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Lettera agli Ebrei
  > Libro: Lettera agli Ebrei, Cap.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13  

(Testo CEI74)

2
14Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anch'egli ne è divenuto partecipe, per ridurre all'impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, 15e liberare così quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. 16Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. 17Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. 18Infatti proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

(Testo TILC)

2

14Questi 'figli' sono uomini, fatti di carne e di sangue. Per questo anche Gesù è diventato come loro, ha partecipato alla loro natura umana. Così, mediante la propria morte, ha potuto distruggere il demonio, che ha il potere della morte; 15e ha potuto liberare quelli che vivevano sempre come schiavi, per paura della morte.
16Certamente non è degli angeli che Gesù si prende cura. Piuttosto egli si prende cura dei discendenti di Abramo. 17Per questo, doveva diventare del tutto simile ai suoi fratelli, ed essere per loro un sommo sacerdote misericordioso, fedele ai suoi impegni verso Dio, per liberare il popolo dai peccati.
18Infatti egli può venire in aiuto di quelli che sono nella tentazione, perché anche lui ha provato la tentazione e ha sofferto personalmente.

(Testo CEI2008)

2

14Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all'impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, 15e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. 16Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. 17Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. 18Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

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