Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. 26Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».

Stupore della folla

28Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento: 29egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi.

(Testo TILC)

7

1'Non giudicate e Dio non vi giudicherà. 2Egli infatti vi giudicherà con lo stesso criterio che usate voi per giudicare gli altri. Con la stessa misura con la quale voi trattate gli altri, Dio tratterà voi.
3'Perché stai a guardare la pagliuzza che è nell'occhio di un tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? 4Come puoi dire al tuo fratello: 'Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nel tuo occhio hai una trave?'. 5Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio; allora tu ci vedrai bene e potrai togliere la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello.

Il valore del Vangelo

6'Non date ai cani ciò che è santo, perché non si rivoltino contro di voi per sbranarvi. Non gettate le vostre perle ai porci, perché non le calpestino con le zampe.

Preghiera e risposta
(vedi Luca 11, 9-13)

7'Chiedete e riceverete. Cercate e troverete. Bussate e la porta vi sarà aperta. 8Perché, chiunque chiede riceve, chi cerca trova, a chi bussa sarà aperto. 9'Chi di voi darebbe una pietra al figlio che gli chiede un pane? 10Chi gli darebbe un serpente se chiede un pesce? 11Se voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, a maggior ragione il Padre vostro che è in cielo darà cose buone a quelli che gliele chiedono!

Una regola pratica
(vedi Luca 6, 31)

12'Fate anche agli altri tutto quel che volete che essi facciano a voi: così comanda la legge di Mosè e così hanno insegnato i profeti.

La porta piccola
(vedi Luca 13, 24)

13'Entrate per la porta piccola! Perché grande è la porta e larga è la strada che conduce alla morte, e sono molti quelli che ci entrano. 14Al contrario, piccola è la porta e stretta è la strada che conduce alla vita, e sono pochi quelli che la trovano.

I falsi profeti. L'albero e i frutti
(vedi Matteo 12,33-35; Luca 6, 43-44)

15'Attenti ai falsi profeti! Quando vi vengono incontro, all'apparenza sembrano pecorelle, ma sotto sotto, essi sono lupi feroci. 16Li riconoscerete dalle loro azioni.
'Si può forse raccogliere uva dalle spine o fichi da un cespuglio? 17Se un albero è buono, fa frutti buoni; ma se un albero è cattivo, fa frutti cattivi. 18Un albero buono non può fare frutti cattivi, così come un albero cattivo non può fare frutti buoni. 19Ma un albero che non fa frutti buoni si taglia e si butta nel fuoco. 20'Dunque, è dalle loro azioni che riconoscerete i falsi profeti.

Condizioni per entrare nel regno di Dio
(vedi Luca 6, 46; 13, 25-27)

21'Non tutti quelli che dicono: 'Signore, Signore!' entreranno nel regno di Dio. Vi entreranno soltanto quelli che fanno la volontà del Padre mio che è in cielo. 22Quando verrà il giorno del giudizio, molti mi diranno: 'Signore, Signore! Tu sai che noi abbiamo parlato a tuo nome, e invocando il tuo nome abbiamo scacciato demòni e abbiamo fatto molti miracoli'.
23'Ma allora io dirò: Non vi ho mai conosciuti. Andate via da me, gente malvagia!'.

Le due case
(vedi Luca 6, 47-49)

24'Chi ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà simile a un uomo intelligente che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25È venuta la pioggia, i fiumi sono straripati, i venti hanno soffiato con violenza contro quella casa, ma essa non è crollata, perché le sue fondamenta erano sulla roccia'.
26'Al contrario, chi ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà simile a un uomo sciocco che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27È venuta la pioggia, i fiumi sono straripati, i venti hanno soffiato con violenza contro quella casa, e la casa è crollata. È la sua rovina fu grande'.

Gesù insegna con autorità
(vedi Marco 1, 22; Luca 4, 32)

28Quando Gesù ebbe finito di dire queste cose, la folla era molto meravigliata per i suoi insegnamenti. 29Infatti egli era diverso dai loro maestri della Legge, perché insegnava come uno che ha piena autorità.

(Testo CEI2008)

7
Non giudicare

1 Non giudicate, per non essere giudicati; 2perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. 3Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? 4O come dirai al tuo fratello: «Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio», mentre nel tuo occhio c'è la trave? 5Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
6Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.

Entrate per la porta stretta

7Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 8Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. 9Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? 10E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? 11Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
12Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
13Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. 14Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!

Falsi profeti e falsi discepoli

15Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! 16Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? 17Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; 18un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. 19Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. 20Dai loro frutti dunque li riconoscerete.
21Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22In quel giorno molti mi diranno: «Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?». 23Ma allora io dichiarerò loro: «Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l'iniquità!».

La casa sulla roccia

24Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. 26Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
28Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: 29egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

(Testo CEI74)

8
III. LA PREDICAZIONE DEL REGNO DEI CIELI
1. SEZIONE NARRATIVA: DIECI MIRACOLI
Guarigione di un lebbroso

1Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. 2Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi». 3E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve. 4Poi Gesù gli disse: «Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro».

Guarigione del servo del centurione

5Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: 6«Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente». 7Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò». 8Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Va', ed egli va; e a un altro; Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa».

10All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. 11Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti». 13E Gesù disse al centurione: «Và, e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante il servo guarì.

Guarigione della suocera di Pietro

14Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre. 15Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo.

Varie guarigioni

16Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati, 17perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

Egli ha preso le nostre infermità
e si è addossato le nostre malattie.

Esigenze della vocazione apostolica

18Vedendo Gesù una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all'altra riva. 19Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai». 20Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».

21E un altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre». 22Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti».

La tempesta sedata

23Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. 25Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». 26Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia. 27I presenti furono presi da stupore e dicevano: «Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?».

Gli indemoniati gadareni

28Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. 29Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?».

30A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare; 31e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: «Se ci scacci, mandaci in quella mandria». 32Egli disse loro: «Andate!». Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti. 33I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati. 34Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.

(Testo TILC)

8

1Poi Gesù scese dal monte e molta gente lo seguì. 2Allora un lebbroso si avvicinò, si mise in ginocchio davanti a lui e disse:
- Signore, se vuoi, tu puoi guarirmi.
3Gesù lo toccò con la mano e gli disse:
- Sì, lo voglio: guarisci!
E subito fu guarito dalla lebbra. 4Poi Gesù gli disse:
- Ascolta! Non dire a nessuno quel che ti è capitato. Va' invece dal sacerdote e fatti vedere da lui: poi fa' l'offerta che Mosè ha stabilito nella Legge. Così avranno una prova della tua guarigione.

Gesù guarisce il servo di un ufficiale romano
(vedi Luca 7, 1-10; Giovanni 4, 46-54)

5Quando Gesù entrò nella città di Cafàrnao, gli si avvicinò un ufficiale dell'esercito romano e si mise a chiedergli aiuto:
6 - Signore, il mio servitore è a casa paralizzato e soffre terribilmente.
7Gesù gli disse:
- Verrò e lo guarirò.
8Ma l'ufficiale rispose:
- No, Signore, io non sono degno che tu entri in casa mia. Basta che tu dica soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9Perché anch'io ho i miei superiori e ho dei soldati ai miei ordini. Se dico a uno: Va', egli va; se dico a un altro: Vieni, quello viene; se dico al mio servitore: Fa' questo!, egli lo fa.
10Quando Gesù lo sentì, rimase ammirato e disse a quelli che lo seguivano: 'Vi assicuro che non ho trovato nessuno, tra quelli che appartengono al popolo d'Israele con una fede così grande! 11E io vi dico che molti verranno da fuori, da oriente e da occidente, e si metteranno a tavola con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno di Dio. 12Invece, i cittadini del regno saranno gettati fuori, nelle tenebre: là piangeranno come disperati'.
13Poi disse all'ufficiale:
- Torna a casa tua. Hai creduto, e così sarà.
E in quello stesso momento il servo fu guarito.

Gesù guarisce la suocera di Pietro e molti altri
(vedi Marco 1, 29-34; Luca 4, 38-41)

14Poi Gesù entrò nella casa di Pietro. La suocera di Pietro era a letto con la febbre. Gesù la vide, 15toccò la sua mano e la febbre sparì. Allora la donna si alzò e si mise a servirlo.
16Quando fu sera, portarono a Gesù molte persone indemoniate. Con la sua parola, egli scacciò gli spiriti maligni e guarì tutti i malati.
17Così si realizzò quel che Dio aveva detto per mezzo del profeta Isaia:
Egli ha preso su di sé le nostre debolezze,
si è caricato di tutte le nostre sofferenze.

Gesù risponde a due che vogliono seguirlo
(vedi Luca 9, 57-62)

18C'era molta gente attorno a Gesù. Allora egli ordinò ai discepoli di andare all'altra riva del lago.
19Un maestro della Legge gli si avvicinò e disse:
- Maestro, io verrò con te dovunque andrai.
20Gesù gli rispose:
- Le volpi hanno una tana e gli uccelli hanno un nido, ma il Figlio dell'uomo non ha un posto dove poter riposare.
21Un altro dei discepoli disse a Gesù:
- Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre.
22Ma Gesù gli rispose:
- Seguimi! e lascia che i morti seppelliscano i loro morti.

Gesù calma una tempesta
(vedi Marco 4, 35-41; Luca 8, 22-25)

23Gesù salì in barca e i suoi discepoli lo accompagnarono. 24Improvvisamente sul lago si scatenò una grande tempesta e le onde erano tanto alte che coprivano la barca. Ma Gesù dormiva. 25I discepoli si avvicinarono a lui e lo svegliarono gridando:
- Signore, salvaci! Affondiamo!
26Gesù rispose:
- Perché avete paura, uomini di poca fede?
Poi si alzò in piedi, sgridò il vento e l'acqua del lago, e ci fu una grande calma.
27La gente rimase piena di stupore, e diceva: 'Chi è mai costui? Anche il vento e le onde del lago gli ubbidiscono!'.

Gesù guarisce gli indemoniati di Gadara
(vedi Marco 5, 1-20; Luca 8, 26-39)

28Quando Gesù arrivò sull'altra riva del lago, nella regione dei Gadarèni, due uomini uscirono da un cimitero e gli vennero incontro. Erano indemoniati, ma tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. 29Si misero a urlare:
- Che cosa vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?
30In quel luogo, a una certa distanza, c'era un grosso branco di maiali al pascolo. 31I demòni chiesero con insistenza:
- Se ci vuoi scacciare, mandaci nel branco dei maiali!
Gesù disse loro:
- Andate!
32Essi uscirono, ed entrarono nei maiali. Subito tutto il branco si mise a correre giù per la discesa, si precipitò nel lago e gli animali morirono annegati. 33I guardiani dei maiali fuggirono e andarono in città a raccontare quel che era successo, anche il fatto degli indemoniati.
34Così tutta la gente della città venne a cercare Gesù; e quando lo videro, lo pregarono di andare via dal loro territorio.

(Testo CEI2008)

8
MIRACOLI DI GESU'
Gesù guarisce un lebbroso

1 Scese dal monte e molta folla lo seguì. 2Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». 3Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita. 4Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va' invece a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».

La fede del centurione

5Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: 6«Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». 7Gli disse: «Verrò e lo guarirò». 8Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9Pur essendo anch'io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: «Va'!», ed egli va; e a un altro: «Vieni!», ed egli viene; e al mio servo: «Fa' questo!», ed egli lo fa».
10Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! 11Ora io vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». 13E Gesù disse al centurione: «Va', avvenga per te come hai creduto». In quell'istante il suo servo fu guarito.

Gesù guarisce la suocera di Pietro

14Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la febbre. 15Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva.
16Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, 17perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

Egli ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle malattie.

Come seguire Gesù

18Vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all'altra riva. 19Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». 20Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». 21E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». 22Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».

Gesù placa il mare in tempesta

23Salito sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva. 25Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». 26Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. 27Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».

Gli indemoniati di Gàdara

28Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. 29Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?».
30A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci al pascolo; 31e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». 32Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque.
33I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. 34Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.

(Testo CEI74)

9
Guarigione di un paralitico

1Salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città. 2Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». 3Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: «Costui bestemmia». 4Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore? 5Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina? 6Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora il paralitico, prendi il tuo letto e và a casa tua». 7Ed egli si alzò e andò a casa sua. 8A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

Chiamata di Matteo

9Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.

Pasto con i peccatori

10Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. 11Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 12Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. 13Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Discussione sul digiuno

14Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?». 15E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.

16Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore. 17Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano».

Guarigione dell'emorroissa e risurrezione della figlia di un capo

18Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà». 19Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.

20Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. 21Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». 22Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell'istante la donna guarì.

23Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse: 24«Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo. 25Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. 26E se ne sparse la fama in tutta quella regione.

Guarigione di due ciechi

27Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi». 28Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: «Credete voi che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». 29Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede». 30E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». 31Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.

Guarigione di un muto indemoniato

32Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. 33Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». 34Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».

Miseria delle folle

35Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. 36Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. 37Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi! 38Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!».

(Testo TILC)

9

1Gesù salì in barca, rifece la traversata del lago e tornò nella sua città. 2Qui, gli portarono un uomo paralizzato steso su una barella. Quando Gesù vide la fede di quelle persone disse al paralitico:
- Coraggio, figlio mio, i tuoi peccati sono perdonati.
3Allora alcuni maestri della Legge pensarono:
- Costui bestemmia!
4Ma Gesù capì i loro pensieri e disse:
- Perché pensate cose cattive dentro di voi?
5È più facile dire: I tuoi peccati sono perdonati, o dire: Àlzati e cammina? 6Ebbene, io vi farò vedere che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati.
Si voltò quindi verso il paralitico e gli disse: - Àlzati, prendi la tua barella e va' a casa tua.
7L'uomo si alzò e andò a casa sua.
8Vedendo queste cose, la folla fu presa da timore e lodava Dio perché aveva dato un tale potere agli uomini.

Gesù chiama Matteo
(vedi Marco 2, 13-17; Luca 5, 27-32)

9Passando per la via, Gesù vide un uomo, un certo Matteo, il quale stava seduto dietro il banco dove si pagavano le tasse. Gesù disse: 'Seguimi!'. Quello si alzò e cominciò a seguirlo.
10Più tardi, Gesù si trovava in casa di Matteo a mangiare. Erano venuti anche molti agenti delle tasse e altre persone di cattiva reputazione e si erano messi a tavola insieme con Gesù e i suoi discepoli. 11Vedendo questo fatto, i farisei dicevano ai suoi discepoli:
- Perché il vostro maestro mangia con quelli delle tasse e con gente di cattiva reputazione ?
12Gesù sentì e rispose:
- Le persone sane non hanno bisogno del medico; ne hanno bisogno invece i malati. 13Andate a imparare che cosa significa quel che Dio dice nella Bibbia: Misericordia io voglio, non sacrifici. Perché io non sono venuto a chiamare quelli che si credono giusti, ma quelli che si sentono peccatori.

La questione del digiuno
Il nuovo e il vecchio
(vedi Marco 2, 18-22; Luca 5, 33-39)

14Un giorno si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni il Battezzatore e gli domandarono:
- Perché noi e i farisei facciamo digiuno, i tuoi discepoli invece non lo fanno?
15Gesù rispose:
- Vi pare possibile che gli invitati a un banchetto di nozze se ne stiano tristi mentre lo sposo è con loro? Ma verrà il tempo in cui lo sposo gli sarà portato via, e allora faranno digiuno.
16Nessuno mette una pezza di stoffa nuova sopra un vestito vecchio: perché il tessuto nuovo strappa il vecchio, e il danno diventa peggiore. 17E ancora: il vino nuovo non si mette in otri vecchi: altrimenti gli otri scoppiano, il vino si rovescia e gli otri sono rovinati. Invece, il vino nuovo si mette in otri nuovi, così si conservano sia l'uno che gli altri.

La figlia del capo-sinagoga
e la donna che tocca il mantello di Gesù
(vedi Marco 5, 21-43; Luca 8, 40-56)

18Mentre Gesù diceva loro queste cose, arrivò un tale, un capo-sinagoga. Si avvicinò, si mise in ginocchio e disse: 'Poco fa è morta mia figlia. Ti prego, vieni, metti la tua mano su di lei e vivrà di nuovo'. 19Gesù si alzò e lo seguì insieme con i discepoli.
20Intanto, da dietro, una donna si accostò a Gesù e toccò l'orlo del suo mantello. Da dodici anni questa donna perdeva sangue; 21ma aveva pensato: 'Se riesco anche solo a toccare il suo mantello sarò guarita'.
22Gesù si voltò, la vide e le disse: 'Coraggio, figlia mia, la tua fede ti ha salvata'. E da quel momento la donna fu guarita.
23Poi arrivarono alla casa del capo-sinagoga. Gesù vide i suonatori di flauto e la folla che faceva lamenti funebri. 24Disse: 'Andate via! La ragazza non è morta, dorme'.
Ma quelli ridevano di lui. 25Quando la folla fu mandata fuori, Gesù entrò, prese la ragazza per mano e quella si alzò. 26E in tutto quel territorio la gente parlò di Gesù.

Gesù guarisce due ciechi

27Gesù passava di là, e due ciechi si misero a seguirlo gridando: 'Pietà di noi, Figlio di Davide!'. 28Quando arrivò a casa, i ciechi gli andarono vicino e Gesù domandò:
- Credete che io possa fare quello che mi chiedete?
Essi risposero:
- Sì, Signore.
29Allora egli toccò i loro occhi e disse:
- Come avete creduto, così avvenga!
30E i loro occhi cominciarono a vedere. Poi Gesù, parlando severamente, disse loro:
- Ascoltatemi bene: fate in modo che nessuno lo sappia!
31Ma quelli, appena usciti, parlarono di lui in tutta la regione.

Gesù guarisce un muto
(vedi Luca 11, 14-15)

32Dopo che i due ciechi furono usciti, portarono a Gesù un uomo che non poteva parlare a causa di uno spirito maligno. 33Quando Gesù scacciò questo spirito, il muto si mise a parlare. La gente era piena di meraviglia e diceva: 'Non si è mai visto niente di simile in Israele!'. 34I farisei invece dicevano: 'È il capo degli spiriti maligni che gli dà il potere di scacciare gli spiriti'.

Gesù si commuove vedendo la folla

35Gesù percorreva città e villaggi, insegnava nelle sinagoghe e annunziava il regno di Dio, guariva tutte le malattie e tutte le sofferenze. 36Vedendo le folle Gesù ne ebbe compassione, perché erano stanche e scoraggiate, come pecore che non hanno un pastore. 37Allora disse ai discepoli: 'La messe da raccogliere è molta, ma gli operai sono pochi. 38Pregate dunque il padrone del campo perché mandi operai a raccogliere la sua messe'.

(Testo CEI2008)

9
Gesù guarisce un paralitico

1 Salito su una barca, passò all'altra riva e giunse nella sua città. 2Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». 3Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». 4Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? 5Che cosa infatti è più facile: dire «Ti sono perdonati i peccati», oppure dire «Àlzati e cammina»? 6Ma, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati - disse allora al paralitico -, prendi il tuo letto e va' a casa tua». 7Ed egli si alzò e andò a casa sua. 8Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

Chiamata di Matteo

9Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. 10Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. 11Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 12Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. 13Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Discussione sul digiuno

14Allora gli si avvicinarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». 15E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. 16Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. 17Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano».

La fanciulla morta e la donna ammalata

18Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». 19Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
20Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. 21Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». 22Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell'istante la donna fu salvata.
23Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù 24disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. 25Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. 26E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

I due ciechi e il muto indemoniato

27Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!». 28Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». 29Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». 30E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». 31Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.
32Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. 33E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». 34Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».

IL DISCORSO SULLA MISSIONE
Gesù ha compassione della folla

35Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. 36Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. 37Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! 38Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».

(Testo CEI74)

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2. DISCORSO APOSTOLICO
Missione dei Dodici

1Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.

2I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, 3Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, 4Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi lo tradì.

5Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti:

«Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; 6rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. 7E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. 8Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 9Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, 10né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento.

11In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. 12Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 13Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. 14Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. 15In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città.

I missionari saranno perseguitati

16Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 19E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: 20non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.

21Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 22E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato. 23Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.

24Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; 25è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!

Parlare apertamente e senza timore

26Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. 27Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti. 28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna. 29Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.

30Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; 31non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!

32Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.

Gesù causa di dissensi

34Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. 35Sono venuto infatti a separare

il figlio dal padre, la figlia dalla madre,
la nuora dalla suocera:
36e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.

Rinnegarsi per seguire Gesù

37Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; 38chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. 39Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.

Conclusione del discorso apostolico

40Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. 41Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. 42E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

(Testo TILC)

10

1Gesù chiamò i suoi dodici discepoli e diede loro il potere di scacciare gli spiriti maligni, di guarire tutte le malattie e tutte le sofferenze. 2I nomi dei dodici apostoli sono questi: innanzi tutto Simone, detto Pietro, e suo fratello Andrea; Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo; 3Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo, l'agente delle tasse; Giacomo figlio di Alfeo e Taddeo; 4Simone, che era del partito degli zeloti, e Giuda l'Iscariota, che poi fu il traditore di Gesù.

La missione dei discepoli
(vedi Marco 6, 7-13; Luca 9, 1-6)

5Gesù mandò questi Dodici in missione dopo aver dato queste istruzioni: 'Non andate fra gente straniera e non entrate nelle città della Samaria. 6Andate invece fra la gente smarrita del popolo d'Israele. 7Lungo il cammino, annunziate che il regno di Dio è vicino. 8Guarite i malati, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, scacciate i demòni. Come avete ricevuto gratuitamente, così date gratuitamente. 9Non procuratevi monete d'oro o d'argento o di rame da portare con voi. 10Non prendete borse per il viaggio, né un vestito di ricambio, né sandali, né bastone. Perché l'operaio ha diritto di ricevere quel che gli è necessario. 11'Quando arrivate in una città o in un villaggio, informatevi se c'è qualcuno adatto a ospitarvi e restate da lui fino a quando partirete da quel luogo. 12Entrando in una casa dite: La pace sia con voi! 13Se quelli che vi abitano vi accolgono bene la pace che avete augurato venga su di loro; se invece non vi accolgono bene, il vostro augurio di pace rimanga senza effetto. 14Se qualcuno non vi accoglie e non ascolta le vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete via la polvere dai vostri piedi. 15Io vi assicuro che nel giorno del giudizio gli abitanti di Sòdoma e Gomorra saranno trattati meno severamente degli abitanti di quelle città.

Gesù annunzia dolori e persecuzioni
(vedi Matteo 24,15-25; Marco 13, 14-23; Luca 21, 20-24)

16'Ascoltate: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi. Perciò siate prudenti come serpenti e semplici come colombe. 17State in guardia, perché vi porteranno nei tribunali e nelle sinagoghe e vi tortureranno. 18Sarete trascinati davanti a governatori e re per causa mia, e sarete miei testimoni di fronte a loro e di fronte ai pagani. 19Ma quando sarete arrestati, non preoccupatevi di quel che dovrete dire e di come dirlo. In quel momento Dio ve lo suggerirà. 20Non sarete voi a parlare, ma sarà lo Spirito del Padre vostro che parlerà in voi.
21'Allora ci sarà chi tradirà un fratello per farlo morire; i padri faranno lo stesso, verso i loro figli; i figli si ribelleranno contro i genitori e li faranno morire. 22E voi sarete odiati da tutti per causa mia. Ma Dio salverà chi avrà resistito sino alla fine.
23'Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra. Vi assicuro che il Figlio dell'uomo verrà prima che siate passati in tutte le città d'Israele. 24'Nessun discepolo è più grande del suo maestro e nessun servo è più grande del suo padrone. 25È sufficiente che un discepolo diventi come il suo maestro e un servitore diventi come il suo padrone. Se hanno chiamato Demonio il capofamiglia, useranno nomi anche peggiori per quelli della sua casa.

Gesù invita a non aver paura
(vedi Luca 12, 2-7)

26'Dunque, non abbiate paura degli uomini. Tutto ciò che è nascosto sarà messo in luce, tutto ciò che è segreto sarà conosciuto. 27Quel che io vi dico nel buio, voi ripetetelo alla luce del giorno; quel che ascoltate sottovoce, gridatelo dalle terrazze.
28'Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima. Temete piuttosto Dio, che può mandare in rovina sia il corpo sia l'anima, all'inferno.
29'Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nessun passero cade a terra se Dio, vostro Padre, non vuole. 30Quanto a voi, Dio conosce anche il numero dei vostri capelli. 31Perciò non abbiate paura: voi valete più di molti passeri!

Condizioni per seguire Gesù
(vedi Luca 12, 8-9.51-53; 14, 26-27)

32'Tutti quelli che dichiareranno pubblicamente di essere miei discepoli, anch'io dichiarerò che sono miei, davanti al Padre mio che è in cielo. 33Ma quelli che pubblicamente diranno di non essere miei discepoli, anch'io dirò che non sono miei, davanti al Padre mio che è in cielo.
34'Non pensate che io sia venuto a portare pace nel mondo: io non sono venuto a portare la pace, ma la discordia. 35Infatti sono venuto a separare
il figlio dal padre,
la figlia dalla madre,
la nuora dalla suocera.
36E ognuno avrà nemici
anche nella propria famiglia.
37'Chi ama suo padre o sua madre più di quanto ama me, non è degno di me; chi ama suo figlio o sua figlia più di me, non è degno di me. 38Chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me. 39Chi cerca di conservare la sua vita la perderà; chi è pronto a sacrificare la propria vita per me, la ritroverà.

La ricompensa
(vedi Marco 9, 37-41)

40'Chi accoglie voi accoglie me; e chi accoglie me accoglie il Padre che mi ha mandato. 41Chi accoglie un profeta per il fatto che è profeta di Dio, riceverà una ricompensa degna di un profeta. Chi accoglie un uomo giusto per il fatto che è giusto, riceverà una ricompensa degna di un giusto. 42Chi darà anche solo un bicchiere d'acqua fresca, a uno di questi piccoli perché è mio discepolo, vi assicuro che riceverà la sua ricompensa'.

(Testo CEI2008)

10
Missione dei dodici

1Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
2I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; 3Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; 4Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, colui che poi lo tradì.
5Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; 6rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. 7Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. 8Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 9Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, 10né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
11In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. 12Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 13Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. 14Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. 15In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città.

Coraggio nelle persecuzioni

16Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 19Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: 20infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
21Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. 22Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. 23Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un'altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d'Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.
24Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; 25è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
26Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. 27Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo. 29Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. 30Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.

Chi accoglie voi, accoglie me

34Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. 35Sono infatti venuto a separare l'uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; 36e nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
37Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; 38chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. 39Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
40Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. 41Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. 42Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

(Testo CEI74)

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IV. IL MISTERO DEL REGNO DEI CIELI
1. SEZIONE NARRATIVA

1Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

Domanda di Giovanni Battista e testimonianza che gli rende Gesù

2Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: 3«Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?». 4Gesù rispose: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: 5I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, 6e beato colui che non si scandalizza di me». 7Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! 9E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta. 10Egli è colui, del quale sta scritto:

Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero
che preparerà la tua via davanti a te.

11In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. 12Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. 13La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. 14E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire. 15Chi ha orecchi intenda.

Giudizio di Gesù sulla sua generazione

16Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono:

17Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.

18E' venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio. 19E' venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere».

Sventura alle città delle sponde del lago

20Allora si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite: 21«Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, gia da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere. 22Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra. 23E tu, Cafarnao,

sarai forse innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi precipiterai!

Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe! 24Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!».

IL VANGELO RIVELATO AI SEMPLICI.
Il Padre e il Figlio

25In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. 27Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.

Gesù Signore dal giogo leggero

28Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

(Testo TILC)

11

1Quando ebbe finito di insegnare ai suoi dodici discepoli, Gesù partì per andare a predicare e ad insegnare nelle città di quella regione.

Giovanni manda alcuni discepoli a interrogare Gesù
(vedi Luca 7, 18-23)

2Giovanni era in prigione, ma sentì parlare di quel che faceva il Cristo. Allora mandò alcuni dei suoi discepoli per domandargli:
3- Sei tu quello che deve venire oppure dobbiamo aspettare un altro?
4Gesù rispose ai discepoli di Giovanni:
- Andate a raccontargli quel che udite e vedete: 5i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono risanati, i sordi odono, i morti risorgono e la salvezza viene annunziata ai poveri. 6Beato chi non perderà la fede in me.

Gesù parla di Giovanni il Battezzatore
(vedi Luca 7, 24-28; 16, 16)

7Mentre quelli se ne andavano Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla. Diceva: 'Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? No. 8Che cosa, allora? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ma quelli che portano abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! 9Che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, ve lo dico io, qualcosa di più che un profeta.
10Nella Bibbia Dio dice di lui:
Io mando il mio messaggero davanti a te:
egli ti preparerà la strada.
11Anzi, vi assicuro che tra gli uomini nessuno è mai stato più grande di Giovanni il Battezzatore. Eppure, il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
12'Dal tempo di Giovanni il Battezzatore fino a oggi il regno di Dio incontra opposizione perché i violenti vi si oppongono. 13Tutti i profeti e tutta la legge di Mosè hanno parlato del regno di Dio, fino al tempo di Giovanni. 14E se volete credermi, è Giovanni quel profeta Elia che deve tornare. 15Chi ha orecchi, cerchi di capire!'.

Gesù giudica la gente del suo tempo

(vedi Luca 7, 31-35)

16Gesù disse ancora: 'A chi posso paragonare la gente d'oggi? Sono come bambini seduti in piazza che gridano gli uni contro gli altri:
17'Vi abbiamo suonato con il flauto
una musica allegra,
e non avete ballato;
vi abbiamo cantato un canto di dolore,
e non vi siete battuti il petto'.
18'Così avviene oggi. È venuto Giovanni il Battezzatore, il quale non mangia e non beve, e dicono: 'È un indemoniato'. 19Poi è venuto il Figlio dell'uomo, il quale mangia e beve, e dicono: 'Questo è un mangione e un beone, amico di quelli delle tasse e di altre persone di cattiva reputazione'. Eppure la Sapienza di Dio è manifestata dalle sue opere'.

Gesù minaccia alcune città della Galilea
(vedi Luca 10, 12-15)

20Poi Gesù si mise a parlare severamente contro quelle città nelle quali aveva compiuto la maggior parte dei suoi fatti miracolosi: le rimproverava perché i loro abitanti non avevano cambiato vita. 21Diceva: 'Guai a voi, abitanti di Corazin! Guai a voi, abitanti di Betsàida! Perché, se i miracoli avvenuti in mezzo a voi fossero stati fatti nelle città pagane di Tiro e Sidone, da tempo i loro abitanti si sarebbero vestiti di sacco e avrebbero messo cenere sul capo per mostrare che volevano cambiar vita. 22Perciò, vi assicuro che nel giorno del giudizio gli abitanti di Tiro e di Sidone saranno trattati meno severamente di voi. 23E tu, città di Cafàrnao,
credi forse che Dio ti innalzerà fino al cielo?
No, tu precipiterai nell'abisso!
Perché, se i miracoli avvenuti in te fossero stati fatti a Sòdoma, quella città esisterebbe ancor oggi. 24Perciò, ti assicuro che nel giorno del giudizio Sòdoma sarà trattata meno severamente di te'.

Gesù ringrazia il Padre
(vedi Luca 10, 21-22)

25In quel momento Gesù disse:
'Ti ringrazio, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché hai nascosto queste cose
ai grandi e ai sapienti
e le hai fatte conoscere ai piccoli.
26Sì, Padre, così tu hai voluto'.
27E disse ancora: 'Il Padre ha messo tutto nelle mie mani. Nessuno conosce il Figlio, se non il Padre. Nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e quelli ai quali il Figlio lo fa conoscere.

Gesù offre riposo

28'Venite con me, tutti voi che siete stanchi e oppressi: io vi farò riposare. 29Accogliete le mie parole e lasciatevi istruire da me. Io non tratto nessuno con violenza e sono buono con tutti. Voi troverete la pace, 30perché quel che vi comando è per il vostro bene, quel che vi do da portare è un peso leggero'.

(Testo CEI2008)

11

1 Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

DISCUSSIONI SU GESU'
Elogio di Giovanni il Battista

2Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò 3a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 4Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: 5i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. 6E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
7Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! 9Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 10Egli è colui del quale sta scritto:

Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero,
davanti a te egli preparerà la tua via
.

11In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. 12Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. 13Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. 14E, se volete comprendere, è lui quell'Elia che deve venire. 15Chi ha orecchi, ascolti!

Severo giudizio di Gesù

16A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:

17«Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!».

18È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: «È indemoniato». 19È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: «Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori». Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
20Allora si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: 21«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. 22Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. 23E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! 24Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

Inno di lode

25In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

(Testo CEI74)

12
Le spighe strappate

1In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. 2Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato». 3Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? 4Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? 5O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? 6Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio. 7Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa. 8Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».

Guarigione di un uomo dalla mano inaridita

9Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga. 10Ed ecco, c'era un uomo che aveva una mano inaridita, ed essi chiesero a Gesù: «E' permesso curare di sabato?». Dicevano ciò per accusarlo. 11Ed egli disse loro: «Chi tra voi, avendo una pecora, se questa gli cade di sabato in una fossa, non l'afferra e la tira fuori? 12Ora, quanto è più prezioso un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare del bene anche di sabato». 13E rivolto all'uomo, gli disse: «Stendi la mano». Egli la stese, e quella ritornò sana come l'altra. 14I farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo.

Gesù è il 'servo del Signore'

15Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli guarì tutti, 16ordinando loro di non divulgarlo, 17perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia:

18Ecco il mio servo che io ho scelto;
il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annunzierà la giustizia alle genti.
19Non contenderà, né griderà,
né si udrà sulle piazze la sua voce.
20La canna infranta non spezzerà,
non spegnerà il lucignolo fumigante,
finché abbia fatto trionfare la giustizia;
21nel suo nome spereranno le genti.

Gesù e Beelzebùl

22In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. 23E tutta la folla era sbalordita e diceva: «Non è forse costui il figlio di Davide?». 24Ma i farisei, udendo questo, presero a dire: «Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni».

25Ma egli, conosciuto il loro pensiero, disse loro: «Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi. 26Ora, se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? 27E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici. 28Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio. 29Come potrebbe uno penetrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa. 30Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. 31Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 32A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro.

Le parole rivelano il cuore

33Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero. 34Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore. 35L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive. 36Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; 37poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato».

Il segno di Giona

38Allora alcuni scribi e farisei lo interrogarono: «Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno». Ed egli rispose: 39«Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta. 40Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. 41Quelli di Nìnive si alzeranno a giudicare questa generazione e la condanneranno, perché essi si convertirono alla predicazione di Giona. Ecco, ora qui c'è più di Giona! 42La regina del sud si leverà a giudicare questa generazione e la condannerà, perché essa venne dall'estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone; ecco, ora qui c'è più di Salomone!

Ritorno offensivo dello spirito immondo

43Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova. 44Allora dice: Ritornerò alla mia abitazione, da cui sono uscito. E tornato la trova vuota, spazzata e adorna. 45Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione perversa».

I veri parenti di Gesù

46Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli. 47Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti». 48Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 49Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; 50perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre».

(Testo TILC)

12

1Un giorno Gesù passava attraverso i campi di grano. Era sabato, e i suoi discepoli strapparono alcune spighe e le mangiarono perché avevano fame. 2I farisei se ne accorsero, e dissero a Gesù:
- Guarda! i tuoi discepoli fanno ciò che la nostra Legge non permette di fare nel giorno del riposo.
3Gesù rispose:
- Ma non avete letto, nella Bibbia, che cosa fece Davide un giorno che lui e i suoi compagni ebbero fame? 4Come sapete, entrò nel Tempio e tutti mangiarono i pani offerti a Dio. Non avrebbero potuto prenderli, perché la Legge dice che soltanto i sacerdoti possono mangiare quei pani. 5Oppure non avete letto nei libri della legge di Mosè che cosa fanno i sacerdoti? Quando è sabato, essi nel Tempio non rispettano la legge del riposo, eppure non sono colpevoli.
6Ebbene, io vi assicuro che qui c'è qualcuno che è più importante del Tempio! 7Se voi sapeste veramente il significato di queste parole della Bibbia:
Misericordia io voglio, non sacrifici
non avreste condannato uomini senza colpa. 8Infatti, il Figlio dell'uomo è padrone del sabato.

Gesù guarisce un uomo in giorno di sabato
(vedi Marco 3, 1-6; Luca 6, 6-11)

9Gesù andò via di là ed entrò nella sinagoga. 10Tra la gente c'era un uomo che aveva una mano paralizzata. Alcuni farisei, che cercavano il modo di accusare Gesù, gli fecero questa domanda:
- La nostra Legge permette di guarire un uomo in giorno di sabato?
11Gesù rispose:
- Se uno di voi ha soltanto una pecora e questa, in giorno di sabato, va a cadere in un fosso, certo la afferra e la tira fuori. 12E un uomo non vale molto più di una pecora? Perciò la Legge permette di fare del bene a qualcuno anche se è sabato.
13Poi Gesù disse all'uomo malato: 'Dammi la tua mano'.
Gliela diede e la sua mano ritornò perfettamente sana come l'altra.
14Allora quei farisei uscirono dalla sinagoga e si radunarono per decidere come far morire Gesù.

Gesù è il 'servo di Dio' descritto dalla Bibbia

15Quando Gesù venne a sapere queste cose, andò in un altro luogo. Molta gente lo seguì; ed egli guarì tutti i malati, 16ma raccomandò severamente di non dirlo a nessuno. 17Così si realizzò quel che Dio aveva detto per mezzo del profeta Isaia:
Ecco il mio servo, quello che io ho scelto,
- dice il Signore; -
È lui che io amo, lui ho mandato.
A lui darò il mio Spirito,
e dirà a tutti i popoli che io li giudicherò.
19Non farà discussioni, non griderà,
non terrà discorsi nelle piazze.
20Se una canna è incrinata, non la spezzerà;
se una lampada è debole, non la spegnerà.
Farà sempre così, fino a quando non avrà fatto trionfare la giustizia;
21per tutti i popoli egli sarà una speranza.

Gesù ha potere sui demòni
(vedi Marco 3, 22-30; Luca 11, 14-23)

22Portarono a Gesù un uomo che era cieco e muto, perché uno spirito maligno era dentro di lui. Gesù lo guarì; quello si mise a parlare e incominciò a vedere. 23Le folle erano piene di meraviglia e dicevano: 'Non sarà lui il Figlio di Davide che aspettiamo?'.
24Ma i farisei, quando ne furono informati, dissero: 'È soltanto con l'aiuto di Beelzebùl, il capo dei demòni, che egli ha il potere di scacciare i demòni'.
25Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: 'Se gli abitanti di una nazione si dividono e si combattono tra loro, quella nazione va in rovina. Se una città o una famiglia si divide e le persone litigano tra loro, non potranno più durare. 26Se dunque Satana scaccia Satana ed è in lotta contro se stesso, come potrà durare il suo regno? 27Ora se io scaccio i demòni con l'aiuto di Beelzebùl, il capo dei demòni, con l'aiuto di chi li scacciano i vostri discepoli? Perciò saranno proprio loro a mostrare che avete torto. 28Se invece è con lo Spirito di Dio che io scaccio i demòni, allora vuoi dire che è giunto per voi il regno di Dio.
29'Come si può entrare nella casa di un uomo forte e portar via i suoi beni? Prima si deve legare quell'uomo forte e poi si potrà vuotargli la casa.
30'Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie insieme con me spreca il raccolto.
31'Perciò vi dico: tutti i peccati e tutte le bestemmie degli uomini potranno essere perdonati, ma chi avrà detto una bestemmia contro lo Spirito Santo non potrà essere perdonato. 32Se uno avrà detto una parola contro il Figlio dell'uomo potrà essere perdonato; ma chi avrà detto una parola contro lo Spirito Santo non sarà perdonato, né ora né mai.

L'albero e i frutti
(vedi Matteo 7, 16-20; Luca 6, 43-45)

33'Se prendete un albero buono, anche i suoi frutti saranno buoni; se prendete un albero cattivo, anche i suoi frutti saranno cattivi: perché è dai frutti che si conosce la qualità dell'albero. 34E voi, razza di vipere, come potete dire cose buone se siete cattivi? Ciascuno infatti esprime con la bocca quel che ha nel cuore. 35L'uomo buono ha con sé un tesoro di bene, dal quale tira fuori cose buone; l'uomo cattivo ha in sé un tesoro di male, dal quale tira fuori cose cattive. 36'Vi assicuro che nel giorno del giudizio tutti dovranno render conto di ogni parola inutile che hanno detto: 37perché saranno le vostre parole che vi porteranno a essere condannati o a essere riconosciuti innocenti'.

Alcuni chiedono a Gesù un miracolo
(vedi Matteo 16,1-4; Marco 8, 11-12; Luca 11, 16.29-32)

38Alcuni maestri della Legge e alcuni farisei dissero a Gesù: 'Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno miracoloso'. 39Gesù rispose: 'Questa gente malvagia e infedele a Dio vuole vedere un segno miracoloso! Ma non riceverà nessun segno, eccetto il segno del profeta Giona. 40Come Giona rimase nel ventre del grande pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo rimarrà sepolto nella terra tre giorni e tre notti.
41'Nel giorno del giudizio gli abitanti di Ninive si alzeranno a condannare questa gente, perché essi cambiarono vita quando ascoltarono la predicazione di Giona. Eppure, di fronte a voi c'è uno che è più grande di Giona!
42'Nel giorno del giudizio la regina del sud si alzerà a condannare questa gente: essa infatti venne da molto lontano per ascoltare le sagge parole del re Salomone. Eppure, di fronte a voi c è uno che è più grande di Salomone!

Quando lo spirito maligno ritorna
(vedi Luca 11, 24-26)

43'Quando uno spirito maligno è uscito da un uomo se ne va per luoghi deserti in cerca di riposo. Se però non lo trova, 44allora dice: 'Tornerò nella mia casa, quella che ho lasciato'. Egli ci va e la trova vuota, pulita e bene ordinata. 45Allora va a chiamare altri sette spiriti, più maligni di lui; poi, tutti insieme, entrano in quella persona e vi rimangono come a casa loro. Così, alla fine, quell'uomo si trova in condizioni peggiori di prima. E così sarà anche per voi, gente malvagia'.

I veri parenti di Gesù
(vedi Marco 3, 31-35; Luca 8, 19-21)

46Gesù stava parlando alla folla. Sua madre e i suoi fratelli volevano parlare con lui, ma erano rimasti fuori. 47Un tale disse a Gesù:
- Qui fuori ci sono tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlare con te.
48Gesù a chi gi parlava rispose:
- Chi è mia madre? e chi sono i miei fratelli? 49Poi, con la mano indicò i suoi discepoli e disse:
- Guarda: sono questi mia madre e i miei fratelli: 50perché se uno fa la volontà del Padre mio che è in cielo, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre.

(Testo CEI2008)

12
Gesù signore del sabato

1 In quel tempo Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. 2Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». 3Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? 4Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. 5O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? 6Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. 7Se aveste compreso che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrifici, non avreste condannato persone senza colpa. 8Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».
9Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga; 10ed ecco un uomo che aveva una mano paralizzata. Per accusarlo, domandarono a Gesù: «È lecito guarire in giorno di sabato?». 11Ed egli rispose loro: «Chi di voi, se possiede una pecora e questa, in giorno di sabato, cade in un fosso, non l'afferra e la tira fuori? 12Ora, un uomo vale ben più di una pecora! Perciò è lecito in giorno di sabato fare del bene». 13E disse all'uomo: «Tendi la tua mano». Egli la tese e quella ritornò sana come l'altra. 14Allora i farisei uscirono e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

Gesù il Servo del Signore

15Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti 16e impose loro di non divulgarlo, 17perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

18Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia.
19Non contesterà né griderà
né si udrà nelle piazze la sua voce.
20Non spezzerà una canna già incrinata,
non spegnerà una fiamma smorta,
finché non abbia fattotrionfare lagiustizia;
21nel suo nome spereranno le nazioni.

Gesù in polemica con i farisei

22In quel tempo fu portato a Gesù un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. 23Tutta la folla era sbalordita e diceva: «Che non sia costui il figlio di Davide?». 24Ma i farisei, udendo questo, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni».
25Egli però, conosciuti i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso in se stesso cade in rovina e nessuna città o famiglia divisa in se stessa potrà restare in piedi. 26Ora, se Satana scaccia Satana, è diviso in se stesso; come dunque il suo regno potrà restare in piedi? 27E se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. 28Ma, se io scaccio i demòni per mezzo dello Spirito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. 29Come può uno entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega? Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. 30Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.
31Perciò io vi dico: qualunque peccato e bestemmia verrà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non verrà perdonata. 32A chi parlerà contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma a chi parlerà contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato, né in questo mondo né in quello futuro.
33Prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono. Prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero. 34Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? La bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. 35L'uomo buono dal suo buon tesoro trae fuori cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori cose cattive. 36Ma io vi dico: di ogni parola vana che gli uomini diranno, dovranno rendere conto nel giorno del giudizio; 37infatti in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato».
38Allora alcuni scribi e farisei gli dissero: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno». 39Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. 40Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. 41Nel giorno del giudizio, quelli di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! 42Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!
43Quando lo spirito impuro esce dall'uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo, ma non ne trova. 44Allora dice: «Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito». E, venuto, la trova vuota, spazzata e adorna. 45Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione malvagia».

I veri parenti di Gesù

46Mentre egli parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli. 47Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». 48Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 49Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 50Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

(Testo CEI74)

13
2. DISCORSO PARABOLICO
Introduzione

1Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare. 2Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia.

3aEgli parlò loro di molte cose in parabole.

Parabola del seminatore

3bE disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. 5Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo. 6Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò. 7Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. 8Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. 9Chi ha orecchi intenda».

Perché Gesù parla in parabole

10Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?».

11Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 13Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. 14E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice:

Voi udrete, ma non comprenderete,
guarderete, ma non vedrete.
15Perché il cuore di questo popolo
si è indurito, son diventati duri di orecchi,
e hanno chiuso gli occhi,
per non vedere con gli occhi,
non sentire con gli orecchi
e non intendere con il cuore e convertirsi,
e io li risani.

16Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. 17In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono!

Spiegazione della parabola del seminatore

18Voi dunque intendete la parabola del seminatore: 19tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. 20Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l'uomo che ascolta la parola e subito l'accoglie con gioia, 21ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato. 22Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l'inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto. 23Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta».

Parabola della zizzania

24Un'altra parabola espose loro così: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. 27Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? 28Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? 29No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».

Parabola del grano di senapa

31Un'altra parabola espose loro: «Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. 32Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami».

Parabola del lievito

33Un'altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti».

Le folle ascoltano solo parabole

34Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole, 35perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta:

Aprirò la mia bocca in parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.

Spiegazione della parabola della zizzania

36Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». 37Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. 38Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, 39e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. 40Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. 41Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità 42e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. 43Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!

Parabole del tesoro e della perla

44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

45Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

Parabola della rete

47Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

Conclusione

51Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». 52Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

V. LA CHIESA, PRIMIZIA DEL REGNO DEI CIELI
1. SEZIONE NARRATIVA
Visita a Nazaret

53Terminate queste parabole, Gesù partì di là 54e venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? 55Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? 56E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?». 57E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». 58E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità.

(Testo TILC)

13

1Quel giorno, Gesù usci di casa e andò a sedersi in riva al lago di Galilea. 2Attorno a lui si radunò una folla tanto grande che egli salì su una barca e si sedette. Tutta la gente rimase sulla riva.
3Gesù parlava di molte cose servendosi di parabole. Egli diceva: 'Un contadino andò a seminare, 4e mentre seminava alcuni semi andarono a cadere sulla strada: vennero allora gli uccelli e li mangiarono. 5Altri semi invece andarono a finire su un terreno dove c'erano molte pietre e poca terra: questi germogliarono subito perché la terra non era profonda, 6ma il sole, quando si levò, bruciò le pianticelle che seccarono perché non avevano radici robuste. 7Altri semi caddero in mezzo alle spine e le spine, crescendo, soffocarono i germogli. 8Ma alcuni semi caddero in un terreno buono e diedero un frutto abbondante: cento o sessanta o trenta volte di più. 9Chi ha orecchi, cerchi di capire!'.

Perché Gesù usa le parabole
(vedi Marco 4, 10-12; Luca 8, 9-10)

10Allora i discepoli di Gesù si avvicinarono a lui e gli domandarono.
- Perché, quando parli alla gente, usi le parabole?
11Gesù rispose:
- A voi Dio fa conoscere apertamente i misteri del suo regno, ma agli altri no. 12Perché, chi ha molto riceverà ancor di più e sarà nell'abbondanza; a chi ha poco, invece, porteranno via anche quel poco che ha. 13Per questo parlo in parabole: perché guardano e non vedono, ascoltano e non capiscono, 14e si realizza per loro la profezia che è scritta nel libro del profeta Isaia:
Ascolterete e non capirete, dice il Signore, guarderete e non vedrete.
15Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile:
sono diventati duri d'orecchi,
hanno chiuso gli occhi:
per non vedere con gli occhi,
per non sentire con gli orecchi,
per non comprendere con il cuore,
per non tornare verso di me,
per non lasciarsi guarire da me.
16Voi invece siete beati, perché i vostri occhi vedono e i vostri orecchi ascoltano. 17Vi assicuro che molti profeti e molti uomini giusti avrebbero desiderato vedere quel che voi vedete, ma non l'hanno visto; molti avrebbero desiderato udire quel che voi udite, ma non l'hanno udito.

Gesù spiega la parabola del seminatore
(vedi Marco 4, 13-20; Luca 8, 11-15)

18'Ascoltate il significato della parabola del seminatore: 19Il seme caduto sulla strada indica chi sente parlare del regno di Dio, ma non capisce. Viene il maligno e ruba quel che è stato seminato nel suo cuore.
20'Il seme caduto dove c'erano molte pietre indica chi ascolta la parola di Dio e l'accoglie con entusiasmo, 21ma non ha radici e non è costante; appena incontra difficoltà o persecuzione, subito si lascia andare.
22'Il seme caduto tra le spine indica chi ascolta la parola, ma poi si lascia prendere dalle preoccupazioni di questo mondo e dai piaceri della ricchezza; tutto questo soffoca la parola di Dio ed essa rimane senza frutto.
23'Infine, il seme caduto nel buon terreno indica chi ascolta la parola di Dio e la capisce. Egli la fa fruttificare ed essa produce cento o sessanta o trenta volte di più'.

Parabola dell'erba cattiva

24Poi Gesù raccontò un'altra parabola: 'Il regno di Dio è come la buona semente che un uomo fece seminare nel suo campo. 25Ma una notte, mentre i contadini dormivano, un suo nemico venne a seminare erba cattiva in mezzo al grano e poi se ne andò. 26Quando il grano cominciò a spuntare e a formare le spighe, si vide che era cresciuta in mezzo al grano anche erba cattiva. 27I contadini allora dissero al padrone:
- Signore, tu avevi fatto seminare del buon grano nel tuo campo. Da dove viene l'erba cattiva?
28'Egli rispose:
- È stato un nemico a far questo!
'I contadini gli domandarono:
- Vuoi che andiamo a strapparla via?
29'Ma egli rispose:
- No! Perché, così, rischiate di strappare anche il grano insieme con l'erba cattiva. 30Lasciate che crescano insieme fino al giorno del raccolto. A quel momento io dirò ai mietitori: raccogliete prima l'erba cattiva e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece mettetelo nel mio granaio'.

Parabola del granello di senape e del lievito
(vedi Marco 4, 30-32; Luca 13, 18-21)

31Poi Gesù raccontò un'altra parabola: 'Il regno di Dio è simile a un granello di senape che un uomo prese e seminò nel suo campo. 32Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, quando è cresciuto, è più grande di tutte le piante dell'orto: diventa un albero tanto grande che gli uccelli vengono a fare il nido tra i suoi rami'.
33Gesù disse ancora una parabola: 'Il regno di Dio è simile a un po' di lievito che una donna ha preso e ha mescolato in una grande quantità di farina, e a un certo punto tutta la pasta è lievitata!'.

Perché Gesù parla in parabole
(vedi Marco 4, 33-34)
Gesù raccontava alla folla tutte queste cose usando parabole: e non parlava mai senza parabole.

35 Così si realizzò quel che Dio aveva detto per mezzo del profeta:
Io parlerò loro in parabole,
annunzierò cose nascoste
fin dalla creazione del mondo.

Gesù spiega la parabola dell'erba cattiva

36Poi Gesù si allontanò dalla folla e andò a casa. Allora i discepoli si avvicinarono a lui e gli dissero: 'Spiegaci la parabola dell'erba cattiva cresciuta nel campo'.
37Gesù rispose: 'Quello che semina la buona semente è il Figlio dell'uomo. 38Il campo è il mondo. La buona semente rappresenta quelli che appartengono al regno di Dio; l'erba cattiva rappresenta quelli che appartengono al diavolo. 39Il nemico che l'ha seminata è il diavolo stesso, e il giorno del raccolto è la fine di questo mondo. I mietitori infine sono gli angeli.
40'Come l'erba cattiva è raccolta e bruciata nel fuoco, così si farà alla fine del mondo. 41Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, ed essi porteranno via dal suo regno tutti quelli che sono di ostacolo agli altri e quelli che fanno il male. 42Li getteranno nel grande forno di fuoco. Là piangeranno come disperati. 43Invece, quelli che fanno la volontà di Dio, quel giorno saranno splendenti come il sole nel regno di Dio Padre. Chi ha orecchi, cerchi di capire'.

Tre parabole

44'Il regno di Dio è simile a un tesoro nascosto in un campo. Un uomo lo trova, lo nasconde di nuovo, poi, pieno di gioia corre a vendere tutto quello che ha e compera quel campo.
45'Il regno di Dio è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose. 46Quando ha trovato una perla di grande valore, egli va, vende tutto quel che ha e compera quella perla.
47'E ancora: il regno di Dio è simile a una rete gettata nel mare, la quale ha raccolto pesci di ogni genere. 48Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si siedono e mettono nei cesti i pesci buoni; i pesci cattivi, invece, li buttano via. 49Così sarà alla fine del mondo: verranno gli angeli e separeranno i malvagi dai buoni, 50per gettarli nel grande forno di fuoco. Là, essi piangeranno come disperati'.

Conclusione sulle parabole

51Poi Gesù disse ai discepoli:
- Avete capito tutte queste cose?
Risposero:
- Sì, abbiamo capito.
52Ed egli disse:
- Perciò, un maestro della Legge che diventa discepolo del regno di Dio è come un capofamiglia che dal suo tesoro tira fuori cose vecchie e cose nuove.

La gente di Nàzaret non ha fiducia in Gesù
(vedi Marco 6, 1-6; Luca 4, 16-30)

53Quando Gesù ebbe finito di raccontare queste parabole partì da quel luogo. 54Andò nella sua città e si mise a insegnare nella sinagoga. I suoi compaesani, ascoltandolo, erano molto meravigliati e dicevano: 'Ma chi gli ha dato questa sapienza e il potere di fare miracoli? 55Non è il figlio del falegname? Non è Maria sua madre? I suoi fratelli non sono forse Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? 56E le sue sorelle non vivono, qui in mezzo a noi? Ma allora, dove ha imparato a fare e dire tutte queste cose?'. 57Per questo non volevano più saperne di lui. Ma Gesù disse loro: 'Un profeta è disprezzato soprattutto nella sua patria e nella sua famiglia'. 58E in quell'ambiente non fece molti miracoli perché la gente non aveva fede.

(Testo CEI2008)

13
IL DISCORSO DELLE PARABOLE
Parabola del seminatore

1 Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. 2Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
3Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, 6ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9Chi ha orecchi, ascolti».
10Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». 11Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. 13Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. 14Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice:

Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
15Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!

16Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. 17In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!

Gesù spiega la parabola del seminatore

18Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. 19Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. 20Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l'accoglie subito con gioia, 21ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. 22Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. 23Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

Tre parabole: zizzania, granello di senape, lievito

24Espose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. 27Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: «Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?». 28Ed egli rispose loro: «Un nemico ha fatto questo!». E i servi gli dissero: «Vuoi che andiamo a raccoglierla?». 29«No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio»».
31Espose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. 32Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell'orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
33Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
34Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, 35perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:

Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.

Gesù spiega la parabola della zizzania

36Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». 37Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. 38Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno 39e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. 40Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. 41Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità 42e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. 43Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!

Altre parabole: tesoro, perla, rete da pesca

44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
47Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
51Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». 52Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

RIVELAZIONE DI GESU': RIFIUTO E FEDE
Gli abitanti di Nàzaret rifiutano Gesù

53Terminate queste parabole, Gesù partì di là. 54Venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? 55Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? 56E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». 57Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». 58E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

(Testo CEI74)

14
Erode e Gesù

1In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù. 2Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui».

Esecuzione di Giovanni Battista

3Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello. 4Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla!». 5Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta.

6Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode 7che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato. 8Ed essa, istigata dalla madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». 9Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data 10e mandò a decapitare Giovanni nel carcere. 11La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre. 12I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informarne Gesù.

Prima moltiplicazione dei pani

13Udito ciò, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città. 14Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati.

15Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». 16Ma Gesù rispose: «Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare». 17Gli risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci!». 18Ed egli disse: «Portatemeli qua». 19E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla. 20Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati. 21Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Gesù cammina sulle acque e Pietro con lui

22Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla. 23Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù.

24La barca intanto distava gia qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. 25Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. 26I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «E' un fantasma» e si misero a gridare dalla paura. 27Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura». 28Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque». 29Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. 30Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». 31E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».

32Appena saliti sulla barca, il vento cessò. 33Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!».

Guarigioni nel paese di Genèsaret

34Compiuta la traversata, approdarono a Genèsaret. 35E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati, 36e lo pregavano di poter toccare almeno l'orlo del suo mantello. E quanti lo toccavano guarivano.

(Testo TILC)

14

1In quel tempo governava in Galilea il re Erode. Egli venne a sapere che Gesù era diventato famoso. 2Disse allora ai suoi servi: 'Questi è Giovanni il Battezzatore, che è tornato dal mondo dei morti! Perciò ha il potere di fare i miracoli'.

Morte di Giovanni il Battezzatore
(vedi Marco 6, 17-29)

3In realtà, qualche tempo prima, Erode aveva fatto arrestare Giovanni, l'aveva incatenato e messo in prigione. Il motivo di tutto ciò era stata la faccenda di Erodìade (la moglie di suo fratello Filippo); 4perché Giovanni aveva detto a Erode: 'Non è giusto che tu la tenga con te!'.
5Allora Erode voleva farlo ammazzare, ma aveva paura della gente, perché tutti pensavano che Giovanni era un profeta di Dio.
6Un giorno però ci fu la festa del suo compleanno, e la giovane figlia di Erodìade si mise a danzare davanti agli invitati. La sua danza piacque talmente a Erode 7che egli le fece una promessa e un giuramento: 'Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò'.
8La madre le consigliò che cosa chiedere, e la ragazza disse: 'Fammi portare qui, su un piatto, la testa di Giovanni il Battezzatore!'.
9Il re fu molto dispiaciuto, ma siccome aveva giurato e c'erano lì presenti gli altri invitati, ordinò di darle quel che aveva chiesto. 10Perciò mandò uno alla prigione a far tagliare la testa a Giovanni. 11La testa fu portata su un piatto e consegnata alla ragazza, ed essa la diede a sua madre.
12I discepoli di Giovanni andarono a prendere il corpo e lo seppellirono. Poi raccontarono il fatto a Gesù.

Gesù dà da mangiare a cinquemila uomini
(vedi Matteo 15,32-28; Marco 6, 30-44; 8,1-9; Luca 9, 10-17, Giovanni 6, 1-13)

13Quando sentì questa notizia, Gesù partì in barca per recarsi in un luogo isolato, lontano da tutti, ma la gente venne a saperlo e seguirono Gesù a piedi, venendo da varie città.
14Quando Gesù scese dalla barca e vide tutta quella folla, ebbe compassione di loro e si mise a guarire i malati.
15Verso sera, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero:
- È già tardi e questo luogo è isolato. Lascia andare la gente in modo che possa comprarsi da mangiare nei villaggi'.
16Ma Gesù disse loro:
- Non hanno bisogno di andar via: dategli voi qualcosa da mangiare.
17Essi gli risposero:
- Ma noi abbiamo soltanto cinque pani e due pesci.
18E Gesù disse:
- Portateli qui a me.
19Allora Gesù ordinò di far sedere la folla sull'erba. Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo e disse la preghiera di benedizione. Poi spezzò i pani e li diede ai discepoli; e i discepoli li diedero alla folla.
20Tutti mangiarono e ne ebbero abbastanza. Alla fine raccolsero i pezzi avanzati e ne riempirono dodici ceste. 21Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Gesù cammina sul lago
(vedi Marco 6, 45-52; Giovanni 6, 16-21)

22Subito dopo Gesù ordinò ai discepoli di salire in barca e di andare sull'altra riva del lago. Egli intanto avrebbe rimandato a casa la gente. 23Dopo averla rimandata salì da solo sul monte a pregare.
Venne la notte, e Gesù era ancora là, solo. 24La barca era già molto lontana dalla spiaggia, ma aveva il vento contrario ed era sbattuta dalle onde.
25Sul finire della notte, Gesù andò verso i suoi discepoli camminando sul lago. 26Quando essi lo videro camminare sull'acqua si spaventarono. Dicevano:
- È un fantasma! - e gridavano di paura.
27Ma subito Gesù parlò:
- Coraggio, sono io! Non abbiate paura!
28Pietro rispose:
- Signore, se sei tu, dimmi di venire verso di te, sull'acqua.
29E Gesù gli disse:
- Vieni!
Pietro allora scese dalla barca e cominciò a camminare sull'acqua verso Gesù.
30Ma vedendo la forza del vento, ebbe paura, cominciò ad affondare e gridò:
- Signore! Salvami!
31Gesù lo afferrò con la mano e gli disse:
- Uomo di poca fede, perché hai dubitato?
32Quando salirono insieme nella barca il vento cessò. 33Allora gli altri che erano nella barca si misero in ginocchio di fronte a Gesù e dissero: 'Tu sei veramente il Figlio di Dio!'.

Gesù guarisce i malati nella regione di Genèsaret
(vedi Marco 6, 53-56)

34Attraversato il lago arrivarono nella regione di Genèsaret. 35La gente del posto riconobbe Gesù e tutto intorno si sparse la voce che egli era arrivato. Allora gli portarono i loro malati, 36e lo supplicarono di permettere che gli toccassero almeno l'orlo del mantello. E tutti quelli che lo toccavano erano guariti.

(Testo CEI2008)

14
Martirio di Giovanni il Battista

1 In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. 2Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».
3Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. 4Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». 5Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
6Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode 7che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. 8Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». 9Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data 10e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. 11La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. 12I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.

Gesù moltiplica i pani e i pesci

13Avendo udito questo, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. 14Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
15Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». 16Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». 17Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». 18Ed egli disse: «Portatemeli qui». 19E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. 20Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. 21Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Gesù cammina sulle acque

22Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. 23Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
24La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. 25Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. 26Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. 27Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». 28Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». 29Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. 30Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». 31E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». 32Appena saliti sulla barca, il vento cessò. 33Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

Gesù a Gennèsaret compie guarigioni

34Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. 35E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati 36e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.

(Testo CEI74)

15
Discussioni sulle tradizioni farisaiche

1In quel tempo vennero a Gesù da Gerusalemme alcuni farisei e alcuni scribi e gli dissero: 2«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!». 3Ed egli rispose loro: «Perché voi trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? 4Dio ha detto:

Onora il padre e la madre

e inoltre:

Chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.

5Invece voi asserite: Chiunque dice al padre o alla madre: Ciò con cui ti dovrei aiutare è offerto a Dio, 6non è più tenuto a onorare suo padre o sua madre. Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione. 7Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:

8Questo popolo mi onora con le labbra
ma il suo cuore è lontano da me.
9Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini».

Insegnamento sul puro e sull'impuro

10Poi riunita la folla disse: «Ascoltate e intendete! 11Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!».

12Allora i discepoli gli si accostarono per dirgli: «Sai che i farisei si sono scandalizzati nel sentire queste parole?». 13Ed egli rispose: «Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata. 14Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!». 15Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». 16Ed egli rispose: «Anche voi siete ancora senza intelletto? 17Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna? 18Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l'uomo. 19Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie.

(Testo TILC)

15
1Alcuni farisei e alcuni maestri della Legge giunti da Gerusalemme si avvicinarono a Gesù e gli dissero:
2- Prima di mangiare, i tuoi discepoli non fanno il rito di lavarsi le mani. Perché non rispettano la tradizione religiosa dei nostri padri?
3Gesù risposte loro:
- E voi, perché non rispettate i comandamenti di Dio, per seguire la vostra tradizione? 4Dio ha detto: Onora il padre e la madre. E poi: Chi parla male di suo padre o di sua madre deve essere condannato a morte. 5-6Voi invece insegnate che uno non ha più il dovere di onorare suo padre e sua madre se dice ad essi che ha offerto a Dio quei beni che doveva usare per loro.
Così, per mezzo della vostra tradizione, voi fate diventare inutile la parola di Dio. 7Ipocriti! Il profeta Isaia aveva ragione quando, parlando di voi, diceva:
8Questo popolo, - dice il Signore, -
mi onora a parole,
ma il suo cuore è lontano da me.
9Il modo con cui mi onorano non ha valore,
perché insegnano come dottrina di Dio
comandamenti che son fatti da uomini.
Le cose che rendono impuro un uomo
(vedi Marco 7, 14-23)

10Poi Gesù chiamò la folla e disse: 'Ascoltate e cercate di capire. 11Non è ciò che entra nella bocca dell'uomo che può farlo diventare impuro. Piuttosto è ciò che esce dalla bocca: questo può far diventare impuro l'uomo!'.
12I discepoli si avvicinarono e gli dissero:
- Sai che i farisei si sono scandalizzati ascoltando le tue parole?
13Ma Gesù rispose:
- Tutti gli alberi che non sono stati piantati dal Padre mio, che è in cielo, saranno strappati. 14Lasciateli dire! Sono ciechi, e vogliono far da guida ad altri ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due andranno a cadere in una fossa.
15Allora Pietro disse:
- Spiegaci questa parabola.
16Ma Gesù rispose:
- Anche voi non riuscite ancora a capire? 17Non capite che quello che entra in bocca va allo stomaco e quindi va a finire in una fogna? 18Ciò che invece esce dalla bocca viene dal cuore dell'uomo ed è questo che può renderlo impuro. 19Perché, è dal cuore che vengono tutti i pensieri malvagi che portano al male: gli assassinii, i tradimenti tra marito e moglie, i peccati sessuali, i furti, le menzogne, gli insulti.

(Testo CEI2008)

15
Nuova polemica con i farisei

1 In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: 2«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». 3Ed egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione?
4Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte.
5Voi invece dite: «Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è un'offerta a Dio, 6non è più tenuto a onorare suo padre». Così avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione.
7Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:

8Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
9Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini».

10Poi, riunita la folla, disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! 11Non ciò che entra nella bocca rende impuro l'uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l'uomo!».
12Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?». 13Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. 14Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».
15Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». 16Ed egli rispose: «Neanche voi siete ancora capaci di comprendere? 17Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e viene gettato in una fogna? 18Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l'uomo. 19Dal cuore, infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità, furti, false testimonianze, calunnie.

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