B I B B I A .net   > Bibbia CEI 2008 > Bibbia CEI 1974 > La Bibbia TILC

Antico Gen Es Lv Nm Dt - Gios Gdc Rut 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Nee Tob Gdt Est 1Mac 2Mac
Testam. Gb Sal Prv Qo Cant Sap Sir - Is Ger Lam Bar Ez Dan Os Gioe Am Abd Gion Mich Naum Abac Sof Agg Zacc Mal

NuovoT. Mt Mc Lc Gv - At - Rom 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tit Flm Ebr - Giac 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd - Ap

(Versione sperimentale)
Ricerca per citazione:
CEI 2008:   CEI 74:   TILC:    Mostra N.Versetto:     

Ricerca per parola:
cerca all'interno di
CEI 2008:   CEI 74:   TILC:    Mostra N.Versetto:     
 
Vangelo secondo Giovanni
  > Libro: Vangelo secondo Giovanni, Cap.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21  

(Testo CEI74)

1
6Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
7Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
8Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce.
9Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
11Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto.
12A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
13i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
14E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
15Giovanni gli rende testimonianza
e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti,
perché era prima di me».
16Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto
e grazia su grazia.
17Perché la legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
18Dio nessuno l'ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato.

IL MINISTERO DI GESU'
1. L'ANNUNCIO DELLA NUOVA ECONOMIA
A. La settimana inaugurale
La testimonianza di Giovanni

19E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Chi sei tu?». 20Egli confessò e non negò, e confessò: «Io non sono il Cristo». 21Allora gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No». 22Gli dissero dunque: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». 23Rispose:

«Io sono voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia». 24Essi erano stati mandati da parte dei farisei. 25Lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». 26Giovanni rispose loro: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, 27uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo». 28Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

29Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: «Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! 30Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. 31Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele». 32Giovanni rese testimonianza dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. 33Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. 34E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio».

I primi discepoli

35Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli 36e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». 37E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. 38Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?». 39Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.

40Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. 41Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)» 42e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)».

43Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi». 44Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. 45Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». 46Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». 47Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». 48Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». 49Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». 50Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!». 51Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».

(Testo TILC)

1

6Dio mandò un uomo:
si chiamava Giovanni.
7Egli venne come testimone della luce
perché tutti gli uomini,
ascoltandolo,
credessero nella luce.
8Non era lui la luce:
Giovanni era un testimone della luce.
9La luce vera,
colui che illumina ogni uomo,
stava per venire nel mondo.
10Egli era nel mondo,
il mondo è stato fatto per mezzo di lui,
ma il mondo non l'ha riconosciuto.
11È venuto nel mondo che è suo
ma i suoi non l'hanno accolto.
12Alcuni però hanno creduto in lui.
A questi Dio ha fatto il dono
di diventare figli di Dio.
13Non sono diventati figli di Dio per nascita naturale,
per volontà di un uomo:
è Dio che ha dato loro la nuova vita.
14Colui che è 'la Parola' è diventato un uomo
ed è vissuto in mezzo a noi uomini.
Noi abbiamo contemplato
il suo splendore divino.
È lo splendore
del Figlio unico del Dio Padre,
pieno della vera grazia divina!
15Giovanni aveva dichiarato: 'Dopo di me viene uno che è più grande di me, perché esisteva già prima di me'. Quando vide Gesù gli rese testimonianza dicendo: 'È di lui che io parlavo!'.
16La ricchezza della sua grazia si è riversata su di noi, e noi tutti l'abbiamo ricevuta.
17Perché Dio ha dato la sua Legge per mezzo di Mosè, ma la sua grazia e la sua verità sono venute a noi per mezzo di Gesù, il Cristo.
18Nessuno ha mai visto Dio: il Figlio unico di Dio, quello che è sempre vicino al Padre, ce l'ha fatto conoscere.

Giovanni prepara la strada del Signore
(vedi Matteo 3,1-12; Marco 1,1-8; Marco 1,2-8; Luca 3,1-5.15-18)

19Questa fu la testimonianza di Giovanni. Le autorità ebraiche avevano mandato da Gerusalemme sacerdoti e addetti al culto del Tempio, per interrogarlo. Volevano sapere chi era. 20Giovanni dichiarò senza esitazione:
- Io non sono il Messia.
21Essi gli chiesero:
- Chi sei, allora? Sei forse Elia?
Ma Giovanni disse:
- No, non sono Elia.
Quelli insistettero:
- Sei il profeta?
Giovanni rispose:
- No.
22Alla fine gli chiesero:
- Chi sei, dunque? Perché noi dobbiamo riferire qualcosa a quelli che ci hanno mandati. Cosa dici di te stesso?
23Allora Giovanni disse:
- Io sono
la voce di uno che grida nel deserto:
spianate la strada per il Signore.
Così ha detto il profeta Isaia.
24Quelli che interrogavano Giovanni appartenevano al gruppo dei farisei. 25Gli domandarono ancora:
- Se non sei il Messia, né Elia, né il profeta, perché battezzi la gente?
26Giovanni rispose:
- Io battezzo con acqua. Ma in mezzo a voi c'è uno che voi non conoscete. 27Egli viene dopo di me, ma io non sono degno neanche di sciogliere i lacci dei suoi sandali.
28Questo accadeva vicino al villaggio di Betània, al di là del fiume Giordano, dove Giovanni battezzava.

Giovanni presenta Gesù, il Figlio di Dio
(vedi Matteo 3,13-17; Marco 1,9-10.16; Luca 3,21-22; 5,1)

29Il giorno dopo, Giovanni vede Gesù venire verso di lui, e dice: 'Ecco l'Agnello di Dio che prende su di sé il peccato del mondo. 30parlavo di lui quando dicevo: dopo di me viene uno che è più grande di me, perché esisteva già prima di me. 31Anch'io non lo conoscevo, tuttavia Dio mi ha mandato a battezzare con acqua, per farlo conoscere al popolo d'Israele'.
32Poi Giovanni portò questa testimonianza: 'Ho visto lo Spirito di Dio scendere come colomba dal cielo, e rimanere sopra di lui. 33Anch'io non lo conoscevo quando Dio mi mandò a battezzare con acqua, ma Dio mi disse: 'Vedrai lo Spirito scendere e fermarsi su un uomo - è lui che battezzerà con Spirito Santo'. 34Ebbene, io l'ho visto accadere, e posso testimoniare che Gesù è il Figlio di Dio'.
35Il giorno seguente Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli. 36passò Gesù. Giovanni lo guardò e disse: 'Ecco l'Agnello di Dio'.

I primi discepoli
(vedi Matteo 4,19-22; 16,17-18; Marco 1,17-20; 3,16; Luca 5,2-3.9-11; 6,13-14)

37I due discepoli lo udirono parlare così e si misero a seguire Gesù.
38Gesù si voltò e vide che lo seguivano. Allora disse:
- Che cosa volete?
Essi gli dissero:
- Dove abiti, rabbì? (rabbì vuol dire: maestro).
39Gesù rispose:
- Venite e vedrete.
Quei due andarono, videro dove Gesù abitava e rimasero con lui il resto della giornata. Erano circa le quattro del pomeriggio.
40Uno dei due che udirono Giovanni e andarono con Gesù si chiamava Andrea. Era il fratello di Simon Pietro. 41La prima persona che Andrea incontrò fu appunto suo fratello Simone. Gli dice:
- 'Abbiamo trovato il Messia' (Messia o Cristo vuol dire: Salvatore inviato da Dio).
42Andrea accompagnò Simone da Gesù. Appena Gesù lo vide gli disse:
- 'Tu sei Simone, il figlio di Giovanni. Ora il tuo nome sarà Cefa (in ebraico 'Cefa' è lo stesso che 'Pietro', e vuol dire: Pietra).
43Il giorno dopo, Gesù decise di andare in Galilea. Incontrò Filippo e gli disse: 'Vieni con me'.
44Filippo, Andrea e Pietro erano tutti e tre della città di Betsàida.
45Filippo trovò Natanaèle e gli disse:
- Il Messia promesso nella Bibbia da Mosè e dai profeti, l'abbiamo trovato: è Gesù di Nàzaret, il figlio di Giuseppe.
46Natanaèle disse a Filippo:
- Di Nàzaret? Da quel paese non può venire nulla di buono.
Rispose Filippo:
- Vieni e vedrai.
47Gesù vide venire Natanaèle e disse:
- Questo è un vero israelita, un uomo senza inganno.
48Natanaèle disse a Gesù:
- Come fai a conoscermi?
Gesù gli rispose:
- Io ti ho visto prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto l'albero di fico.
49Natanaèle esclamò:
- Maestro, tu sei il Figlio di Dio! Tu sei il re d'Israele!
50Gesù replicò:
- Io ho detto che ti ho visto sotto il fico e per questo tu credi in me? Vedrai cose ben più grandi!
51Disse ancora Gesù:
- Io vi assicuro che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere verso il Figlio dell'uomo.

(Testo CEI2008)

1

6Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
7Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
8Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
9Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
11Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
12A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
13i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
14E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
15Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
16Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
17Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
18Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

PRIMA PASQUA
Testimonianza di Giovanni

19Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». 20Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». 21Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. 22Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». 23Rispose:

«Io sono voce di uno che grida nel deserto:
Rendete diritta la via del Signore,

come disse il profeta Isaia».
24Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. 25Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». 26Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, 27colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». 28Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
29Il giorno dopo, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! 30Egli è colui del quale ho detto: «Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me». 31Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell'acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
32Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. 33Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell'acqua mi disse: «Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo». 34E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

I primi discepoli

35Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli 36e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». 37E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. 38Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì - che, tradotto, significa Maestro -, dove dimori?». 39Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
40Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. 41Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» - che si traduce Cristo - 42e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» - che significa Pietro.
43Il giorno dopo Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». 44Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. 45Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». 46Natanaele gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». 47Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». 48Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l'albero di fichi». 49Gli replicò Natanaele: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». 50Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l'albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». 51Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo».

(Testo CEI74)

2
Le nozze di Cana

1Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. 2Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». 4E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». 5La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».

6Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. 7E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo. 8Disse loro di nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. 9E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo 10e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un pò brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono». 11Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

12Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni.

B. La prima pasqua
La purificazione del tempio

13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. 15Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato». 17I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. 18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

Soggiorno a Gerusalemme

23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome. 24Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti 25e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro, egli infatti sapeva quello che c'è in ogni uomo.

(Testo TILC)

2
Il primo segno miracoloso

1Due giorni dopo ci fu un matrimonio a Cana, una città della Galilea. C'era anche la madre di Gesù, 2e Gesù fu invitato alle nozze con i suoi discepoli.
3A un certo punto mancò il vino. Allora la madre di Gesù gli dice:
- Non hanno più vino.
4Risponde Gesù:
- Donna, che vuoi da me? L'ora mia non è ancora giunta.
5La madre di lui dice ai servi: 'Fate tutto quel che vi dirà'.
6C'erano lì sei recipienti di pietra di circa cento litri ciascuno. Servivano per i riti di purificazione degli Ebrei. 7Gesù disse ai servi:
- Riempiteli d'acqua!
Essi li riempirono fino all'orlo. 8Poi Gesù disse loro:
- Adesso prendetene un po' e portatelo ad assaggiare al capotavola.
Glielo portarono.
9Il capotavola assaggiò l'acqua che era diventata vino. Ma egli non sapeva da dove veniva quel vino. Lo sapevano solo i servi che avevano portato l'acqua. Quando lo ebbe assaggiato, il capotavola chiamò lo sposo 10e gli disse: 'Tutti servono prima il vino buono e poi, quando si è già bevuto molto, servono il vino meno buono. Tu invece hai conservato il vino buono fino a questo momento'.
11Così Gesù fece il primo dei suoi segni miracolosi nella città di Cana, in Galilea, e manifestò la sua grandezza, e i suoi discepoli credettero in lui. 12Dopo questo fatto andarono tutti a Cafàrnao, Gesù, sua madre, i fratelli e i suoi discepoli, e ci rimasero qualche giorno.

Gesù scaccia i mercanti dal Tempio
(vedi Matteo 21,12-17.23; Marco 11,15-19.27-28; 14,55-58; Luca 14,45-48; 20,1-2)

13La festa ebraica della Pasqua si avvicinava, e Gesù salì a Gerusalemme. 14Nel cortile del Tempio trovò i mercanti che vendevano buoi, pecore e colombe. C'erano anche i cambiamonete seduti dietro ai loro banchi.
15Allora Gesù fece una frusta di cordicelle, scacciò tutti dal Tempio, con le pecore e i buoi, rovesciò i tavoli dei cambiamonete spargendo a terra i loro soldi. 16Poi si rivolse ai venditori di colombe e disse: 'Portate via di qua questa roba! Non riducete a un mercato la casa di mio Padre!'.
17Allora i suoi discepoli ricordarono la parola della Bibbia che dice: L'amore per la tua casa è come un fuoco che mi consuma.
18Intervennero alcuni capi ebrei e domandarono a Gesù:
- Dacci una prova che hai l'autorità di fare queste cose.
19Gesù rispose:
Distruggete questo Tempio! In tre giorni lo farò risorgere.
20Quelli replicarono:
- Ci sono voluti quarantasei anni per costruire questo Tempio e tu in tre giorni lo farai risorgere?
21Ma Gesù parlava del tempio del suo corpo.
22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo, e credettero alle parole della Bibbia e a quelle di Gesù.

Gesù trascorre la Pasqua a Gerusalemme

23Gesù rimase a Gerusalemme durante le feste della Pasqua. Molti videro i miracoli che faceva e credettero in lui. 24Ma Gesù non si fidava di loro perché li conosceva tutti: 25non aveva bisogno di informazioni, perché sapeva benissimo che cosa c'è nel cuore di ogni uomo.

(Testo CEI2008)

2
Il segno delle nozze di Cana

1 Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. 2Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». 4E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». 5Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
6Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. 7E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le anfore»; e le riempirono fino all'orlo. 8Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. 9Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo 10e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
11Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
12Dopo questo fatto scese a Cafàrnao, insieme a sua madre, ai suoi fratelli e ai suoi discepoli. Là rimasero pochi giorni.

Gesù scaccia i venditori dal tempio

13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà.
18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull'uomo. Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo.

(Testo CEI74)

3
Colloquio con Nicodemo

1C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. 2Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». 3Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». 4Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». 5Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. 7Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. 8Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». 9Replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». 10Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? 11In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. 12Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? 13Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. 14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è gia stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. 19E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. 20Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. 21Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.

Ministero di Gesù in Giudea
Ultima testimonianza di Giovanni

22Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea; e là si trattenne con loro, e battezzava. 23Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché c'era là molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. 24Giovanni, infatti, non era stato ancora imprigionato.

25Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo la purificazione. 26Andarono perciò da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall'altra parte del Giordano, e al quale hai reso testimonianza, ecco sta battezzando e tutti accorrono a lui». 27Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato dato dal cielo. 28Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a lui. 29Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta. 30Egli deve crescere e io invece diminuire.

31Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. 32Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; 33chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. 34Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. 35Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. 36Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui».

(Testo TILC)

3
Gesù a Nicodèmo

1Nel gruppo dei farisei c'era un tale che si chiamava Nicodèmo. Era uno dei capi ebrei. 2Egli venne a cercare Gesù, di notte, e gli disse:
- Rabbì, sappiamo che sei un maestro mandato da Dio, perché nessuno può fare i miracoli che fai tu, se Dio non è con lui.
3Gesù gli rispose:
- Credimi, nessuno può vedere il regno di Dio se non nasce nuovamente.
4Nicodèmo gli disse:
- Com'è possibile che un uomo nasca di nuovo quando è vecchio? Non può certo entrare una seconda volta nel ventre di sua madre e nascere!
5Gesù rispose:
- Io ti assicuro che nessuno può entrare nel regno di Dio se non nasce da acqua e Spirito. 6Dalla carne nasce carne, dallo Spirito nasce Spirito. 7Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere in modo nuovo. 8Il vento soffia dove vuole: uno lo sente, ma non può dire da dove viene né dove va. Lo stesso accade con chiunque è nato dallo Spirito.
9Nicodemo disse:
- Com'è possibile?
10Gesù riprese:
- Tu sei maestro in Israele e non capisci queste cose? 11Ebbene, ascolta quello che ti dico:
'Noi parliamo di quello che sappiamo e siamo testimoni di quello che abbiamo visto. Ma voi non accettate la nostra testimonianza! 12Se non crederete quando parlo di queste cose terrene, come mi crederete se vi parlo di cose del cielo? 13Nessuno è mai stato in cielo: soltanto il Figlio dell'uomo. Egli infatti è venuto dal cielo.
14'Nel deserto Mosè alzò su un palo il serpente di bronzo. Così dovrà essere innalzato anche il Figlio dell'uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia vita eterna.
16'Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio perché chi crede in lui non muoia ma abbia vita eterna.
17'Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede nel Figlio non è condannato. Chi non crede, invece, è già condannato, perché non ha creduto nell'unico Figlio di Dio. 19E questo è il motivo della loro condanna: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché fanno il male.
20'Chi fa il male odia la luce e ne sta lontano perché la luce non faccia conoscere le sue opere a tutti. 21Invece chi ubbidisce alla verità viene verso la luce, perché la luce faccia vedere a tutti che le sue opere sono compiute con l'aiuto di Dio'.

Giovanni parla ancora di Gesù

22Poi Gesù andò in Giudea con i suoi discepoli; ci rimase qualche tempo e battezzava. 23Anche Giovanni battezzava, a Ennòn, vicino a Salìm, perché lì c'era molta acqua, e la gente veniva a farsi battezzare. 24Questo accadeva quando Giovanni non era ancora stato messo in prigione.
25Un tale, ebreo, cominciò a discutere dei riti di purificazione con i discepoli di Giovanni. 26Poi essi andarono da Giovanni e gli dissero:
- Maestro, tu ci avevi parlato bene di quel Gesù che era con te dall'altra parte del Giordano. Ora battezza anche lui e tutti lo seguono.
27Giovanni rispose:
- Tutto quello che uno ha gli è dato da Dio. 28Voi ricordate che ho detto: non sono io il Messia, ma Dio mi ha mandato davanti a lui. 29La sposa appartiene allo sposo; l'amico dello sposo sta lì, lo ascolta e si rallegra delle sue parole. Questa è anche la mia gioia, e ora è completa. 30È lui che deve diventare importante. Io invece devo mettermi da parte.
31Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti. Chi viene dalla terra appartiene alla terra, e parla come un uomo di questa terra; chi viene dal cielo 32parla di ciò che ha visto e udito. Però nessuno accoglie la sua testimonianza. 33Chi invece la accoglie, riconosce e afferma che Dio dice la verità. 34L'inviato di Dio riferisce le parole di Dio; perché Dio gli ha dato tutto il suo Spirito.
35Il Padre ama il Figlio, e ha dato ogni cosa nelle sue mani. 36Chi crede nel Figlio ha la vita eterna. Chi disubbidisce al Figlio non vedrà la vita: incombe su di lui la collera di Dio.

(Testo CEI2008)

3
Gesù e Nicodèmo

1 Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. 2Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». 3Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio».
4Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». 5Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. 7Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. 8Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
9Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». 10Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro d'Israele e non conosci queste cose? 11In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. 12Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? 13Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo. 14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

Dio ha mandato il Figlio nel mondo

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
19E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. 21Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Testimonianza di Giovanni il Battista

22Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea, e là si tratteneva con loro e battezzava. 23Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché là c'era molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. 24Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione.
25Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. 26Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall'altra parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui». 27Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. 28Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: «Non sono io il Cristo», ma: «Sono stato mandato avanti a lui». 29Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. 30Lui deve crescere; io, invece, diminuire».

Il Padre ama il Figlio

31Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. 32Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. 33Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. 34Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. 35Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. 36Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui.

(Testo CEI74)

4
Gesù dai Samaritani

1Quando il Signore venne a sapere che i farisei avevan sentito dire: Gesù fa più discepoli e battezza più di Giovanni 2- sebbene non fosse Gesù in persona che battezzava, ma i suoi discepoli -, 3lasciò la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea. 4Doveva perciò attraversare la Samaria. 5Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. 7Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». 8I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. 9Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. 10Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: 'Dammi da bere!', tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». 11Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? 12Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». 13Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; 14ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». 15«Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». 16Le disse: «Và a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». 17Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene 'non ho marito'; 18infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». 19Gli replicò la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 20I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». 21Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. 22Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. 24Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». 25Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa». 26Le disse Gesù: «Sono io, che ti parlo».

27In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: «Che desideri?», o: «Perché parli con lei?». 28La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: 29«Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?». 30Uscirono allora dalla città e andavano da lui.

31Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». 32Ma egli rispose: «Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». 33E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?». 34Gesù disse loro: «Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. 35Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che gia biondeggiano per la mietitura. 36E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete. 37Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. 38Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro».

39Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». 40E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. 41Molti di più credettero per la sua parola 42e dicevano alla donna: «Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

Gesù in Galilea

43Trascorsi due giorni, partì di là per andare in Galilea. 44Ma Gesù stesso aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella sua patria. 45Quando però giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero con gioia, poiché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme durante la festa; anch'essi infatti erano andati alla festa.

Secondo segno a Cana: guarigione del figlio di un funzionario reale

46Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao. 47Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e lo pregò di scendere a guarire suo figlio poiché stava per morire. 48Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». 49Ma il funzionario del re insistette: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». 50Gesù gli risponde: «Và, tuo figlio vive». Quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù e si mise in cammino. 51Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: «Tuo figlio vive!». 52S'informò poi a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un'ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato». 53Il padre riconobbe che proprio in quell'ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive» e credette lui con tutta la sua famiglia. 54Questo fu il secondo miracolo che Gesù fece tornando dalla Giudea in Galilea.

(Testo TILC)

4
Gesù e la Samaritana

1I farisei avevano sentito dire che Gesù battezzava e faceva più discepoli di Giovanni. 2-3(Non era Gesù, però, che battezzava; erano i suoi discepoli). Quando egli lo seppe, lasciò il territorio della Giudea e se ne andò verso la Galilea, 4perciò doveva attraversare la Samaria.
5Così arrivò alla città di Sicàr. Lì vicino c'era il campo che anticamente Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe, 6e c'era anche il pozzo di Giacobbe. Gesù era stanco di camminare e si fermò, seduto sul pozzo. Era circa mezzogiorno.
7-8I discepoli entrarono in città per comprare qualcosa da mangiare. Intanto una donna della Samaria viene al pozzo a prendere acqua.
Gesù le dice:
- Dammi un po' d'acqua da bere.
9Risponde la donna:
- Perché tu che vieni dalla Giudea chiedi da bere a me che sono Samaritana? (Si sa che i Giudei non hanno buoni rapporti con i Samaritani).
10Gesù le dice:
- Tu non sai chi è che ti ha chiesto da bere e non sai che cosa Dio può darti per mezzo di lui. Se tu lo sapessi, saresti tu a chiederglielo, ed egli ti darebbe acqua viva.
11La donna osserva:
- Signore, tu non hai un secchio, e il pozzo è profondo. Dove la prendi l'acqua viva? 12Non sei mica più grande di Giacobbe, nostro padre, che usò questo pozzo per sé, per i figli e per le sue bestie, e poi lo lasciò a noi!
13Gesù risponde alla donna:
- Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete. 14Invece, se uno beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete: l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente che dà la vita eterna.
15La donna dice a Gesù:
- Signore, dammi quest'acqua, così non avrò più sete e non dovrò più venir qui a prendere acqua.
16Gesù dice alla donna:
- Va' a chiamare tuo marito e torna qui.
17La donna gli risponde:
- Non ho marito.
Gesù le dice:
- Giusto. È vero che non hai marito. 18Ne hai avuti cinque, di mariti, e l'uomo che ora hai non è tuo marito.
19La donna esclama:
- Signore, vedo che sei un profeta! 20I nostri padri, Samaritani, adoravano Dio su questo monte; voi in Giudea dite che il posto per adorare Dio è a Gerusalemme.
21-22Gesù le dice:
- Voi Samaritani adorate Dio senza conoscerlo; noi in Giudea lo adoriamo e lo conosciamo, perché Dio salva gli uomini cominciando dal nostro popolo. Ma credimi: viene il momento in cui l'adorazione di Dio non sarà più legata a questo monte o a Gerusalemme; 23viene un'ora, anzi è già venuta, in cui gli uomini adoreranno il Padre guidati dallo Spirito e dalla verità di Dio. 24Dio è spirito. Chi lo adora deve lasciarsi guidare dallo Spirito e dalla verità di Dio.
25La donna gli risponde:
- So che deve venire un Messia, cioè il Cristo, l'inviato di Dio. Quando verrà, ci spiegherà ogni cosa.
26E Gesù:
- Sono io il Messia, io che parlo con te.

Il tempo della mietitura è giunto

27A questo punto giunsero i discepoli di Gesù. Videro che parlava con una donna, e si meravigliarono. Nessuno però gli disse: 'Che vuoi?' o: 'Perché parli con lei?'.
28Intanto la donna aveva lasciato la brocca dell'acqua ed era tornata in città a dire alla gente: 29'Venite a vedere: c'è uno che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Non sarà per caso il Messia?'.
30La gente allora uscì dalla città, e andò verso il pozzo dove c'era Gesù. 31Intanto i discepoli gli dicevano:
- Maestro, mangia qualcosa!
32Ma egli disse:
- Io ho un cibo che voi non conoscete.
33I discepoli si chiedevano l'un l'altro:
- Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?
34Ma Gesù disse loro:
- Il mio cibo è fare la volontà di Dio che mi ha mandato, e compiere la sua opera fino in fondo. 35C'è un proverbio, da voi, che dice:
'Ancora quattro mesi,
poi è ora di tagliare il grano'.
Bene, io vi dico: Alzate gli occhi e guardate i campi! È il momento di mietere. 36I mietitori ricevono già la paga e mettono insieme un raccolto per la vita eterna. Chi semina e chi raccoglie si rallegrano insieme. 37Un altro proverbio dice:
'Uno semina e l'altro raccoglie'.
Ebbene, questo si realizza ora: 38voi non avevate faticato a seminare, eppure io vi ho mandati a raccogliere. Altri hanno faticato prima di voi, e voi siete venuti a raccogliere i frutti della loro fatica.

I Samaritani credono in Gesù

39La donna samaritana, intanto, raccontava che Gesù aveva saputo dirle tutto quello che lei aveva fatto; per questo, molti abitanti di quella città della Samaria credettero in Gesù.
40I Samaritani dunque andarono a cercarlo e lo pregarono di rimanere con loro, e Gesù restò due giorni in quella città. 41E quando ascoltarono le sue parole, furono molti di più a credere. 42E dicevano alla donna: 'Prima ci aveva persuasi la tua storia, ma ora crediamo in lui perché l'abbiamo sentito con le nostre orecchie, e sappiamo che egli è veramente il salvatore del mondo'.
43Passati i due giorni, Gesù ripartì e si diresse verso la Galilea.
44Egli aveva dichiarato: 'Un profeta non è apprezzato dai suoi compaesani'. 45Però, quando arrivò in Galilea gli fecero buona accoglienza. Anche loro, infatti, erano andati a Gerusalemme e avevano visto tutto quello che Gesù aveva fatto durante la festa.

Gesù guarisce il figlio di un funzionario
(vedi Matteo 8,5-13; Luca 7,1-10)

46Gesù andò di nuovo a Cana di Galilea. Era la città dove aveva mutato l'acqua in vino. C'era là un funzionario del re che aveva un figlio ammalato a Cafàrnao. 47Quando sentì che Gesù dalla Giudea era venuto in Galilea, andò a cercarlo e lo pregava dicendo:
- Vieni a Cafàrnao, e fai guarire mio figlio che sta per morire!
48Gesù gli disse:
- Se non vedete prodigi e segni miracolosi, voi non credete.
49Il funzionario disse:
- Signore, vieni prima che il mio bambino muoia.
50Gesù rispose:
- Puoi andare, tuo figlio è fuori pericolo.
Quell'uomo credette alla parola di Gesù e tornò verso casa sua. 51Mentre era per strada, i suoi servi gli andarono incontro dicendo:
- Il tuo bambino è fuori pericolo.
52Il padre volle sapere da loro a che ora suo figlio aveva cominciato a star meglio, e gli dissero: 'Ieri pomeriggio verso l'una la febbre se n'è andata'.
53Il padre si rese conto che era proprio l'ora in cui Gesù gli aveva detto: 'Tuo figlio è fuori pericolo'. Da quel momento credette in Gesù, lui e tutta la sua famiglia.
54Gesù fece questo secondo segno miracoloso arrivando in Galilea dalla Giudea.

(Testo CEI2008)

4
Gesù e la donna samaritana

1 Gesù venne a sapere che i farisei avevano sentito dire: «Gesù fa più discepoli e battezza più di Giovanni» - 2sebbene non fosse Gesù in persona a battezzare, ma i suoi discepoli -, 3lasciò allora la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea. 4Doveva perciò attraversare la Samaria.
5Giunse così a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. 7Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». 8I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. 9Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. 10Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: «Dammi da bere!», tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». 11Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? 12Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». 13Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; 14ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna». 15«Signore - gli dice la donna -, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». 16Le dice: «Va' a chiamare tuo marito e ritorna qui». 17Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: «Io non ho marito». 18Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». 19Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! 20I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». 21Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23Ma viene l'ora - ed è questa - in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. 24Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». 25Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». 26Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
27In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». 28La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: 29«Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». 30Uscirono dalla città e andavano da lui.

Alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano

31Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». 32Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». 33E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». 34Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. 35Voi non dite forse: «Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura»? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. 36Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. 37In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l'altro miete. 38Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».

I Samaritani credono in Gesù

39Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». 40E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. 41Molti di più credettero per la sua parola 42e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

In Galilea, guarigione di un bambino

43Trascorsi due giorni, partì di là per la Galilea. 44Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. 45Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch'essi infatti erano andati alla festa.
46Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao. 47Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire. 48Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». 49Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». 50Gesù gli rispose: «Va', tuo figlio vive». Quell'uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. 51Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: «Tuo figlio vive!». 52Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un'ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato». 53Il padre riconobbe che proprio a quell'ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive», e credette lui con tutta la sua famiglia. 54Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea.

(Testo CEI74)

5
2. SECONDA FESTA A GERUSALEMME (PRIMO RIFIUTO DELLA RIVELAZIONE)
Guarigione di un infermo alla piscina di Betzaetà

1Vi fu poi una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 2V'è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici, 3sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. 4Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto 5Si trovava là un uomo che da trentotto anni era malato. 6Gesù vedendolo disteso e, sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?». 7Gli rispose il malato: «Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me». 8Gesù gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». 9E sull'istante quell'uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare.

Quel giorno però era un sabato. 10Dissero dunque i Giudei all'uomo guarito: «E' sabato e non ti è lecito prender su il tuo lettuccio». 11Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina». 12Gli chiesero allora: «Chi è stato a dirti: Prendi il tuo lettuccio e cammina?». 13Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, essendoci folla in quel luogo. 14Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio». 15Quell'uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. 16Per questo i Giudei cominciarono a perseguitare Gesù, perché faceva tali cose di sabato. 17Ma Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera sempre e anch'io opero». 18Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.

Discorso sull'opera del Figlio

19Gesù riprese a parlare e disse: «In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa. 20Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati. 21Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole; 22il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio, 23perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. 24In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. 25In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno. 26Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso; 27e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo. 28Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: 29quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. 30Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

31Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera; 32ma c'è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace. 33Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità. 34Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi. 35Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce.

36Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. 37E anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto, 38e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato. 39Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza. 40Ma voi non volete venire a me per avere la vita.

41Io non ricevo gloria dagli uomini. 42Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio. 43Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste. 44E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo? 45Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è gia chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. 46Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. 47Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

(Testo TILC)

5
Gesù guarisce il paralitico di Betzata

1Dopo queste cose ci fu una festa ebraica, e Gesù tornò a Gerusalemme. 2Vicino alla porta chiamata porta delle Pecore c'era una piscina con cinque portici. Il suo nome in ebraico era Betzata.
3Sotto quei portici c'era sempre una folla di ammalati: ciechi, zoppi, paralitici.
4-5Uno di loro, un uomo paralizzato, era infermo da trentotto anni.
6Gesù lo vide lì sdraiato su una coperta, e sapendo che stava lì da molto tempo gli disse: - Vuoi guarire?
7L'infermo gli rispose:
- Signore, non ho nessuno che mi metta nella piscina quando l'acqua è agitata. Quando sto per entrarci, un altro scende in acqua prima di me.
8Gesù gli disse:
- Àlzati, prendi la tua coperta e cammina!
9In quell'istante l'uomo tornò sano, e andava in giro con la coperta sotto il braccio.
Il paralitico era stato guarito di sabato. 10Perciò alcuni Ebrei gli dissero:
- È sabato. La Legge non permette, di sabato, di trasportare una coperta.
11L'uomo rispose:
- Chi mi ha fatto guarire mi ha detto: prendi la coperta e cammina!
12Allora gli chiesero:
- Chi è stato a dirti di fare così?
13Ma l'uomo che era stato guarito non lo conosceva, perché Gesù si era allontanato tra la folla che c'era lì intorno.
14Più tardi, Gesù lo trovò nel Tempio e gli disse:
- Guarda, ora sei guarito; non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio.
15L'uomo si allontanò e informò le autorità che era stato Gesù a guarirlo. 16Così cominciarono a perseguitare Gesù perché guariva gli ammalati nel giorno del riposo.
17Ma Gesù dichiarò: 'Mio Padre opera senza interruzione, e così faccio anch'io'.
18Per questo cercavano ancor più decisamente di toglierlo di mezzo: infatti, non solo non rispettava il sabato, ma diceva pure che Dio era suo padre, facendosi uguale a Dio.

L'unità del Padre e del Figlio

19Così Gesù replicò a quelli che lo criticavano: 'Io vi assicuro che il Figlio non può far nulla da sé, ma solo ciò che vede fare dal Padre. Quello che fa il Padre, anche il Figlio lo fa ugualmente. 20Il Padre infatti ama il Figlio e gli fa vedere tutto ciò che fa. Anzi, gli farà vedere anche opere più grandi di queste, e resterete meravigliati.
21'Come il Padre fa risorgere i morti e dà loro la vita, così pure il Figlio dà vita a chi vuole. 22Il Padre non giudica nessuno perché ha affidato al Figlio tutto il potere di giudicare. 23Così, tutti onoreranno il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio non onora neppure il Padre che l'ha mandato.
24'Io vi dichiaro: chi ascolta la mia parola e crede nel Padre che mi ha mandato ha la vita eterna. Non sarà più condannato. È già passato dalla morte alla vita.
25'Io vi dico una cosa: viene un'ora anzi e già venuta, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e chi lo sente vivrà. 26Infatti, Dio è la fonte della vita, e ha dato anche al Figlio di essere la fonte della vita. 27Gli ha dato anche il potere di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo.
28'Non vi meravigliate: viene un'ora in cui tutti i morti, nelle tombe, udranno la sua voce 29e verranno fuori. Quelli che hanno fatto il bene risorgeranno per vivere; quelli che hanno fatto il male risorgeranno per essere condannati.
30'Io non posso far nulla da me. Giudico come Dio mi suggerisce, e il mio giudizio è giusto perché non cerco di fare come voglio io, ma come vuole il Padre che mi ha mandato.

I testimoni del Figlio

31'Certo, se io stesso mi presento a testimoniare a mio favore, la mia testimonianza non conta nulla. 32In realtà, è un altro che testimonia per me; e certamente la sua testimonianza a mio favore è valida.
33'Voi avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha testimoniato a favore della verità. 34La testimonianza di un uomo a me non serve, ma ve la ricordo perché siate salvati. 35Giovanni era la lampada accesa per illuminarvi, ma voi vi siete entusiasmati della sua luce solo per un po' di tempo.
36'A mio favore c'è una testimonianza più grande di quella di Giovanni: le opere che io faccio, le opere che il Padre mi ha dato da compiere, testimoniano a mio favore. Esse dimostrano che il Padre mi ha mandato.
37'C'è poi il Padre che mi ha mandato: anche lui ha testimoniato a mio favore, ma voi non avete mai ascoltato la sua voce e non avete mai visto il suo volto. 38La sua parola non è radicata in voi, perché voi non avete fede nel Figlio che egli ha mandato.
39'Voi leggete continuamente la Bibbia perché così pensate di avere vita eterna: ebbene, anche la Bibbia testimonia di me! 40ma voi non volete venire a me per avere la vita.
41'A me non importa affatto di ricevere i complimenti degli uomini. 42D'altra parte io vi conosco: so bene che non amate Dio. 43Io sono venuto, mandato dal Padre mio, e voi non mi accogliete. Se un altro venisse per conto proprio, gli fareste buona accoglienza! 44Ma come può avere fede gente come voi? Siete pronti a ricevere l'omaggio dei vostri simili, ma non vi preoccupate di ricevere la lode da Dio!
45'Non pensate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; c'è già chi vi accusa: è Mosè, cioè proprio la persona in cui avete messo la vostra speranza. 46Se credeste a Mosè, credereste anche a me, perché Mosè ha scritto di me. 47Ma voi non credete a quello che Mosè ha scritto, dunque come crederete a quello che dico io?'.

(Testo CEI2008)

5
UNA FESTA DEI GIUDEI
A Gerusalemme, guarigione di un paralitico

1 Dopo questi fatti, ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 2A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, 3sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. [ 4] 5Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. 6Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». 7Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». 8Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». 9aE all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.

Discussione sul sabato

9bQuel giorno però era un sabato. 10Dissero dunque i Giudei all'uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». 11Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: «Prendi la tua barella e cammina»». 12Gli domandarono allora: «Chi è l'uomo che ti ha detto: «Prendi e cammina»?». 13Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo. 14Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». 15Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. 16Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato. 17Ma Gesù disse loro: «Il Padre mio agisce anche ora e anch'io agisco». 18Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.

Replica di Gesù

19Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. 20Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. 21Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. 22Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, 23perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
24In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. 25In verità, in verità io vi dico: viene l'ora - ed è questa - in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno. 26Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, 27e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo. 28Non meravigliatevi di questo: viene l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce 29e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. 30Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

Testimonianze a favore di Gesù

31Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. 32C'è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. 33Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. 34Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. 35Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
36Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. 37E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, 38e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. 39Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. 40Ma voi non volete venire a me per avere vita.
41Io non ricevo gloria dagli uomini. 42Ma vi conosco: non avete in voi l'amore di Dio. 43Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. 44E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall'unico Dio?
45Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. 46Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. 47Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

(Testo CEI74)

6
3. LA PASQUA DEL PANE DI VITA (NUOVO RIFIUTO DELLA RIVELAZIONE)
La moltiplicazione dei pani

1Dopo questi fatti, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, 2e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. 3Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 4Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. 5Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». 6Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. 7Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». 8Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9«C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». 10Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. 11Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. 12E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». 13Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

14Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!». 15Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo.

Gesù raggiunge i discepoli camminando sul mare

16Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare 17e, saliti in una barca, si avviarono verso l'altra riva in direzione di Cafarnao. Era ormai buio, e Gesù non era ancora venuto da loro. 18Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. 19Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. 20Ma egli disse loro: «Sono io, non temete». 21Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

Discorso nella sinagoga di Cafarnao

22Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti. 23Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. 24Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. 25Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».

26Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. 27Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». 28Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». 29Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».

30Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? 31I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». 32Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; 33il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». 34Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». 35Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete. 36Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete. 37Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, 38perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 39E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno. 40Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno».

41Intanto i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». 42E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?».

43Gesù rispose: «Non mormorate tra di voi. 44Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 45Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. 47In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.

48Io sono il pane della vita. 49I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; 50questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. 51Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

52Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 55Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. 57Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. 58Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

59Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao. 60Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?». 61Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza? 62E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? 63E' lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. 64Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio».

66Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.

La confessione di Pietro

67Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?». 68Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; 69noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». 70Rispose Gesù: «Non ho forse scelto io voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!». Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti stava per tradirlo, uno dei Dodici.

(Testo TILC)

6

1Dopo un po' di tempo, Gesù attraversò il lago di Galilea, detto anche di Tiberìade. 2Molta gente gli andava dietro, perché vedevano i segni miracolosi che faceva guarendo i malati. 3-4Mancavano pochi giorni alla festa ebraica della Pasqua.
Gesù salì sulla montagna, e si sedette lì con i suoi discepoli. 5Poi si guardò attorno, e vide tutta la gente che era venuta. Allora disse a Filippo:
- Dove potremo comprare il pane necessario per sfamare questa gente?
6Gesù sapeva benissimo quello che avrebbe fatto, ma diceva così per mettere alla prova Filippo.
7Filippo rispose:
- Duecento monete d'argento non basterebbero neppure per dare un pezzo di pane a tutti.
8Un altro discepolo, Andrea che era fratello di Simon Pietro, disse:
- 9C'è qui un ragazzo che ha cinque pagnotte d'orzo e due pesci arrostiti. Ma non è nulla, per tanta gente!
10Gesù ordinò:
- Dite alla gente di sedersi per terra.
Il terreno era erboso, e tutti si sedettero in terra. Erano circa cinquemila.
11Gesù prese il pane, fece una preghiera di ringraziamento, poi cominciò a distribuire a tutti pane e pesce a volontà.
12Quando tutti ebbero mangiato a sufficienza, Gesù disse ai suoi discepoli: 'Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto'.
13Essi li raccolsero, e riempirono dodici cesti con gli avanzi delle cinque pagnotte.
14La gente, vedendo il segno miracoloso che Gesù aveva fatto, diceva: 'Questo è veramente il profeta che deve venire nel mondo'.
15Gesù allora, sapendo che volevano prenderlo per farlo diventare re, se ne andò di nuovo verso la montagna, tutto solo.

Gesù cammina sul lago
(vedi Matteo 14,22-33; Marco 6,45-52)

16Verso sera i discepoli scesero in riva al lago; 17presero la barca e si avviarono verso la riva opposta, in direzione di Cafàrnao. Ormai era notte e Gesù non li aveva ancora raggiunti. 18Il lago era agitato perché soffiava un forte vento.
19I discepoli avevano remato per circa quattro o cinque chilometri. A un tratto videro Gesù che camminava sul lago e si avvicinava alla barca, e si spaventarono. 20Ma Gesù disse:
'Sono io; non abbiate paura'.
21Allora fecero salire Gesù nella barca, e subito giunsero a riva là dove erano diretti.

La ricerca del vero pane

22Intanto, molta gente era rimasta sull'altra riva del lago. Il giorno seguente si accorsero che c'era solo una barca, - e si ricordarono che il giorno prima Gesù non era salito in barca con i suoi discepoli. I discepoli erano partiti da soli. 23Però da Tiberìade alcune barche arrivarono là dove il Signore aveva fatto la preghiera di ringraziamento e aveva dato da mangiare il pane a cinquemila persone. 24Visto che Gesù e i suoi discepoli non c'erano più, la gente prese quelle barche e andò a Cafàrnao per cercarlo.
25Attraversato il lago, trovarono Gesù e gli dissero:
- Maestro, quando sei venuto qui?
26Gesù rispose:
- Voi mi cercate, ma non per i segni miracolosi! Ve lo dico io: voi mi cercate solo perché avete mangiato il pane e vi siete levati la fame. 27Non datevi da fare per il cibo che si consuma e si guasta, ma per il cibo che dura e conduce alla vita eterna. Ve lo darà il Figlio dell'uomo. Dio ha messo su di lui il suo segno di approvazione.
28La gente domandò a Gesù:
- Quali sono le opere che Dio vuole da noi? Siamo pronti a farle!
29Gesù rispose:
- Un'opera sola Dio vuole da voi, questa: che crediate in colui che Dio ha mandato.
30Non sono venuto dal cielo per fare quello che voglio io: devo fare la volontà del Padre che mi ha mandato. 31Gli risposero:
- Che cosa fai di straordinario, perché crediamo in te? I nostri antenati mangiarono la manna nel deserto; come dice la Bibbia: Ha dato loro da mangiare un pane venuto dal cielo. Tu, che opere fai?
32Gesù disse loro:
- Ve lo assicuro: non è Mosè che vi ha dato il pane venuto dal cielo. È il Padre mio che vi dà il vero pane venuto dal cielo. 33Il pane di Dio è quello che viene dal cielo e dà la vita al mondo.
34La gente gli disse:
- Signore, dacci sempre questo pane!

Gesù è il vero pane di Dio

35Gesù disse: 'Io sono il pane che dà la vita. Chi si avvicina a me con fede non avrà più fame; chi mette la sua fiducia in me non avrà più sete. 36Ma come vi ho già detto, non volete credere. Eppure mi avete veduto!
37'Tutti quelli che il Padre mi dà si avvicineranno a me; e chi si avvicina a me con fede io non lo respingerò. 39E la volontà del Padre che mi ha mandato è questa: che io non perda nessuno di quelli che mi ha dato, ma li risusciti nell'ultimo giorno. 40Il Padre mio vuole così: chi riconosce il Figlio e crede in lui avrà la vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno'.
41Quegli Ebrei che parlavano con Gesù si misero a protestare perché aveva detto: 'Io sono il pane venuto dal cielo'; 42e osservavano: - Costui è Gesù, non è vero? È il figlio di Giuseppe. Conosciamo bene suo padre e sua madre. Come mai ora dice: Io sono venuto dal cielo?
43Gesù rispose:
- Smettetela di protestare tra di voi. 44Nessuno può avvicinarsi a me con fede, se non lo attira il Padre che mi ha mandato. E io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 45I profeti hanno scritto queste parole: Tutti saranno istruiti da Dio; ebbene, chiunque ascolta Dio Padre ed è istruito da lui si avvicina a me con fede. 46Nessuno però ha visto il Padre se non il Figlio che viene dal Padre. Egli ha visto il Padre.
47Ve lo assicuro: chi crede ha la vita eterna. 48Io sono il pane che dà la vita. 49I vostri antenati, nel deserto, mangiarono la manna e poi morirono ugualmente; 50invece, il pane venuto dal cielo è diverso: chi ne mangia non morirà. 51Io sono il pane, quello vivo, venuto dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà per sempre. Il pane che io gli darò è il mio corpo, dato perché il mondo abbia la vita.
52Gli avversari di Gesù si misero a discutere tra di loro. Dicevano:
- Come può darci il suo corpo da mangiare?
53Gesù replicò:
- Io vi dichiaro una cosa: se non mangiate il corpo del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. 54Chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue ha la vita eterna, e io lo risusciterò l'ultimo giorno; 55perché il mio corpo è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane unito a me e io a lui. 57Il Padre è la vita: io sono stato mandato da lui e ho la vita grazie a lui; così, chi mangia me avrà la vita grazie a me. 58Questo è il pane venuto dal cielo. Non è come il pane che mangiarono i vostri antenati e morirono ugualmente; chi mangia questo pane vivrà per sempre.
59Così parlò Gesù insegnando nella sinagoga di Cafàrnao.

Soltanto i Dodici restano con Gesù

60Molti discepoli, sentendo Gesù parlare così, dissero: 'Adesso esagera! Chi può ascoltare cose simili?'.
61Ma Gesù si era accorto che i suoi discepoli protestavano, e disse loro: 'Le mie parole vi scandalizzano? 62Ma allora, che cosa direte se vedrete il Figlio dell'uomo tornare là dove era prima? 63Soltanto lo Spirito di Dio dà la vita, l'uomo da solo non può far nulla. Le parole che vi ho detto hanno la vita perché vengono dallo Spirito di Dio. 64Ma tra voi ci sono alcuni che non credono. Gesù infatti sapeva fin dal principio chi erano quelli che non credevano e chi stava per tradirlo'. 65Poi aggiunse: 'Per questo vi ho detto che nessuno si avvicina a me se il Padre non gli dà la forza'.
66Da quel momento, molti discepoli di Gesù si tirarono indietro e non andavano più con lui. 67Allora Gesù domandò ai Dodici:
- Forse volete andarvene anche voi?
68Simon Pietro gli rispose:
- Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole che danno la vita eterna. 69E ora noi crediamo e sappiamo che tu sei quello che Dio ha mandato.
70Gesù rispose:
- Sono stato io a scegliere voi, i Dodici; eppure, uno di voi è un diavolo.
71Parlava di Giuda, il figlio di Simone Iscariota. Era uno dei Dodici; proprio lui farà arrestare Gesù.

(Testo CEI2008)

6
SECONDA PASQUA
Gesù moltiplica i pani e i pesci

1 Dopo questi fatti, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, 2e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. 3Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 4Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
5Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». 6Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. 7Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». 8Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9«C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». 10Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. 11Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. 12E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». 13Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
14Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». 15Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

Un altro segno: Gesù cammina sul mare

16Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare, 17salirono in barca e si avviarono verso l'altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; 18il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. 19Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. 20Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». 21Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

Il pane della vita

22Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, vide che c'era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. 23Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. 24Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. 25Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
26Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. 27Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». 28Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». 29Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
30Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? 31I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». 32Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. 33Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». 34Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». 35Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! 36Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete. 37Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, 38perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 39E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. 40Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
41Allora i Giudei si misero a mormorare contro di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». 42E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: «Sono disceso dal cielo»?».
43Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. 44Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 45Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. 47In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
48Io sono il pane della vita. 49I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; 50questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. 51Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
52Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 55Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. 57Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. 58Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Crisi tra i discepoli

59Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao. 60Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». 61Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? 62E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? 63È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. 64Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
66Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. 67Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». 68Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna 69e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». 70Gesù riprese: «Non sono forse io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!». 71Parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: costui infatti stava per tradirlo, ed era uno dei Dodici.

(Testo CEI74)

7
4. LA FESTA DELLE CAPANNE (LA GRANDE RIVELAZIONE MESSIANICA IL GRANDE RIFIUTO)
Gesù sale a Gerusalemme per la festa e insegna

1Dopo questi fatti Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.

2Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, detta delle Capanne; 3i suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e và nella Giudea perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. 4Nessuno infatti agisce di nascosto, se vuole venire riconosciuto pubblicamente. Se fai tali cose, manifèstati al mondo!». 5Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. 6Gesù allora disse loro: «Il mio tempo non è ancora venuto, il vostro invece è sempre pronto. 7Il mondo non può odiare voi, ma odia me, perché di lui io attesto che le sue opere sono cattive. 8Andate voi a questa festa; io non ci vado, perché il mio tempo non è ancora compiuto». 9Dette loro queste cose, restò nella Galilea.

10Ma andati i suoi fratelli alla festa, allora vi andò anche lui; non apertamente però: di nascosto. 11I Giudei intanto lo cercavano durante la festa e dicevano: «Dov'è quel tale?». 12E si faceva sommessamente un gran parlare di lui tra la folla; gli uni infatti dicevano: «E' buono!». Altri invece: «No, inganna la gente!». 13Nessuno però ne parlava in pubblico, per paura dei Giudei.

14Quando ormai si era a metà della festa, Gesù salì al tempio e vi insegnava. 15I Giudei ne erano stupiti e dicevano: «Come mai costui conosce le Scritture, senza avere studiato?». 16Gesù rispose: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. 17Chi vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso. 18Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato è veritiero, e in lui non c'è ingiustizia. 19Non è stato forse Mosè a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge! Perché cercate di uccidermi?». 20Rispose la folla: «Tu hai un demonio! Chi cerca di ucciderti?». 21Rispose Gesù: «Un'opera sola ho compiuto, e tutti ne siete stupiti. 22Mosè vi ha dato la circoncisione - non che essa venga da Mosè, ma dai patriarchi - e voi circoncidete un uomo anche di sabato. 23Ora se un uomo riceve la circoncisione di sabato perché non sia trasgredita la Legge di Mosè, voi vi sdegnate contro di me perché ho guarito interamente un uomo di sabato? 24Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio!».

Discussioni popolari sull'origine del Cristo

25Intanto alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? 26Ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo? 27Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». 28Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. 29Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». 30Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso, perché non era ancora giunta la sua ora.

Gesù annunzia la sua prossima partenza

31Molti della folla invece credettero in lui, e dicevano: «Il Cristo, quando verrà, potrà fare segni più grandi di quelli che ha fatto costui?».

32I farisei intanto udirono che la gente sussurrava queste cose di lui e perciò i sommi sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per arrestarlo. 33Gesù disse: «Per poco tempo ancora rimango con voi, poi vado da colui che mi ha mandato. 34Voi mi cercherete, e non mi troverete; e dove sono io, voi non potrete venire». 35Dissero dunque tra loro i Giudei: «Dove mai sta per andare costui, che noi non potremo trovarlo? Andrà forse da quelli che sono dispersi fra i Greci e ammaestrerà i Greci? 36Che discorso è questo che ha fatto: Mi cercherete e non mi troverete e dove sono io voi non potrete venire?».

La promessa dell'acqua viva

37Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: «Chi ha sete venga a me e beva 38chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno». 39Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non c'era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato.

Nuove discussioni sull'origine del Cristo

40All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Questi è davvero il profeta!». 41Altri dicevano: «Questi è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? 42Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?». 43E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui.

44Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso. 45Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto?». 46Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato come parla quest'uomo!». 47Ma i farisei replicarono loro: «Forse vi siete lasciati ingannare anche voi? 48Forse gli ha creduto qualcuno fra i capi, o fra i farisei? 49Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». 50Disse allora Nicodèmo, uno di loro, che era venuto precedentemente da Gesù: 51«La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». 52Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia e vedrai che non sorge profeta dalla Galilea».

La donna adultera

53E tornarono ciascuno a casa sua.

(Testo TILC)

7
Gesù e i suoi fratelli

1Alcuni giorni dopo, Gesù andava in giro per la Galilea. In Giudea non voleva farsi vedere perché cercavano di ucciderlo. 2La festa ebraica delle Capanne era vicina, 3e i suoi fratelli gli dissero:
- Parti, va' in Giudea! Così anche i tuoi discepoli vedranno le opere che fai. 4Quando uno vuole essere conosciuto non agisce di nascosto. Se tu fai queste cose, fa' in modo che tutto il mondo le veda.
5Neppure i suoi fratelli, evidentemente, credevano in lui.
6Gesù disse loro:
- Per me non è ancora venuta l'ora; per voi, invece, ogni ora è buona. 7Il mondo non può odiare voi, ma odia me, perché dichiaro che con le sue opere si oppone a Dio. 8Andate voi alla festa; io non vado a questa festa, perché l'ora mia non è ancora venuta.
9Così rispose Gesù, e rimase in Galilea.

Gesù a Gerusalemme per la festa

10Quando i suoi fratelli furono partiti per la festa, partì anche Gesù; di nascosto però, senza farsi vedere. 11A Gerusalemme, intanto, le autorità ebraiche lo cercavano alla festa, e dicevano: 'Dov'è, quel tale?'. 12E tra la folla, a bassa voce, tutti parlavano di Gesù. Alcuni dicevano: 'È un uomo sincero'. Altri dicevano: 'No, imbroglia la gente'. 13Nessuno però parlava di lui apertamente, perché avevano paura delle loro autorità.
14La festa era già a metà quando Gesù andò al Tempio e si mise a insegnare. 15I capi ebrei si meravigliavano e dicevano:
- Come fa costui a sapere tante cose, senza avere mai studiato?
16Gesù rispose:
- Ciò che io vi insegno non è sapienza mia, ma viene da Dio che mi ha mandato. 17Se uno è pronto a fare la volontà di Dio, riconoscerà se il mio insegnamento viene da Dio o soltanto da me. 18Chi si fa avanti e parla con presunzione cerca la propria gloria. Invece chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato dice la verità. Non cerca di ingannare. 19Mosè vi ha dato la Legge, ma nessuno di voi la mette in pratica. Allora, perché cercate di uccidere me?
20La folla replicò:
- Sei pazzo! Chi cerca di ucciderti?
21Gesù rispose:
- Ho fatto una sola opera potente, e siete tutti sconvolti? 22Voi però circoncidete anche in giorno di sabato, perché Mosè vi ha dato la legge della circoncisione veramente essa non viene da Mosè ma dai patriarchi). 23Dunque, per rispettare questa legge di Mosè uno può venir circonciso anche di sabato! E allora, perché vi arrabbiate con me che di sabato ho guarito completamente un uomo? 24Non dovete giudicare secondo l'apparenza. Giudicate con giustizia, invece.

Alcuni sospettano che Gesù possa essere il Messia

25-26Alcuni abitanti di Gerusalemme osservarono: 'Quest'uomo parla in pubblico senza paura. Dev'essere quello che cercano di uccidere. Eppure nessuno gli dice niente! Forse i capi si sono accorti che egli è il Messia? 27Però, quando apparirà il Messia, nessuno saprà di dove viene; questo qui, invece, sappiamo dov'è nato'.
28Gesù dunque stava nel Tempio. Mentre insegnava esclamò a voce alta: 'Voi credete di conoscermi e di sapere da dove vengo. In realtà, sono mandato da Dio e non ho deciso io di venire. Chi mi ha mandato dice la verità, ma voi non lo conoscete. 29Io invece lo conosco, perché vengo da lui, ed è lui che mi ha mandato'.
30Allora cercarono di prendere Gesù, ma nessuno gli mise le mani addosso, perché non era ancora giunto il suo momento.
31Molti tra la folla credettero in lui. Dicevano: 'Quando il Messia verrà, difficilmente farà più miracoli di questo Gesù'.

Un tentativo di arrestare Gesù

32I farisei udirono che tra la gente si facevano sottovoce questi commenti. Perciò, d'accordo con i capi dei sacerdoti, mandarono le guardie per arrestarlo.
33Allora Gesù disse: 'Ormai, sono in mezzo a voi soltanto per poco. Sto per tornare da colui che mi ha mandato. 34Voi mi cercherete e non mi troverete, e dove sono io non potrete venire'. 35I suoi nemici commentarono tra di loro: 'Dove va, che noi non potremo ritrovarlo? Forse dagli Ebrei dispersi nei paesi dove si parla la lingua greca? Vuole forse predicare ai Greci? 36E perché dice: mi cercherete e non mi troverete; dove sono io non potete venire?'.

La gente discute su Gesù

37Nell'ultimo giorno della festa, il più solenne, Gesù si alzò ed esclamò a voce alta:
'Se uno ha sete si avvicini a me,
38e chi ha fede in me beva!
Come dice la Bibbia:
da lui sgorgheranno fiumi
d'acqua viva'.
39Gesù diceva questo, pensando allo Spirito di Dio che i credenti avrebbero poi ricevuto. A quel tempo lo Spirito non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora stato innalzato alla gloria.
40Alcuni tra la folla udirono le parole di Gesù e dissero: 'Questo è veramente il Profeta!'. 41Altri dicevano: 'È il Messia'. Altri ancora replicavano: 'Il Messia non può venire dalla Galilea! 42La Bibbia dice che il Messia viene dalla famiglia di Davide e da Betlemme, il villaggio dove nacque il re Davide'.
43Così, la gente aveva idee diverse su Gesù. 44Anzi, alcuni addirittura avrebbero voluto arrestarlo,,ma nessuno gli mise le mani addosso.

I capi ebrei rifiutano di ascoltare Gesù

45Le guardie ritornarono dai capi dei sacerdoti e dai farisei, e questi li rimproverarono:
- Perché non avete portato qui Gesù?
46Le guardie risposero:
- Nessun uomo ha mai parlato come lui.
47I farisei replicarono:
- Vi siete lasciati incantare anche voi? 48Nessuno tra le autorità o tra i farisei si fida di lui; 49solo questa maledetta gente del popolo, che non conosce la Legge.
50Allora intervenne Nicodèmo, uno dei capi, quello che prima era andato a trovare Gesù. Disse:
51La nostra Legge non ci permette di condannare un uomo senza prima ascoltare da lui che cosa ha fatto.
52Ma gli altri risposero:
- Vieni anche tu dalla Galilea? Studia, e vedrai che nessun profeta può venire dalla Galilea!

Gesù e la donna adultera

53Ognuno se ne andò a casa propria.

(Testo CEI2008)

7
FESTA DELLE CAPANNE
Il mio tempo non è ancora venuto

1 Dopo questi fatti, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
2Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. 3I suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e va' nella Giudea, perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu compi. 4Nessuno infatti, se vuole essere riconosciuto pubblicamente, agisce di nascosto. Se fai queste cose, manifesta te stesso al mondo!». 5Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. 6Gesù allora disse loro: «Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo invece è sempre pronto. 7Il mondo non può odiare voi, ma odia me, perché di esso io attesto che le sue opere sono cattive. 8Salite voi alla festa; io non salgo a questa festa, perché il mio tempo non è ancora compiuto». 9Dopo aver detto queste cose, restò nella Galilea.
10Ma quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. 11I Giudei intanto lo cercavano durante la festa e dicevano: «Dov'è quel tale?». 12E la folla, sottovoce, faceva un gran parlare di lui. Alcuni infatti dicevano: «È buono!». Altri invece dicevano: «No, inganna la gente!». 13Nessuno però parlava di lui in pubblico, per paura dei Giudei.

Sei indemoniato!

14Quando ormai si era a metà della festa, Gesù salì al tempio e si mise a insegnare. 15I Giudei ne erano meravigliati e dicevano: «Come mai costui conosce le Scritture, senza avere studiato?». 16Gesù rispose loro: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. 17Chi vuol fare la sua volontà, riconoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso. 18Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che lo ha mandato è veritiero, e in lui non c'è ingiustizia. 19Non è stato forse Mosè a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge! Perché cercate di uccidermi?». 20Rispose la folla: «Sei indemoniato! Chi cerca di ucciderti?». 21Disse loro Gesù: «Un'opera sola ho compiuto, e tutti ne siete meravigliati. 22Per questo Mosè vi ha dato la circoncisione - non che essa venga da Mosè, ma dai patriarchi - e voi circoncidete un uomo anche di sabato. 23Ora, se un uomo riceve la circoncisione di sabato perché non sia trasgredita la legge di Mosè, voi vi sdegnate contro di me perché di sabato ho guarito interamente un uomo? 24Non giudicate secondo le apparenze; giudicate con giusto giudizio!».

Donde viene e dove va Gesù

25Intanto alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? 26Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? 27Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». 28Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. 29Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
30Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora. 31Molti della folla invece credettero in lui, e dicevano: «Il Cristo, quando verrà, compirà forse segni più grandi di quelli che ha fatto costui?».
32I farisei udirono che la gente andava dicendo sottovoce queste cose di lui. Perciò i capi dei sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per arrestarlo. 33Gesù disse: «Ancora per poco tempo sono con voi; poi vado da colui che mi ha mandato. 34Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove sono io, voi non potete venire». 35Dissero dunque tra loro i Giudei: «Dove sta per andare costui, che noi non potremo trovarlo? Andrà forse da quelli che sono dispersi fra i Greci e insegnerà ai Greci? 36Che discorso è quello che ha fatto: «Voi mi cercherete e non mi troverete», e: «Dove sono io, voi non potete venire»?».

Gesù, fonte dello spirito

37Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva 38chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva». 39Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato.

Mai un uomo ha parlato così!

40All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». 41Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? 42Non dice la Scrittura: Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo?». 43E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. 44Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui.
45Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». 46Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». 47Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? 48Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? 49Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». 50Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: 51«La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». 52Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». 53E ciascuno tornò a casa sua.

(Testo CEI74)

8
1Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. 2Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. 3Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, 4gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. 7E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.

Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. 10Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più».

Gesù luce del mondo

12Di nuovo Gesù parlò loro: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

Discussione della testimonianza di Gesù su se stesso

13Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». 14Gesù rispose: «Anche se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove vengo e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. 15Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. 16E anche se giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. 17Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera: 18orbene, sono io che do testimonianza di me stesso, ma anche il Padre, che mi ha mandato, mi dà testimonianza». 19Gli dissero allora: «Dov'è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».

(Testo TILC)

8
1Gesù invece andò al monte degli Ulivi. 2La mattina presto tornò al Tempio, e il popolo si affollò attorno a lui. Gesù si mise seduto, e cominciò a insegnare.
3I maestri della Legge e i farisei portarono davanti a Gesù una donna sorpresa in adulterio 4e gli dissero:
- Maestro, questa donna è stata sorpresa mentre tradiva suo marito. 5Nella sua legge Mosè ci ha ordinato di uccidere queste donne infedeli a colpi di pietra. Tu, che cosa ne dici?
6Parlavano così per metterlo alla prova: volevano avere pretesti per accusarlo. Ma Gesù guardava in terra, e scriveva col dito nella polvere. 7Quelli però insistevano con le domande. Allora Gesù alzò la testa e disse:
- Chi tra voi è senza peccati, scagli per primo una pietra contro di lei.
8Poi si chinò di nuovo a scrivere in terra.
9Udite queste parole, quelli se ne andarono uno dopo l'altro, cominciando dai più anziani. Rimase soltanto Gesù, e la donna che era là in mezzo.
10Gesù si alzò e le disse:
- Dove sono andati? Nessuno ti ha condannata?
11La donna rispose:
- Nessuno, Signore.
Gesù disse:
- Neppure io ti condanno. Va', ma d'ora in poi non peccare più!
Gesù testimone di se stesso

12Gesù riprese a parlare. Disse:
- Io sono la luce del mondo. Chi mi segue non camminerà mai nelle tenebre, anzi avrà la luce che dà vita.
13I farisei gli dissero:
- Tu sei testimone di te stesso, dunque la tua testimonianza non è valida.
14Gesù replicò:
- È valida, invece, anche se io sono testimone di me stesso. Perché io so da dove sono venuto e dove vado. Questo, voi non lo sapete. 15Voi giudicate con criteri umani; io non giudico nessuno. 16E se giudico qualcuno, il mio giudizio è valido perché non lo pronunzio da solo; insieme a me c'è il Padre che mi ha mandato. 17La vostra Legge dice che la parola di due testimoni è valida: 18ebbene, io sono testimone di me stesso, ma anche il Padre che mi ha mandato è testimone di me.
19Allora gli domandarono:
- Dov'è tuo padre?
Gesù rispose:
- Voi non conoscete me e non conoscete neppure mio Padre. Se voi conosceste me, conoscereste anche il Padre mio.

(Testo CEI2008)

8
Gesù perdona una donna adultera

1 Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. 2Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 3Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e 4gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. 7Tuttavia, poiché insistevano nell'interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». 8E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. 10Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più».

Dov'è tuo padre?

12Di nuovo Gesù parlò loro e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». 13Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». 14Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. 15Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. 16E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. 17E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. 18Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me». 19Gli dissero allora: «Dov'è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».

  > Libro: Vangelo secondo Giovanni, Cap.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21  


inizio pagina