| (Testo CEI74) 14 17Tu riferirai questa parola: «I miei occhi grondano lacrime notte e giorno, senza cessare, perché da grande calamità è stata colpita la figlia del mio popolo, da una ferita mortale.
18Se esco in aperta campagna, ecco i trafitti di spada; se percorro la città, ecco gli orrori della fame. Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare.
19Hai forse rigettato completamente Giuda, oppure ti sei disgustato di Sion? Perché ci hai colpito, e non c'è rimedio per noi? Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene, l'ora della salvezza ed ecco il terrore!
20Riconosciamo, Signore, la nostra iniquità, l'iniquità dei nostri padri: abbiamo peccato contro di te.
21Ma per il tuo nome non abbandonarci, non render spregevole il trono della tua gloria. Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi.
22Forse fra i vani idoli delle nazioni c'è chi fa piovere? O forse i cieli mandan rovesci da sé? Non sei piuttosto tu, Signore nostro Dio? In te abbiamo fiducia, perché tu hai fatto tutte queste cose».
| (Testo TILC) 14 Il lamento di Geremia
17Il Signore mi ordinò di rivolgere al popolo queste parole: 'I miei occhi son pieni di pianto, giorno e notte non possono trattenere le lacrime: una grande sciagura si è abbattuta sul mio popolo e lo ha colpito a morte.
18 Esco in aperta campagna e vedo cadaveri di caduti in guerra; rientro in città e vedo gente che muore di fame. Profeti e sacerdoti si aggirano per la regione senza capirci più nulla'.
Il lamento del popolo
19'Signore, hai messo Giuda completamente da parte? Ti è diventata insopportabile la città di Sion? Perché ci hai colpiti così duramente che non possiamo più riprenderci? Aspettavamo la pace, ma non c'è stata; aspettavamo la guarigione, ma è arrivato il terrore.
20È vero, Signore, abbiamo peccato contro di te: riconosciamo i nostri peccati e quelli dei nostri padri.
21 Per amore del tuo nome, non abbandonarci! Non permettere che Gerusalemme sia disprezzata! È la città dove tu regni glorioso! Ricordati della tua alleanza con noi: non venir meno alle tue promesse!
22Fra tutti gli idoli delle nazioni nessuno è capace di far venire la pioggia! Da solo, il cielo non può mandare temporali! Noi speriamo in te, Signore Dio nostro, perché solamente tu fai tutte queste cose'.
| (Testo CEI2008) 14 17Tu riferirai questa parola: I miei occhi grondano lacrime notte e giorno, senza cessare, perché da grande calamità è stata colpita la vergine, figlia del mio popolo, da una ferita mortale.
18Se esco in aperta campagna, ecco le vittime della spada; se entro nella città, ecco chi muore di fame. Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per la regione senza comprendere».
19Hai forse rigettato completamente Giuda, oppure ti sei disgustato di Sion? Perché ci hai colpiti, senza più rimedio per noi? Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene, il tempo della guarigione, ed ecco il terrore!
20Riconosciamo, Signore, la nostra infedeltà, la colpa dei nostri padri: abbiamo peccato contro di te.
21Ma per il tuo nome non respingerci, non disonorare il trono della tua gloria. Ricòrdati! Non rompere la tua alleanza con noi.
22Fra gli idoli vani delle nazioni c'è qualcuno che può far piovere? Forse che i cieli da sé mandano rovesci? Non sei piuttosto tu, Signore, nostro Dio? In te noi speriamo, perché tu hai fatto tutto questo.
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